Tesoro ♥

metà del delirio te l'ho fatta nel commento su fb e coi vocali quindi ora mi sento un pochino in difficoltà perché è come se non mi fosse rimasto più nulla da dire quando invece questa storia contiene un mondo al suo interno e meriterebbe migliaia di parole.
Io sono veramente strabiliata di come tu sia riuscita ad accostare due personaggi di Haikyuu, una coppia troppo spesso bistrattata e che, sappilo, ho cominciato a considerare solo dopo aver dato una sbirciata alle tue storie nel fandom, con un concentrato di angst come La solitudine dei numeri prima. Eppure i conti tornano perfettamente ♥ (pffff, che battutona simpatica che ho fatto, eh :P).
Bello, dolcissimo, Takeda, che si fa una marea di problemi, e sembra quasi averla creata lui questa distanza con Ukai, suo primo gemello, simile e allo stesso tempo opposto. Ho amato immaginarmeli seduti in panchina, separati da questa distanza breve ed infinita (perché vi sono infiniti numeri fra tre e cinque, infinite serie di infiniti - e qui ho pensato a Colpa delle stelle, il film.) Ad unirli c'è quel cercare di sfiorarsi appena con le mani che si traduce in una serie di buongiorno che non portano da nessuna parte. E mi ha intenerita moltissimo pensare che da un lato appunto ci siano tutte queste elucubrazioni di Takeda, mentre dall'altra Ukai, molto più concreto, incasinato, senza ordine matematico, lo guarda perplesso e intenerito, e fornisce quella soluzione, quella risoluzione a cui la mente infinitamente più razionale di Takeda non era arrivata.
Mi stavo veramente sciogliendo tantissimo sul finale, ed è bello salutarli così, dopo che hanno compiuto quel primo importantissimo passo e ora ne potranno seguire infiniti altri ♥

Bella, bella, bella! Grazie di cuore, tesoro, questo è stato un regalo meraviglioso, ne sono felicissima e onorata ♥
a presto! Un bacione!

Bennina