Ciao! Mi stavo aggirando per il sito, alla ricerca di una storia su Bellatrix, quando ho trovato la tua, che devo dire mi ha colpito moltissimo, anche se non condivido appieno la tua visione del personaggio. Nella tua versione dei fatti, Bella è nata psicopatica o comunque con fortissime tendenze sadiche, un po' come Tom Riddle, ma forse in maniera ancora più spinta. Nel senso, non sembra che Bella non conosca la distinzione tra giusto e sbagliato, o che comunque non riesca proprio a comprenderla perché nata senza la capacità di provare empatia, sembra quasi che la Bellatrix bambina capisca che quello che sta facendo è sbagliato e che proprio per questo si diverta di più a farlo. 
Ripeto, io non me la immagino esattamente così da bambina, ma non posso fare a meno di pensare che la tua sia una visione molto interessante del personaggio e, se posso dire, in egual misura divertente e disturbante da leggere. La Bellatrix piccola di questa storia è francamente inquietantissima, ma la rendi bene nella sua totale assenza di rimorso.
La parte che senza dubbio ho apprezzato di più dell'intera storia è stato il discorso di Druella, la spiegazione della nascita del fanatismo purosangue di Bellatrix, che poi è simile a quello che nella mia visione degli eventi, Voldemort ha fatto con lei: ha visto una giovane con tanto potere e rabbia repressa e ha deciso che l'avrebbe incanalata così, facendo di lei una macchina da guerra. Allo stesso modo, Druella, forse più per disperazione che per altro, ha incanalato tutta la cattiveria di sua figlia contro i Nati Babbani. 
Devo dire che gli interessi della Bella di sette anni sono veramente disturbanti e mi è sinceramente dispiaciuto per quella povera bambina - purtroppo, allora come in futuro, Bellatrix, che alla fine è una bulletta, se la prende sempre con coloro che sono più deboli di lei. Si vede tantissimo della donna che sarebbe diventata in futuro (e ti confesso che amandola tanto come personaggio non mi dispiacerebbe leggere un'altra tua storia su di lei). L'unica cosa che davvero non capisco è dove si svolge questa storia: anche ipotizzando che le Sorelle Black non vivessero in campagna come i Malfoy, ma in un tugurio cittadino come la Grimmauld Place di Sirius e Regulus, non penso che i genitori, fanatici del sangue puro com'erano, lasciassero uscire le figlie per strada a socializzare con i Babbani e le lasciassero così libere. I Black si ritenevano praticamente nobili, lo dicono i libri stessi, e come tutte le signorine di buona famiglia, non penso che alle Black fosse concessa tutta questa libertà. Ci sono poi un sacco di riferimenti a cose prettamente Babbane - la mensa dei poveri, i bambini (Babbani) che giocano per strada, il negozio di giocattoli Babbano, visto che non c'è alcuna indicazione nel testo che ci dica che la ragazzina con cui Bella gioca sia una strega, etc. Un'altra cosa che non ho ben capito è perché i dialoghi di questa storia siano in grassetto, ma vabbé su quello si può sorvolare. 
Sia la scena della casa che, soprattutto, quella del laghetto sono assolutamente agghiaccianti e ben fatte, anche se ripeto che mi fa un po' strano vedere queste cose fatte da una bambina di neanche dieci anni. 
Sentì il mondo girare e lo stomaco accartocciarsi per la contentezza, mentre la sua stessa risata squarciava il cielo e superava la barriera del suono. Questa frase è veramente ben scritta, complimenti. Rendi benissimo Bellarix e potrebbe tranquillamente essere tratta anche da una storia introspettiva su lei adulta. Wow. 
La scena finale è veramente straziante e mi aspettavo che Bella provasse qualcosa, quaalsiasi cosa, solo un po' di tristezza o rimorso ma nulla. Piccoli psicopatici crescono, direi. Anche Andromeda mi è piaciuta, è molto carina e si nota benissimo come sia diversa dalla sorella, pur avendo ricevuto la stessa educazione, cosa che fa capire che Bella è nata così e che non si sarebbe mai potuto fare nulla per cambiarla, anche se questo rende la sua storia alquanto tragica.
Bene, papiro concluso! Ancora complimenti per questa storia,
Baci
Black Beauty