Recensioni per
Il Goblin/Giak Buono
di ShessomaruJunior

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/07/21, ore 21:27
Cap. 1:

Ciao ShessomaruJunior,

Rieccomi a commentare la tua storia. Allora, la trama è promettente e mi incuriosisce, però qui... mi limiterò a elencarti un gran numero di osservazioni...


> Dunque questa parte del capitolo nasce dal fatto che almeno apparentemente il franchise di Goblin Slayer pare non essere molto noto in Italia, il che per me è un peccatto essendo un opera affascinante, ...

Ti consiglierei di cambiare "pare" con "sembra", così da evitare una fastidiosa ripetizione.

Poi,  peccatto -> peccato


> ... cosi ho deciso per non dover ripetere ogni volta il perché o mettere delle note per spiegare il perché di certe azioni o situazioni dei vari personaggi, so che è una lettura noiosa e forse inutile ma chi conosce queste cose potrà apprezzare al meglio Goblin Slayer.

Questa parte della frase necessita una revisione.
Questo è l'obiettivo che volevi raggiungere, che ti consiglierei di semplificare: "non dover ripetere ogni volta il perché o mettere delle note per spiegare il perché di certe azioni o situazioni dei vari personaggi".

Ma non si capisce "cosa" hai deciso...


> un mantello lungo e guanti tutti di colore nero tessuti con un tessuto speciale che lei chiama tessuto oscuro che si adatta a lei quando si trasforma ma che alla luce del sole diventa vapore

Il "ma" mi suona fuori posto, perché è un po' complicato cogliere la  contrapposizione tra "si adatta a lei quando si trasforma" e "alla luce del sole diventa vapore".

Poi ti consiglierei vivamente di eliminare qualche ripetizione. Un inciso, o una parentesi che per te è più usuale, potrebbe farti comodo:

"un mantello lungo e guanti tutti di colore nero creati con un tessuto speciale ("oscuro", lo chiama lei) che si adatta alla forma assunta dal suo corpo, ma che diventa vapore alla luce del sole.


> in entrambi i casi sotto gli abiti indossa un reggiseno di pizzo e un tanga entrambi tessuti nel tessuto oscuro

Anche qui, "tessiti nel tessuto" è una brutta ripetizione. Puoi trovare un sinonimo di "tessere", oppure usare una forma diversa:

"... entrambi intessuti con lo stesso materiale magico del mantello"


> ma da il meglio di se di notte è infatti una creatura notturna

da -> dà

e poi manca della punteggiatura prima di "è". Andrebbe bene una virgola o anche i due punti.


> non può morire a causa di malattia, veleno e/o età e può essere ferita e uccisa solo con un'arma d'argento e per essere certi che venga uccisa subito l'arma deve essere piantata in testa o nel cuore e allora diventa polvere oppure deve battersi con un lupo mannaro

qui non è chiaro a cosa si contrapponga il "deve battersi con un lupo mannaro". Io la interpreterei così:

"non può morire a causa di malattia, veleno e/o età, ma può essere ferita o uccisa solo con un'arma d'argento (e per essere certi che venga uccisa subito, l'arma deve essere piantata in testa o nel cuore, e allora lei diventa polvere) oppure da un lupo mannaro"


> usarla come mezzo di trasporto per se



> crea una barriera magica che la protegge da attacchi a distanza, può regolarla ma solo prima di lanciarla dopo non può più modificarla e non si può muovere ma in caso di necessità può disattivare l'incantesimo ma poi deve aspettare tre minuti per poterne creare una nuova

Prima del "ma" ci va quasi sempre la virgola. La puoi omettere se dopo il "ma" non ci sono verbi, ad esempio: era bella ma troppo alta.
Poi farei qualche altra risistemazione:

"crea una barriera magica che la protegge da attacchi a distanza, può regolarla, ma solo prima di lanciarla. Finché è attiva, lei non può modificarla né muoversi e se la annulla, deve poi aspettare tre minuti per poterne creare una nuova."


> in pratica scaglia un potente raggio dalle mani tuttavia tale attacco non funziona su esseri corporei ma può essere usato solo su demoni e per di più se il livello è troppo alto esso non ha effetto).

Parentesi di troppo. Anche qui riformulerei un poco:

in pratica scaglia un potente raggio dalle mani, tuttavia tale attacco non funziona su esseri corporei ma solo sui demoni. Per di più non ha effetto se il livello del bersaglio è troppo alto.


> inferriore

inferiore


> Giak Paladino D'argento è una figura umanoide alto e robusto, ha spalle larghe cosi come le gambe e le braccia, ha la pelle grigio verde, corti capelli rossi e occhi gialli, come tutti i Giak ha un naso corto quasi inesistente e denti verdi che tiene ben curati, indossa un'armatura d'argento (simbolo del suo grado di paladino d'argento) composta da un pettorale muscolare, gambali che gli avvolgono le gambe ma li lasciano liberi i piedi, egli infatti va in giro a piedi nudi, bracciali snodabili, due imponenti spallacci su cui sono incisi in oro i simboli degli spiriti del vento, il suo elmo è un elmo corinzio che gli avvolge la testa lasciandoli scoperto il volto, indossa anche un mantello rosso, porta una cintura fatta di una corda a cui lega scalpi che prende ai nemici che riesce a battere e a cui ha legato il fodero della sua spada fatta di pelle di drago di palude decorato con disegni geometrici blu e rossi.

Questa è una frase decisamente troppo lunga.

"Giak Paladino D'argento è una figura umanoide alto e robusto, ha spalle larghe cosi come le gambe e le braccia, ha la pelle grigio verde, corti capelli rossi e occhi gialli, come tutti i Giak ha un naso corto quasi inesistente e denti verdi che tiene ben curati. Indossa un'armatura d'argento (simbolo del suo grado di paladino d'argento) composta da un pettorale muscolare, gambali che gli avvolgono le gambe ma lasciano liberi i piedi (egli infatti va in giro a piedi nudi), bracciali snodabili, due imponenti spallacci su cui sono incisi in oro i simboli degli spiriti del vento. La sua testa è avvolta da un elmo corinzio che gli lascia scoperto il volto. Indossa anche un mantello rosso, porta una cintura fatta di una corda a cui lega scalpi che prende ai nemici che riesce a battere e a cui ha legato il fodero della sua spada fatta di pelle di drago di palude decorato con disegni geometrici blu e rossi."


> inoltre sa usare bene tutte le armi anche se preferisce usare quelle da mischia soprattutto le spade compresa la sua “Turandot” (la sua spada bastarda che ha forgiato attorno ad un capello della sua principessa) [egli pratica uno stile semplice basato su colpi rapidi e precisi atti a studiare il tempo del nemico capirlo per poi superarlo e mirare a punti vitali], riesce a mangiare di tutto ma preferisce la carne di bestie di palude.

Qui non è una buona idea usare la parentesi quadra... Piuttosto metti un punto e inizia una nuova frase.


> come armi porta un piccolo scudo rotondo fatto di un metallo particolare leggero ma resistentissimo con al centro una punta che usa come arma spingendola addosso ai suoi nemici e che ha i bordi affilati,...

Alla fine di questa ci sta bene il punto. Poi manca la punteggiatura in mezzo e "spingendola addosso ai suoi nemici" appesantisce inutilmente la frase.

"come armi porta un piccolo scudo rotondo fatto di un metallo particolare, leggero ma resistentissimo, con al centro una punta che usa come arma, e che ha i bordi affilati."


> ... si sarebbe rivelata essere una specie di grosso pipistrello con quattro arti e al posto del pelo scaglie verdi...

Quando inverti il nome ordine degli elementi, spesso è opportuno aggiungere delle virgole, ma in questo caso sarebbe meglio mantenere l'ordine naturale:

"... si sarebbe rivelata essere una specie di grosso pipistrello con quattro arti e scaglie verdi al posto del pelo..."


> e le parlò con un ton molto calmo e tranquillo

tono


> Aiuto allora sono morto ...

Aiuto, allora sono morto...


> Dai stai tranquillo adesso cerco di atterrare

Dai, stai tranquillo. Adesso cerco di atterrare


> grandfe

grande


> Quindi i due esseri si rimisero in piedi e mentre la creatura umanoide controllava i pochi bagagli che avevano l'altra creatura iniziò una lenta trasformazione che da una creatura gigantesca e alata assunse l'aspetto di una figura feminile umana che indossava abiti neri che risaltavano sulla sua pelle bianca, lunghissimi capelli biondi raccolti in una ciocca che le scendeva fino ai piedi, labbra carnose e rosse e occhi azzurri.

feminile -> femminile

E la frase è troppo...

"Quindi i due esseri si rimisero in piedi e, mentre la creatura umanoide controllava i pochi bagagli che avevano, l'altra iniziò una lenta trasformazione: da una creatura gigantesca e alata assunse l'aspetto di una figura femminile umana con indosso abiti neri che risaltavano sulla sua pelle bianca, dotata di lunghissimi capelli biondi raccolti in una ciocca che le scendeva fino ai piedi, labbra carnose e rosse e occhi azzurri."


> Infondo la bussola

Infondo è voce del verbo infondere. Meglio: "In fondo la bussola"


> Beh prima di tutto direi cerchiamo un posto all'asciutto e poi vediamo!

Beh, prima di tutto, direi, cerchiamo un posto all'asciutto e poi vediamo!


> Giudatemi

Guidatemi


> oh madre terra misericordiosa grazie per essere restata ferma e averci permesso di atterrare sul tuo sacro grembo, illumina la notte e donaci la quieta!

oh, madre terra misericordiosa, grazie per essere restata ferma e averci permesso di atterrare sul tuo sacro grembo. Illumina la notte e donaci la quiete!


> Quindi le due figure camminarono sotto la pioggia in direzione di un bosco che cresceva presso una collina che per fortuna stava iniziando a smettere e infatti poco dopo i due poterono notare come le nubi erano sparite lasciando apparire un cielo stellato con le due lune che brillavano.

"che per fortuna stava iniziando a smettere" questo pezzo non funziona... Meglio un punto al posto del "che" e iniziare una nuova frase.


> Quindi la fanciulla osservò attentamente il cielo

manca il punto a fine frase


> non riesco ad orientarmi  capire ove dobbiamo andare per tornare a casa tu?

"non riesco ad orientarmi, a capire ove dobbiamo andare per tornare a casa. Tu?"


Non garantisco la correttezza di tutto, ma cerca di capire come migliorare la leggibilità, perchè, specie nelle frasi troppo lunghe, tendi a cambiare di soggetto, quindi sarebbe meglio spezzarle. Occhio anche all'uso del "che", nel quale tendi un po' ad esagerare.


Per il resto, ti rinnovo l'augurio di poterti divertire nel proseguire questa storia!