Recensioni per
La principessa del mondo fluttuante
di Nao Yoshikawa

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/05/22, ore 18:02

Ciaoooooooooo!!! <3
Non potevo non concludere questa storia! Sai che circa una settimana fa ho visto “memorie di una gheisha”?! è stato bellissimo! Mi è piaciuto tanto e in questa storia vedo tanta ispirazione a quel film.
Il capitolo si apre con un face to face tra i due protagonisti (mi aspettavo che sarebbe capitato). C’è un sentimento nuovo, completamente velato, che vorrebbe venir fuori; Orihime percepisce le prime gioie dell’attrazione ( e dell’amore?), è fin troppo chiaro che vorrebbe qualcosa di più da Ulquiorra, qualcosa che il ruolo che ha come gheisha, non le permette di avere. Se qualcuno ha il potere di fare qualcosa è Ulquiorra, ma “l’amore” per una gheisha ha un costo, denaro che l’artista non possiede.

Bella l’idea del ritratto e il colloquio con Yoruichi è stato molto realistico, si è percepito l’imbarazzo della situazione, la sottomissione di Hime che spera con tutto il suo cuore che la donna le conceda questo piacere. Naturalmente il dimostrarsi non particolarmente entusiasta è stato un modo per far acconsentire la donna, per non farla sospettare che Orihime è probabilmente (anzi sicuramente) cotta a puntino.

E cito un altro film “Titanic”, così mi è parso tutto il momento della posa della modella e della concentrazione assoluta dell’artista che è immerso nel suo lavoro. Un lavoro che non richiede l’ordinaria pignoleria, ma qualcosa di più. Lui non vuole deludere le sue aspettative, lui vuole essere perfetto come artista perché è tramite quell’arte che lui riuscirà a parlarle, a gridare al mondo.
Un bacio sigilla qualcosa tra loro, un bacio rubato, voluto, passionale. Eppure, dopo che le loro labbra si sono separate, tornano entrambi ad indossare una maschera.
Orihime non ha molta scelta, lei non può decidere per se stessa e il confronto con Rangiku sigilla l’amara verità. Che assurdo pensare che il meglio che le possa capitare sia un vecchio ricco bavoso… (che schivo, ma è la verità).

L’opera d’arte è conclusa e con essa anche la permanenza del nostro Ulquiorra in Giappone (il momento degli addii mi commuove sempre); però la loro separazione non avviene in modo straziante (menomale), ma lascia un briciolo di speranza, che viene aizzata dalla lettera che riceve Orihime tempo dopo.
Non mi aspettavo il finale aperto, così ho milioni di possibilità a cui aggrapparmi. Sicuramente penso ad un finale “e vissero per sempre felici e contenti” 😉
Spero vivamente che approfondirai questa storia, è bellissima ed ha un ottimo potenziale.
Ti saluto e ci vediamo presto 😉
Ciaooooooooo!!

Recensore Master
17/12/21, ore 14:36

Ciao cara,
eccomi a concludere la storia <3 la curiosità era veramente troppa. <3
Sinceramente il finale aperto un po' me l'aspettavo considerato come si erano sviluppate le cose nel Capitolo precedente.
Mi è piaciuto, offre anche la possibilità per possibili sequel. Qui l'avvicinamento fra Ulqui e Hime è stato veramente ben gestito, attraverso gesti semplici e una sensualità celata nel ritratto, nel semplice ma intenso bacio che arriva inevitabilmente, dolce come un fiore di ciliegio. L'amore è sbocciato e ho apprezzato come Ulqui sia ben consapevole dei proprio limiti, di non poter far nulla nulla al pari di Gin ad esempio. Eppure nonostante questo è disposto a tutto pur di far sentire Hime felice e forse chissà... di liberarla dalla sua condizione.
Quindi per concludere, una storia davvero davvero molto dolce. Mi aspetto un seguito o magari spin-off su Rangiku e Gin, Kisuke Yoruichi? Mi farebbe davvero piacere. 
Un saluto cara e alla prossima
Elgas

Nuovo recensore
28/11/21, ore 20:32

Il tema della storia mi è piaciuto molto, come la coppa di Orihime x Ulquiorra. Penso il finale aperto si addica alla ship, un'amore destinato a consumarsi con il tempo e la sofferenza, ma alla fine ricambiato. I ruoli della maiko ad lei e del pitture a lui sono più che azzeccati; me la sono letta in un fiato la scena del dipinto che poi Ulquiorra ha portato a New York e la considero la mia parte preferita della lettura. Ho notato che c'erano dei minimi errori di distrazione nella scrittura, ma nulla di rilevante