Recensioni per
Qualcosa in cui sei brava
di ferao

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
19/03/22, ore 16:10
Cap. 1:

Ciao, 
nonostante abbia visto diverse tue pubblicazioni su Efp non mi sono mai fermata a leggerle, ma esclusivamente perchè i personaggi su cui solitamente ho notato che scrivi (Percy Weasley soprattutto) non rientrano tra quelli di cui mi  piace leggere. Però, vedendo un aggiornamento su questa long mi sono convinta a leggere. Mi si è aperto un mondo.
Innanzitutto devo farti i complimenti per il tuo stile di scrittura, lineare ma non banale, per le descrizioni dei personaggi, sempre molto accurate e per la trama, che ho trovato avvincente. Lucretia mi sta piacendo molto, è un tipo di donna volitiva e indipendente che non intende sottostare alle imposizioni della sua posizione di strega purosangue.
Questo primo capitolo mi è piaciuto molto e penso proprio che, dopo aver letto gli altri pubblicati finora, metterò questa storia tra le preferite per non perdermi i successivi aggionamenti.
Alla prossima.
Rita
 

Recensore Master
23/11/21, ore 20:07
Cap. 1:

*Il suo sorriso stanco raggiunse gli occhi, circondandoli di piccole rughe che lo resero ancora più bello.* UAU!
Hai descritto Ignatius proprio come un uomo molto interessante, sia fisicamente sia in quanto capace di allevare tre figli da solo e gestire la sua casa senza l'aiuto di una donna. E interessante perché perde la sua stanchezza per aprirsi in un vero sorriso a una donna che ha cercato in tutti modi di non essere appariscente e di non attrarre la sua attenzione.
Mi immagino Ignatius con le stesse rughe che caratterizzano Hugh Jackman attualmente. E la cosa mi attrae un sacco. Perché io sono una fanatica di Jackman... basta pensare a film come Australia o Wolwerine e già mi vedo protagonista al suo fianco!
Ma veniamo a Lucretia... la adoro. Adoro che una donna che vive negli anni '50/'60 in una famiglia purosangue dai vetusti ideali, si veda incapace di adeguarsi ad un ruolo che non ritiene proprio. Perché non vuole essere una moglie secondo lo stile di MADRE.
E ora mi vado a leggere il secondo capitolo.... voglio sapere!

Recensore Master
21/10/21, ore 11:42
Cap. 1:

Ciao!
So di aver detto di voler recuperare moltissime altre tue storie, ma per cominciare mi butto su questa, che è ancora in corso e promette di essere breve, quindi dovrebbe permettermi di seguire senza restare troppo indietro.
Oltretutto, quando ho visto questo prompt nel gruppo l’ho trovato adorabile, e la tua presentazione di questa storia mi ha completamente conquistata, quindi non potevo proprio lasciar passare altro tempo prima di decidermi a buttarmi.

Insomma, ho trovato questa storia geniale e interessantissima: adoro quando un autore va a espandere così tanto il mondo magico, andando a concentrarsi soprattutto su personaggi e ambienti secondari e indagando tematiche che, per forza di cose, nei libri sono state completamente tralasciate. Peraltro, adoro la precisione con cui ti ancori al canon, andando a prendere dettagli minuscoli da cui trarre interi universi: confesso di non aver mai prestato più di tanta attenzione ai vari alberi genealogici, ma mi piace moltissimo la risposta che tu hai dato a quella che, con tutta probabilità, è solamente un’imprecisione o un piccolo buco di trama dato da dettagli ultrasecondari che non collimano.
E invece in questa storia collimano, e lo fanno con una precisione sorprendente, e la cosa mi ha del tutto conquistata.

Mi piace molto come sei andata a delineare questa società chiusa, questi circoli fatti di buone maniere e pettegolezzi che impregnano così tanto la vita dei personaggi, e mi piace il modo in cui Lucrezia si pone un po’ ai margini di questa società, senza riuscire del tutto a rientrare nelle regole del gioco, non piegandosi a quella che sembra la sola possibilità per una donna, e come tutto questo si declina in un clima fatto di buone maniere e frecciatine che dà a tutta la narrazione un che di molto spigliato e ironico, che inevitabilmente mi riporta a Jane Austen e a tutto un tipo di narrazione a cui sono molto legata e che è sempre piacevolissimo ritrovare.
I tuoi personaggi sono vividi, vivono e agiscono sulla pagina in maniera concreta e assolutamente memorabile, e insomma, avrei voluto che il capitolo non si concludesse mai.

Mi rendo conto di averti davvero lasciato una recensione striminzita e un po’ confusa, ma ci tenevo a passare e a farti i complimenti per la padronanza con cui stai muovendo i personaggi e il canon.
Spero di poter leggere presto il prossimo capitolo!
A presto!

Recensore Master
17/10/21, ore 13:11
Cap. 1:

Ciao!
 
Ho visto la presentazione – spassosissima – della storia sul gruppo, e me la sono segnata perché era riuscita a intrigarmi. Ora che sono finalmente riuscita a recuperare questo primo capitolo, non posso che essere contentissima di averla appuntata e non essermela lasciata sfuggire. Anche perché sono una svampita cronica con la memoria di un pesciolino rosso per i nomi delle persone e l’associarli a un’idea vaga di “qualcuno” (oh, però ricordo a memoria, e non scherzo, le storie che leggo, compensa?), e vedendo qua e là qualche tuo post su fb per le attività del gruppo, mica avevo realizzato che fossi quella ferao. Quando ero una cosetta di tipo tredici/quattordici anni, senza nemmeno un account sul sito perché mi vergognavo a recensire, vivevo delle storie tue, del tuo Percy, e poi c’era l’universo con Med e Fera, e una tua storia mi aveva fatto venire il pallino per la Percy/Oliver, e fatto scoprire pure un'altra utrice che ne scriveva di bellissime - e di cui ovviamente non ricordo il nome - (Percy che ama il caffè – e stare con Oliver – mi resterà sempre in testa e a volte lo considero ormai canon; adesso dimmi che eri tu e non sto commettendo un'immensa gaffe, ti prego, sarebbe il colmo che la memoria mi facesse sbagliare ora, ma sono quasi certa fosse "Mai ammesso"). Insomma, tutto per dire grazie, dalla piccola me che era troppo timida e per la fingiamo-grande-me, che ricorda sempre con grandissimo piacere come aspettasse di tornare a casa e accendere il computer per fare i compiti, perché magari c’era un aggiornamento (e l’ansia di ricaricare bene la pagina di hp, perché non avevo le liste…).
Bene, chiudo la parentesi ricordi e vengo alla storia, giuro (come si sarà capito col tempo son diventata logorroica). L’intenzione è che spero di riuscire a seguirla per bene, ma il ritardo è parte di me come l’essere svampita, e mi dicono che dovrei pure studiare. Ma insomma, ci provo, perché Lucrezia è semplicemente fantastica e io mica voglio perdermi i futuri sviluppi.
 
Innanzitutto ho amato come hai impostato l’ambientazione del racconto, ricreando il mondo aristocratico dei Purosangue, con tutti i loro rituali e le loro formalità, il contrasto tra la vita mondana della città, quell’aria di superiorità con cui i cittadini si approcciano alla vita di campagna, le cene con tutto il vicinato (ha un certo sapore di Downton Abbey, come ambientazione, e l’ho adorato). La società magica, con tutte le sue arretratezze sul modo di pensare, è ricostruita benissimo, e ho apprezzato vedere come, in questo gruppo elitario dove si vuole che ognuno abbia il suo posto, si sposi con il partito giusto, metta la mondo un buon numero di pargoli per portare avanti il nome della famiglia, spicchi Lucretia, che a nessuna di queste convenzioni sente di appartenere, e nonostante le insistenze di Madre è ben decisa a farsi la sua vita senza lenzuola da ricamare, manicaretti da cucinare (ha tutto il mio sostegno, davvero, qui pure i sofficini escono sempre bruciati), o matrimoni da organizzare. È una bellissima voce fuori dal coro, la sua, che con ironia e una buona dose di sarcasmo (io e i personaggi con un buon senso del sarcasmo andiamo sempre d’accordissimo, anche per questo l’ho amata tantissimo: la sua voce pungente si può solo amare) rompe gli schemi e infrange tutti i sogni di Madre.
E ho adorato come si presentasse a quella fantomatica cena, ben conscia che la madre avrebbe provato ad accasarla con Ignatius – ché sarà pure, per loro, sconveniente che un uomo badi a casa, figli e cucina, ma almeno le sistemava i problemi di una figlia incapace in materia – e ben intenzionata a non ficcarsi in questa faccenda, e invece qualcosa pare non andare come previsto. Lui che le passa davanti quasi senza notarla e poi torna indietro è carinissimo, e niente, voglio vedere che combinerà una coppia come loro, tanto lontana dalla mentalità della società in cui vivono, in quel mondo. Oh, e soprattutto sono curiosa di vedere Lucretia interagire con i tre piccoli Prewett (in particolare Molly).
 
Prima di fare brutta figura alla prima recensione, ora mi zittisco, ma complimenti sia per la caratterizzazione dei personaggi, sia, soprattutto per il tuo stile: è frizzante, spassoso, e allo stesso tempo acuto e pungente dove serve. I dialoghi, poi, sono delle vere perle, sempre realistici e perfetti per il personaggio che li pronuncia. “Riscoprirti” come autrice è stato davvero bellissimo, per me.
 
Un abbraccio e al prossimo capitolo (e perdona la premessa infinita)!
Maqry
 
 

Recensore Veterano
10/10/21, ore 14:04
Cap. 1:

Ciao Fera!
Forse almeno con questa tua storia riuscirò ad essere in pari, man mano che pubblichi e non a farmi un'overdose di capitoli come faccio con Omne Trinum Est Perfectum.
Come ti avevo già detto, mi mancava proprio la tua penna, anche perché hai la capacità di arrivare in modo chiaro ed immediato al lettore, di tenerlo per mano e portarlo nella storia che a me fa impazzire e lo dico dopo una scorpacciata nel feraverse! di questi giorni. 
Partendo dai personaggi, la tua Lucretia è meravigliosa e lo è soprattutto se vado a pensare allo stridente contrasto con Molly Weasley, che è la Regina dei lavori domestici, e alla loro parentela. Ecco, il fatto che lei sia completamente negata, oltre ad essere un aspetto nel quale mi rivedo particolarmente (soprattutto in cucina), me la fa adorare. Per non parlare del passaggio sui figli, in cui mi hai avuta totalmente, anche perché mi piace tanto l'idea di un personaggio che vive in un ambiente tendenzialmente arretrato e che si professa totalmente riluttante al miracolo della vita
Oltre questo aspetto, però, ne apprezzo tanto la lucidità di pensiero, la consapevolezza di se stessa e dei propri limiti, il modo in cui stana legge le intenzioni della madre (le battute di Melania sono perfette: sua figlia non si sposa ma solo perché non ha incontrato l'uomo giusto, la necessità di doverla accasare a tutti i costi ecc) ma anche l'analisi che fa della differenza netta tra la società purosangue di città e quella di campagna. 
Ecco tutte le sue convinzioni (ma secondo me non proprio tutte tutte) si scontrano con il mitico Ignatius (apro una parentesi rapidissima: visto che sono reduce dalla scorpacciata di Omnium Trinum Est Perfectum non ho potuto fare a meno di pensare alla parte in cui Audrey e Percy discutono del secondo nome di Percy), le cui doti a quanto pare sono particolarmente celebri. Il loro incontro è proprio tenero, soprattutto perché Ignatius dapprima non la nota e poi ritorna indietro.
E, poi, quest'uomo che fa tutto da solo, che rompe gli schemi con la tradizionale suddivisione di compiti uomo/donna (i commenti delle signore potrebbero essere stati fatti con le stesse identiche parole anche da mia nonna, rispetto alla ex compagna di mio zio che osava non tornare a pranzo per mettere il piatto a tavola e sono vivide come non mai nella mia memoria), è proprio perfetto per una come Lucretia che, invece, non sa fare niente. 
Confesso che non mi aspettavo che Ignatius avesse già i tre figli ed è un passaggio che mi ha stupita tanto, anche perché penso che questo elemento darà una luce diversa a tutta la vita di Lucretia e al suo approccio con la vita matrimoniale. Non ricordavo minimamente il dettaglio della mancanza di figli e mi hai aperto un mondo e mi piace tantissimo la soluzione che hai trovato (quindi, approvo l'esserne orgogliosa perché colmare i vuoti e i casini fatti dalla Signora Autrice porta via un tempo inquantificabile).
Per quanto riguarda il contesto narrativo, io ho un debole per le storie ambientate nelle case di campagna da sempre, in cui la formalità e le durezze della città sono smussate se non dimenticate. Il clima che hai ricreato per loro è leggero, allegro e conviviale, al punto che ti sembra d'essere lì con loro (soprattutto nell'immancabile momento spetteguless).
Tra i personaggi di contorno, invece, ho avuto intimamente un debole per Orion, anche perchè credo sia la prima volta che lo leggo descritto come uan persona allegra, gioviale, non annientato da sua moglie, dalla vita, non un inetto, ma anzi una persona che, almeno in questa fase della sua vita, è gioioso e di cui la sorella avverte tanto la mancanza.
Insomma, Fera, spero di riuscire a seguire con costanza almeno questa e di recuperare piano piano anche le recensioni dell'altra. In ogni caso, anche se in ritardo o sottotraccia, sappi che dalle tue storie prima o poi arrivo sempre.
Un abbraccio,
Fede 

Ah, quasi dimenticavo: BUON ANNIVERSARIO!

Recensore Master
08/10/21, ore 19:14
Cap. 1:

Ciao Fera!
Eccomi qua, scusa ma DOVEVO assolutamente leggere questa storia. Devo anche riprendere Omne Trinum e lo rifarò, ma ora concentriamoci su questo caffè corretto. Ecco. Io sono felicissima che il mio prompt abbia sedimentato e dato questi frutti e non avrei potuto desiderare di meglio che una commedia leggera sui Purosangue di campagna e su Lucretia che mi sto godendo tantissimo.
Sappi che ho iniziato a leggere dicendomi "Ok, leggo e poi scrivo la recensione come al solito" ma poi sono arrivata alla citazione della servitù di passaggio che sfruttano i Greengrass e al contenzioso con i Longbottom che sono saltata sulla sedia e ho dovuto loggarmi e iniziare a commentare perché non potevo andarti avanti senza prima averti detto quanto ADORO tutto ciò! Sai che vado in brodo di giuggiole per queste cose e tu non mi lasci mai insoddisfatta! *^*
E niente, poi ho divorato il resto del capitolo. Ho amato il modo di conversare di Melania e Callidora, così come i rimproveri a Lucretia, queste mamme che non fanno altro che pianificare i matrimoni e pretendere di sapere cosa è meglio per le figlie. Avevo quasi paura quando è iniziata la cena, tra il rimprovero sull'abito (classico) e gli scambi di battute al vetriolo con Berenice Burke, Melania mi ha fatta morire dal ridere. Sembrava quasi la signora Bennet di Orgoglio e pregiudizio.
E poi, poi arriva il povero Ignatius che non sa niente e nemmeno immagina le macchinazioni che ci sono alle sue spalle. O meglio, le immagina e per questo si porta dietro i figli e tiene a ribadire che è un vedovo addolorato. Mi sa che c'è stato il colpo di fulmine in chiusura di capitolo. Dannazione, io adesso voglio saperne di più!
Aspetterò con ansia gli aggiornamenti! *^*
Amo tantissimo questa storia e i personaggi mi piacciono tutti! Lucretia più di tutti, ma mi intrigano anche le caratterizzazioni di zia Lycoris e di Cendrella. *^*
Adoro tantissimo l'escamotage che hai trovato per far tornare i conti sulla parentela di Molly con Sirius e per me sarà canon!
A presto (spero!)
Sev