Recensioni per
Giochi senza artifici
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/10/21, ore 20:27

«Giocavamo a creare ponti» scrivi, e io qui ho visto loro e mi sono chiesta se fossi io a vederli o fossi tu ad averci riportato in un'estate di scoperte.
Mi è parsa di essere tornata in quella parentesi che è tra un per sempre e un mai, destinata a ripetersi all'infinito perché è questo che sono Homer e Ole, un infinito fatto di respiri loro, che se appartengono all'uno appartengono anche all'altro.
È molto bello che tu sia tornata a pubblicare in questa sezione, anche perché sai quanto ami le tue poesie che sanno di prosa e quanto apprezzi la sperimentazione stilistica dettata da questo tipo di ispirazione – le barriere franano tutte, proprio come i confini che Ole e Homer distruggono giorno dopo giorno, perché «separarci continuava a non venirci naturale» e non lo sarà mai per loro due, che proprio non ci riescono a separarsi e in fondo neanche lo vogliono. Perché dovrebbero volerlo? Separarsi non è nel loro destino, questa è ormai una certezza della loro storia fatta di chilometri di distanza e di lettere spedite e di riscoperte continue.
Ho amato ritrovare in queste righe tutte le suggestioni di quell'estate che citavo in apertura, ma anche un lessico che mi ha ricordata le poesie di Rhopalocera - Sursum Corda, raccolta che per me rientra tra le cose più belle che tu abbia scritto su questi personaggi – e tu scrivi solo cose belle su Homer e Ole!
Mi spiace non riuscire a lasciarti una recensione all'altezza del tuo componimento, ma sia pure col mio solito ritardo (un giorno riuscirò a essere tempestiva, ma sai che ti leggo sempre!) volevo scriverti qualcosa, perché è una poesia bellissima e mi ha tanto emozionata.
Un abbraccio!

Recensore Master
21/10/21, ore 18:03

Ciao! Che meraviglia!
Una poesia che sa di giovinezza, di scoperta, di battiti accelerati.
Ho rivissuto sensazioni provate tanto tempo fa quando il tempo dell'estate era dilatato e sembrava infinito. Quando il tempo non era imbrigliato in minuti, ore contate, vacanze risicate tra un impegno e l'altro. Quando ancora potevi annoiarti, innamorarti, farti bruciare dal sole e dalla sensazione che felici così non saremmo stati mai più. Che poi magari felici non lo eravamo neanche così tanto. 
È stato bello tornare indietro e sapere di essere ancora capace di ritrovare me stessə nelle tue parole.
Grazie.

Recensore Veterano
21/10/21, ore 09:04

Questa poesia mi ha dato proprio un senso di gioia del vivere la vita a pieno, senza considerazione dei giudizi esterni. Quel "qualcuno" avrebbe potuto dire molto, e anche se lo avesse fatto avresti continuato con le tue esperienze e felicità. Complimenti!
Francesca