Mamma mia, Gaia, bellissima questa storia, bellissima e drammatica.
Per me che ho seguito " Il ballo dei narcisi" di Mary, devo dire che ti sei perfettamente allineata al suo headcanon.
Qui la protagonista assoluta è Ariana, che hai descritto in maniera eccellente: il suo mostrare ingenuamente la magia, il dolore, fisico e morale, che diventa quasi insopportabile perché non riesce a comprendere tutto quell'odio nei confronti di una cosa naturale (almeno per lei).
Mi è piaciuta molto la figura di Kendra, una vera mamma che cerca di proteggere i suoi figli in ogni modo: soprattutto Ariana, bella e tanto fragile, che non riesce a controllare più la magia diventata, nelle sue mani, non più un gioco innocente ma solo morte e distruzione.
Ho notato anche una certa differenza tra Albus e Aberforth: il primo si mostra più distaccato e sembra considerare la sorella come un caso da studiare, mentre il secondo, dei due, lo vedo quello più vicino ad Ariana, colui che la comprende di più.
Molto bello anche il titolo, che ho trovato geniale, perché trasuda angoscia da tutti i pori e fa presagire la tragedia.
Sono sicura cha Mary adorerà questa storia, come l'ho adorata io.
E come "Il ballo dei narcisi", finisce dritta dritta tra i preferiti.
A presto.
Rita
(Recensione modificata il 15/12/2021 - 01:45 pm)
(Recensione modificata il 15/12/2021 - 01:50 pm)