Ciao, Gaia!
Ho un sacco di cose tue da recuperare (e non riuscirò mai a mettermi in pari, temo, ma qualche briciolina ogni tanto io cerco di accumularla e prima o poi da qualche parte spunto – tipo maledizione, non lo so, credo dipenda dai punti di vista XD), e forse sarai stupita di vedermi spuntare proprio su questa storia e su questo fandom, che non ho mai frequentato più di tanto.
Se fossi una persona furba, probabilmente aspetterei un paio di settimane, per essere sicura di aver recuperato anche gli ultimi due libri della saga e avere quindi ricordi un po' più freschi, ma io e la furbizia non andiamo minimamente d'accordo, quindi insomma, sono qui.
Un po' a caso, ma sono qui a ribadire ancora una volta quanto mi piacciano le tue storie, quanto sia bello il tuo modo originalissimo di approcciarti a tematiche e personaggi, costruendo dei legami che sono inequivocabilmente tuoi, fatti di immagini bellissime e di uno struggimento che accompagna ogni storia in maniera sottilissima.
Ho adorato come hai strutturato il prompt dello specchio coniugandolo a quello della Soulmate, senza mai andare a specificare dettagli troppo tecnici che avrebbero reso la storia macchinosa, ma rendendo tutto perfettamente fluido e assolutamente comprensibile.
È bellissimo quel grado di distanza che lo specchio costringe a mantenere, rendendo Gale e Prim due figure che cercano costantemente di avvicinarsi, di comunicare, di esistere nello stesso modo l'uno per l'altra, ma senza mai riuscirci. Senza mai abbattere davvero la barriera, senza poter condividere qualcosa di più di un grande struggimento e di qualche parola scritta sulla superficie di uno specchio.
Il finale, poi, con quello specchio che va in frantumi mi ha distrutto il cuore, è un modo bellissimo per raccontare la fine di questi personaggi.
Insomma, questa è una recensione decisamente poco coerente, ma ci tenevo a passare a lasciarti un pensiero!
A presto! |
