Valutazione per l'Ace Contest di Mari Lace (seconda classificata)
Titolo: 1,5/2
Trovo il legame tra titolo e storia un po’ debole, o meglio, molto implicito, difficile da cogliere senza leggere le note; il verbo “irritare” non ricorre mai nella storia, Severus appare provare molte cose nei confronti di Luna ma non includerei tra queste l’irritazione. Avrei preferito che venisse ripreso in modo un po’ più esplicito nel testo. Non è comunque un brutto titolo.
Grammatica: 9,3/10
“affianco” è un verbo, scritto così; “a fianco” è la grafia corretta -0,3
“ Doveva” c’è uno spazio di troppo a inizio frase -0,1
“Morgana sa se io sia la persona più adatta a rivolgersi per una tale… questione” manca un “cui” [a cui rivolgersi] -0,3
Stile: 2,7/3
Parto con un dettaglio che non ha influito sul punteggio: mi ha confusa trovare il nome inglese di Madama Chips, apparentemente in contrasto con Severus Piton che invece è il nome tradotto. Poi ho controllato ed effettivamente nella nuova traduzione hanno ripristinato tutti i nomi tranne Piton e Silente, quindi immagino tu ti sia rifattə a questa traduzione.
Il registro che hai adottato lo trovo coerente con i personaggi e gli argomenti trattati, e in generale ci sono solo due scelte lessicali che ho trovato scorrette, per il resto hai dimostrato una buona padronanza stilistica. Ti riporto le due frasi incriminate:
“Per prima cosa, le consegnò la saccoccia in cui aveva conservato le fiale di filtro.”
Saccoccia è un termine regionale che significa “tasca”. Qui intendevi chiaramente altro, ma non ho trovato altri significati.
“Non avrebbe potuto continuare la conversazione se Luna si fosse sentita sotto ostaggio.”
Penso che qui intendessi “sotto sequestro” o “in ostaggio”, non ho mai sentito (né trovato cercando adesso) l’espressione “sotto ostaggio”.
Per quanto riguarda la punteggiatura, il mio unico dubbio riguarda i dialoghi. Io in generale sono restia, finché si utilizzano i simboli giusti, a metter bocca sulla punteggiatura dei dialoghi perché davvero ogni casa editrice fa come vuole. Ti segnalo tuttavia un uso ripetuto che ritengo sia scorretto:
“— Lo so, lo so. Prima regola delle pozioni, se le fissi ci mettono di più. — aveva uno scintillio negli occhi che non credeva di averle mai visto, lei che di solito era placida al limite dell’impassibile.”
“— Sempre, Professore. — stava sorridendo, ma qualcosa in quel sorriso gli dava un brutto presentimento.”
“— Oh, non lo sapevo. Ma parlavo di quell’altra cosa. — intrecciò le dita con la sua collana di tappi di bottiglia, e gli fece un cenno con la testa come ad incitarlo a collegare i punti.”
Nei tre casi che ho riportato, dopo il dialogo inserisci una frase con la minuscola, ma il verbo non è un verbo che regga il dialogo. Sono abbastanza certa che in quei casi dovresti invece impiegare la maiuscola, dato che le frasi sono indipendenti dal dialogo.
IC: 9/10
Questo parametro mi ha messa in difficoltà. Hai preso due personaggi con caratterizzazioni abbastanza ben delineate, ponendoli in situazioni che il canon non ci mostra mai. C’era dunque spazio per interpretazioni più o meno libere.
Luna è più giovane di un anno rispetto a quando la incontriamo per la prima volta nei libri, quindi ci si può ragionevolmente aspettare che la sua caratterizzazione sia pressoché identica, e in effetti non ho critiche da muovere su di lei. Il dettaglio che può avermi un po’ stupita è che alla fine si sorprenda nello scoprire di non essersi sbagliata sul fatto che Piton sia come lei, ma è appunto un dettaglio e non è certo OOC. Per il resto di Luna il canon ci dice in realtà relativamente poco, e la tua interpretazione del personaggio mi ha convinta: Luna può non dare troppo peso al fatto che i suoi compagni la isolano e prendono in giro, ma questo non significa che non voglia essere compresa. Trovo credibile che si avvicini a Piton sospettando che lui sia come lei, come trovo credibile che si senta incompresa dall’infermiera di Hogwarts che le propone una cura per ciò che è e scappi (si fa per dire) alla ricerca dell’unica persona nella scuola che, secondo lei, può comprenderla.
Non so in effetti se Luna sarebbe fuggita dopo un minuto di silenzio del professore, ma è pur sempre una ragazza di 13 anni che ha appena avanzato ipotesi parecchio personali su un suo insegnante.
A mettermi realmente in crisi è stato in realtà Piton. Severus Piton è un personaggio complesso, per quel che vediamo nel canon potremmo definirlo un pessimo insegnante (almeno quanto a trattamento dei suoi alunni). Però, c’è un però, noi nei libri lo vediamo interagire sempre con i Serpeverde o con i Grifondoro. Come si comporta Piton con Tassorosso e Corvonero? È logico immaginare che sia una via di mezzo più simile ai Grifondoro che non ai Serpeverde, però è anche vero che di fatto non lo sappiamo. Cioè, sono certa che non li favorisca, ma è anche credibile che non si accanisca su di loro come fa con i Grifondoro (sappiamo che ha motivi per odiare quella Casa). Anche così, è difficile immaginare il terribile professor Piton, che Harry passa sette anni a odiare e presentarci nella peggior luce possibile, che si comporta in modo tanto umano con una studentessa che non è nemmeno Serpeverde, però… la storia stessa ci dice che Luna per lui rappresenta un’eccezione. Un’eccezione data un po’ da coincidenze (lei che siede sola nello stesso banco dove sedeva lui dopo la rottura con Lily), un po’ dal contesto (la Camera dei Segreti aperta che porta Severus ad avere tutt’altro per la testa che non punire Luna), ma soprattutto dal fatto di rivedersi un po’ in lei. Così, gradualmente, Luna si avvicina a Severus sabato dopo sabato per due anni, e Severus tra sé e sé si schiaffeggerebbe per averlo permesso ma non si oppone a questo processo. L’ho trovato abbastanza realistico.
Ho sottratto comunque qualcosa non tanto per ciò che ci mostri di Severus, quanto per ciò che non ci mostri: se ci fossero stati esempi pratici di Severus “com’è con gli altri” accanto a Severus “com’è con Luna” il quadro sarebbe stato più completo, il personaggio sarebbe stato a tutto tondo e forse più facilmente ricollegabile alla sua controparte canonica. La tua interpretazione mi ha convinta, ma non mi sento di darle un punteggio pieno: leggendo solo questa storia si potrebbe immaginare Piton come personaggio (relativamente) gentile e comprensivo, senza avere idea dei suoi altri lati.
Per quanto riguarda invece l’orientamento sessuale attribuito ai personaggi, hai fatto un ottimo lavoro. Luna per me si presta benissimo a essere interpretata come asessuale, non a caso era tra i personaggi suggeriti, e ho apprezzato come hai reso la sua consapevolezza e il suo non dubitare sé stessa di fronte a chi dichiara di poterla “curare”. Severus anche si presta molto bene (ciò che prova per Lily nel canon può benissimo rientrare nell’attrazione platonica) a questo orientamento, ed è tenero – se mi passi il termine – che non abbia mai trovato qualcuno che lo ritenesse possibile prima di Luna, questione che offre spunti interessanti su quanto crescendo debba essersi sentito diverso e isolato anche per questo, oltre che per tutti gli altri motivi. Ben fatto!
Citazione: 5/5
Hai compiuto una scelta potenzialmente rischiosa con la citazione, ovvero hai scelto di non inserirla direttamente nel testo ma farne lo scheletro “invisibile” della relazione tra i due protagonisti.
È una scelta che mi ha convinta e che premio con un punteggio pieno. Non era un’applicazione scontata, ma ti è riuscita molto bene.
“Doveva avere il rispetto di trattarla come lei aveva bisogno, invece che guardarla come un riflesso distorto del ragazzino che era stato, e per farlo doveva lasciare indietro il suo disagio, i suoi ricordi e persino le sue domande.”
Questa frase in particolare mi ha colpita, penso renda benissimo il senso della citazione: Severus ha lasciato che Luna si avvicinasse proprio perché vi vedeva un riflesso di sé stesso alla sua età, ma per comprenderla realmente deve mettere da parte sé stesso – dimenticarsi – e concentrarsi su Luna e su ciò che prova lei. La frase è anche adattissima a Luna, ovviamente, che è bravissima ad andare oltre sé stessa e a comprendere gli altri.
Gradimento personale: 5/5
“io ne ho messi due, perché ho deciso che tutti i miei personaggi preferiti sono asessuali e provateci, a fermarmi”
Io non ti fermo di certo!
Scherzi a parte, ho apprezzato la presenza di ben due personaggi asessuali e la solidarietà più o meno implicita che si viene a creare tra loro. Ho anche apprezzato il realismo della reazione di Madama Pomfrey: questa è, nel momento in cui scrivo la valutazione, l’unica storia ad aver mostrato un esempio di afobia diretta e mi ha colpita nel suo realismo. In questo parametro mi sono un po’ lasciata andare, ma insomma, ho davvero apprezzato la tua storia!
Bonus: 1/1
Totale: 33,5/36 |