Ciao! Bene bene eccomi qua… Allora intanto bravissima perché vedo che sei riuscita a mettere le parole della canzone in rosso, batto un cinque virtuale!
Mi incuriosisce molto il piccolo prologo scritto in corsivo all’inizio, direi che è Kisame che parla ma sono curiosa di sapere se queste parole verranno riprese in seguito e in che contesto nel caso. Per quanto riguarda a canzone, ci sta tutta e si incastra perfettamente quando racconti di come Kisame usa Samehada nel bosco.
Ora, nel manga Itachi non muore tra le braccia di Kisame quindi inutile che dica che sono MOLTO curiosa di sapere cosa è successo (nella tua storia) e cosa si è fatto promettere Itachi, ma sarò paziente! Prima di scendere nei dettagli una nota, in generale: mi piace che ci sia come questa introduzione e l’alternanza tra la prima e la terza persona, da ritmo alla narrazione e non me l’aspettavo, se posso permettermi, ti consiglio di mantenere questa alternanza. Anche perché, per quanto ci siano dei momenti tristi, soprattutto nel racconto Kisame, i due sono finalmente insieme e sono veramente tenerissimi.
Molto bella l’immagine di Kisame che distrugge tutto, poi piange nel bosco e c’è il contrasto tra i suoi lamenti e il cielo stellato bellissimo e clamo. Questa prima parte mi sembra tutta costruita, e molto bene, sui contrasti, per esempio anche l’ “ammasso di muscoli” che diventa improvvisamente leggero. Come mai, però, mentre si avvicina a Itachi sul pontile torna la sensazione di camminare in una gomma da masticare gigante?
Ho adorato il dettaglio della collana e dell’anello, Kisame è un grande, lo sai che lo adoro e da lui non mi aspettavo niente di meno! Ho adorato il loro incontro, la descrizione dell’abbraccio, delle mani di Kisame enormi ma delicatissime, di tutto quello che c’è intorno tra pontile, sabbia, mare…Insomma, alla fine non inizia con i fazzoletti! I piace tanto un Itachi sereno, che guida la conversazione invita Kisame a parlare, a sedersi accanto a lui (dolcissimo!) mentre lui, invece, non parla quasi mai. Ti prego, dimmi che non è un sogno e che ci sarà un lieto fine per questi due ;)
Il passaggio tra l’opportunità aspettata da sempre e il non volersela far scappare e poi, via subito: “il nostro primo incontro… etc.”: mi piace come è costruito, logico ma un po’improvviso e ti tira subito dentro la storia.
Poi si vede che hai fatto ricerche e hai “studiato”: mi hai tirato fuori dettagli di cui non mi ricordavo affatto, tipo Juzo, e ci sono tanti, tanti dettagli che si vede che vengono dalla ricerca. L’immagine dell’invidia come gelatina è perfetta, mi è piaciuta molto. Itachi è di sicuro un grande e attentissimo osservatore, ma anche Kisame non scherza! Ha capito tutto, ed è molto bello che ci sia, di nuovo il contrasto tra l’osservatore, Itachi e l’impulsivo Kisame che in realtà, qui si scopre, l’ha analizzato nei minimi dettagli nonostante le sue difese e il fatto di nascondere tutto. Bellissimo Kisame che si nasconde tra l’altro nel mantello per non far vedere la bocca spalancata! La scena di Itachi che piange avvolto nelle coperte e di Kisame che gli da un contatto fisico per consolarlo, pur non sapendo niente di lui, mi ha fatta sciogliere, letteralmente. È di una dolcezza infinita, al di là della possibile attrazione che Kisame può provare (ma ancora mi pare più che altro curiosità, a parte gli apprezzamenti fisici e il fatto che sta bene con la divisa ANBU per altro verissimo eheh), è una cosa di un’umanità disarmante. Un gesto spontaneo che vale più di mille parole, veramente bellissimo.
Ma il tuo Kisame è di un’acutezza inaudita, l’abbiamo capito: “cercavi di celarti alla tristezza stessa, o volevi tenere il mondo esterno lontano per evitare che potesse ferirti ancora”, incredibile questa frase!
E subito dopo questa bomba torni alla terza persona e Itachi gli asciuga le lacrime: eppure, è amore, non dolore. Molto bella, strappalacrime sì, ma lacrime di commozione! Perché poi Itachi lo ringrazia anche e gli dice che lo ha sempre saputo!! Forse, questo racconto del pianto notturno e del commento che ne fanno è la mia preferita di questo capitolo. Le guance azzurre di Kisame pura poesia, mi ha colpito un sacco perché non avevo mai letto di guance azzurre, ma d’altronde, chi altro le ha se non Kisame?
Domanda: davvero Kisame evoca gli squali nella scena del pontile? Non mi ricordo, se fosse una tua invenzione ci sta a pennello, chiaro che non possono dirgli di no! Insomma, Itachi è sublime: suscita ammirazione e timore, in un certo senso. Poi anche molto umano che l’indifferenza apparente di Itachi possa stupire, così come la sua impassibilità, perché sì, è sorprendente. Però Kisame è un lettore esperto del linguaggio non verbale (lapsus delle palle curve invece che le spalle curve: so che è un banale errore di battitura ma mi ha fatta sorridere!), e la frase “non sai come avrei voluto cullarla quella tua sofferenza” anche lì, ciao proprio. Ma no, non basta : “Non prendermi per stupido, adesso, ma ti consideravo già una cosina di cui prendermi cura”. Ecco, mi hai stesa due volte. Itachi che gli parla con gli occhi chiedendogli di continuare anche molto da lui, cento per cneto Itachi!
Poi venendo alle cose serie (eheheh perdonami!) le comparse di Deidara le ho amate, anche se non succede niente di speciale, basta nominarlo ahah! e con la seconda Kisame spiega tutto quello che pensa, come ha agito, perché ha detto terminate cose.. ci sta a pennello! Insomma, sulla base della storia che esiste già hai costruito una storia d’amore e dei pensieri nascosti assolutamente coerenti con quello che succede nell’anime. Secondo me, è come uno “waht if” che vorrebbero leggere tutti i fan della coppia Kisame/Itachi. E se… si fossero sempre amati? Molto sottile come “what if” ma potrebbe comunque esserlo (però non darmi retta che io di ste cose non capisco niente). Insomma, hai preso la storia originale e chi hai costruito sopra una storia d’amore “segreta”. Il fatto che Kisame sia divorato dal dubbio perché non sa cosa pensa Itachi è anche fantastico e lo capisco molto bene, condivido e mi sento vicina a Kisame! E vabbé, si arriva al finale… “l'ammirazione, l'amore e il rispetto no, possono condurre solo a cose positive.” Farà anche piangere, ma come dice Gandalf nel signore degli anelli, “non vi dirò non piangete, perché non tulle le lacrime sono un male”(questa sono sicura che te la riscriverò alla fine ahaha!)
Davvero bella, sono curiosa da morire di sapere cosa pensa Itachi, che lo dico a fare, Kisame semplicemente un grande e sai che amo questi due quindi con me hai colpito nel segno, ma immagino che lo sapessi già ehehe! A presto per il prossimo capitolo! |