Nonostante non vedo molto bene un Thorn che vive ad Anima, ho trovato queste primi due capitoli molto dolci e "fluffuosi", proprio il tipo di Comfort che ci vuole dopo il finale di Echi in tempesta.
Thorn e Ofelia si sono adattati senza problemi ad una vita insieme senza più complicazioni e mi sono piaciute molte le loro interazioni semplici e genuine che risultano anche in character. O, per lo meno, è quello che mi piace immaginare per loro se avessero avuto meno problemi e turbe mentali. Soprattutto il finale di questo secondo capitolo mi ha scaldato il cuore. La leggerezza con cui ride e lei lo bacia sul collo è perfetta. 
Passerò presto a leggere anche il resto, per ora posso dirti che mi sei molto piaciuta. 
A presto, 
Em 💞. 

«Non erano le tue mani a far funzionare quel posto. Eri tu. Sei sempre tu a far funzionare le cose, con o senza poteri».
Ma. Ma. Ma. 🥺🥺🥺🥺🥺
Scusa, Mati, come faccio a rimanere seria nel commento se mi piazzi una frase così in mezzo alla drabble? Mi sono sciolta completamente, Thorn a modo suo è dolcissimo, aiuto. Best supporter ever.
E ho apprezzato soprattutto come questo contrasti con il sentimento di Ofelia durante il suo tempo al Polo, dove si è sentita "solo un paio di mani" e sentirsi così non le è piaciuto affatto, dove ha iniziato a dirsi di essere molto di più – e lo è sempre stata, molto di più, lettrice o no.
Mi piace sempre leggere nell'Attraversaspecchi, sono felice che alla fine tu ne abbia scritto per il writober, mi spiace non essere riuscita a seguirti giorno per giorno!
Complimenti, comunque! Alla prossima,
Mari

ARCHIBALD *-*
Ahem. Certo, io salto di gioia nel vederlo apparire ed etichettare i due sposini come "anime gemelle" e tu mi anneghi un attimo dopo tirando in ballo la sua malattia che pian piano lo spegne e lo ingrigisce. Dillo, che vuoi farmi piangere!
Tralasciando questo, però, è bello il quadro familiare che disegni anche se rapidamente.
Thorn sta bene con la sua famiglia, nonostante Archibald, e Archibald ha probabilmente ragione a definire Ofelia e Thorn anime gemelle.
Un giorno però devi scrivere una vera soulmate su di loro!
Corro all'ultimo capitolo.

Ciao, Mati,
Ti segnalo al volo un refuso:
gli occhi grigi e cupi di Thorn non riesco a ravvivarsi. riescono
Mi sto emozionando per la menzione di Archibald e Victoria, ma mi contengo, dai!
Bello come hai giocato sui colori, sul blu che specialmente in inglese vuol dire anche malinconia e che Thorn e Ofelia hanno mille ragioni per provare, anche se sono insieme e la loro vita è un rosa pastello. Mi piace il messaggio che sia okay essere blu, essere tristi va bene, è naturale. Ed è bello essere in due, quando lo si è.

Cavolo, Mati, hai proprio preso il prompt e ci hai basato tutta la drabble!
Ofelia tocca, azione che nella saga in effetti assume un ruolo piuttosto importante, per lei: ogni tocco è filtrato dai guanti da lettrice, quando questi non ci sono o è un problema serio o si tratta di un tocco con uno scopo ben preciso. Ofelia ha sempre letto, volente o meno, ma nel post-canon non può più leggere neanche volendolo con tutte le sue forze.
È bellissimo però che qui tu abbia reso toccare Thorn l'unico modo che ha per leggere ancora, una lettura senz'altro molto diversa ma non per questo meno bella.

Eh, la famiglia di Ofelia in effetti è numerosissima e invadente, ci sta che la questione "pranzi di famiglia" possa rappresentare un problema – sia per Thorn, che con le persone non ci sa granché fare, sia per Ofelia, che della "normalità" della sua famiglia non è parte e probabilmente non lo è mai davvero stata.
Il riferimento al fatto che non possa avere figli fa male, con tutto quel che ha passato si becca anche questo senza essersi mai potuta nemmeno chiedere se ne avrebbe voluti.
Simpatico il finale!
Devo segnalarti però che, non so se può difendere dal fatto che sto leggendo da telefono (non credo?), vedo l'apice 1 accanto a "numeri", immagino ci avessi messo una nota, ma non vedo poi nessuna nota sotto al testo della storia.

Ciao, Mati!
Inizio il grande recupero di questa raccolta! Scusami per l'assenza.
Size difference in effetti era un prompt che urlava a gran voce i nomi di Ofelia e Thorn: su quanto spesso la Dabos abbia tenuto a ribadire quanto Thorn fosse alto alto altissimo esistono meme, non credo serva dire altro.
Detto questo, ne hai tirato fuori una flashina carinissima per mostrare un attimo della loro nuova quotidianità!
 colmo era essere derisa da qualcuno che non ride mai.
Questa frase mi ha stesa :") Thorn ride solo con lei, è vero, ma non è un male dai!
Il finale è un tocco di classe, con lei che lo bacia sul collo perché le labbra sono troppo in alto.
Capitolo molto carino!

ho adorato questo secondo capitolo e anche il primo, a dire il vero, ma questo qui mi ha davvero conquistata!

Ciao, Mati, passo al volo (anche perché sono da cellulare)!
Bello l'aesthetic!
Ti segnalo un paio di cose prima di passare al commento: Dopo essere riusciti a sopravvivere a quella guerra intestina, nonostante le perdite che ha comportato, sembrava quasi la cosa più semplice da fare. "ha comportato" mi suona malissimo, dato che racconti tutto al passato credo che dovresti sostituirlo con "aveva comportato".
Alla fine hai scritto "caffetteria", credo sia una svista per "caffettiera".
Comunque!
Un po' mi dispiace che tu abbia rinunciato a esplorare più coppie, ma sono anche curiosa di come immagini la vita per Thorn e Ofelia in questo what if in cui sono insieme senza dover esplorare il Rovescio per anni per ricongiungersi. Dopo tutto quel che hanno passato, possono vivere davvero una vita normale?
Forse no, ma l'importante è che la vivano insieme, ed è bello che solo grazie a Thorn Ofelia riesca finalmente a ridere.
Sono curiosa per i prossimi capitoli!
Mari