Buonasera cara, eccomi qui per continuare la lettura della tua storia. Mikasa non si smentisce mai, in un momento di tanta vulnerabilità come questo è normale reagisca così, un po’ meno con così tanta cattiveria nei confronti di Levi: lo scontro tra i due sembra sempre sicuro e inevitabile, come se non potessero fare altro. La mancanza di Eren si fa sentire per tutti, e questo sconvolge ogni presente a modo suo, a seconda di come viene percepita la situazione con gli eventuali risvolti futuri – che noi conosciamo, e che loro possono solo immaginare.
Il modo in cui la protagonista si rifà su Levi fa comprendere quanto sia destabilizzata equanto il suo carattere non certo mite si faccia influenzare, ma qui noto che sta palesemente superando il limite, e questo i suoi commilitoni lo sanno; lei è sempre parsa la più forte, affidabile, equilibrata in un certo senso, ma ora è al limite. Qui ammetto di sopportarla poco, perché l’emotività è nemica di chi combatte e lei non è in grado di gestire ciò che prova per Eren, cosa di cui tutti sono a conoscenza praticamente. Il suo scoprire a ogni costo cosa sta accadendo, il suo rintanarsi di notte lontana da tutto e tutti soffrendo di insonnia, la portano a perdere più facilmente la pazienza, l’equilibrio r l’affidabilità: qui il gesto di Levi mostra non certo comprensione piena e disponibilità, ma comunque denota qualcosa – che penso vada molto vicino all’essere fiero di lei, di loro, dei suoi sottoposti – e le parole che si scambiano sono fondamentali per comprendere la situazione nel contesto attuale. Mikasa è destabilizzata da come lui riesca a comprenderla a pieno senza aver bisogno di parlare, di esprimersi lì dove non è brava a farlo, e gli ultimi scambi nel discorso diretto sono rivelatori… insomma, qualsiasi sia la scelta, non c’è alternativa per lei, ,anche se lui ritiene che non sia così ma che Eren l’avrà sempre accanto.
In fondo, dopo tutto ciò che è accaduto negli anni agli abitanti di Paradis e soprattutto al corpo di ricerca, l’avvertimento di Levi è da comprendere assolutamente, e una sorta di avvicinamento pare ci sia.
Lieve l’avvicinamento tra gli Ackerman, ma il lavoro sul personaggio è il protagonista stesso della storia, non solo del capitolo: emozione ed emotività, sensazioni, azione e reazione, tutto parla di un turbamento di cui non si è in grado di prevedere le conseguenze, o la prossima volta. Un lavoro profondo e senza mascherare nulla, apprezzatissimo cara. Buon lavoro e buona ispirazione! :3 |