Cara Gaia,
come prima cosa un sentito e doveroso grazie! È stato un onore per me e come ti ho detto in altra sede, trovo questa storia bellissima e sorprendente! Sorprendente è senza dubbio il secondo aggettivo che mi viene in mente.
Ti dico come l'ho interpretata io (in realtà ho due interpretazioni) perché non sono del tutto sicura di averla capita correttamente. La prima vede Barty come una sorta di incubo/allucinazione frutto della fragile mente di Delphi. Non ricordo se ci sono ancora i Dissennatori ad Azkaban o se li hanno cacciati, nel caso ci fossero, sarebbe plausibile che loro le facciano rivivere i suoi incubi peggiori per mezzo di lui. La seconda interpretazione, quella forse più corretta, è che Barty ha viaggiato nel tempo ed è stato catturato e rinchiuso ad Azkaban.
Ti dico, il fatto che abbia gli occhi "vuoti, vuoti, vuoti" mi ha fatto subito pensare al fatto che fosse stato dissennato, in perfetta armonia con la storia canon del quarto libro (ma non so quanto uno senza anima possa essere vivo e autonomo, sinceramente). Oppure, più semplicemente, è sconvolto perché il loro dio è morto.
E a proposito di questo, mi hai dato un'immagine fortissima di quella che poteva essere la loro disperazione per la morte di Voldemort, ma la disperazione di Barty, soprattutto. Lui e Bellatrix per certi versi sono stati fortunati a morire prima di lui.
E lui che l'accusa della morte di Voldemort perché giustamente toccava a Delphi rimettere le cose a posto nel futuro è stata un'idea INcredibile e CREdibile al contempo perché Barty, a danno fatto, le avrebbe sicuramente puntato il dito contro e l'avrebbe tormentata, anche inconsciamente, per averlo privato del suo amato dio. Perché diciamolo, Barty altro non è se non Bellatrix al maschile quindi per lui esiste solo Voldemort, senza di lui si sente perso. E il fatto che il suo acuto tormento porti Delphi a tentare il suicidio, non è altro che il riflesso del tormento che prova la ragazza a sua volta. Perché Delphi si sente in colpa, dentro di lei sa che le accuse di Barty sono fondate e per questo ne è così succube. Lei che deve vivere con un senso di costante inadeguatezza addosso, in quel momento ha proprio toccato l'apice.
Bello il fatto che la fine si colleghi all'inizio, col tentativo di suicidio da parte di Rod. Entrambi i personaggi hanno vissuto la loro angoscia più grande, Bella per Rod e Voldemort per Delphi. È comunque un cerchio che si chiude.
In conclusione questa storia mi è piaciuta davvero tanto, è stata un bellissimo regalo <3
A presto,
Ecate |