Recensioni per
Quello che hai dentro
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/02/22, ore 10:40

Buondì, cara *^*
sono un pelo in ritardo ma arrivo a commentare anche questa drabble, bellissima e tormentata, proprio come Kaz ^^
capisco perfettamente quello che dici nelle note, lui è un personaggio che viene difficile sentire vicino, per quel suo essere un po' sopra le righe a causa del suo passato, e quindi non è facile scriverne, ma come sempre ci sei riuscita benissimo. Hai sondato il suo animo descrivendo perfettamente l'eterna lotta fra gli orrori del suo passato, testimoniati da quel nastro, e la speranza per il futuro, quell'affetto di cui non crede di essere degno ma che lo porta inevitabilmente a sorridere. La presenza di Inej illumina tutto e rende tutto più bello ♥
alla prossima!
un bacio,

Bennina

Recensore Master
07/02/22, ore 01:38

Di corsissima, ma buonasera (o notte?)!

Sto provano a tornare in carreggiata con le recensioni, quindi niente, per ora provo a restare costante almeno con queste drabble e godermele per bene giorno dopo giorno (speriamo). 
Ma venendo a noi, come sempre anche questa drabble è perfettamente riuscita e niente, ho trovato geniale l'uso del dettaglio del nastro rosso per i capelli della  "figlia" di Pekka, quello che Kaz conserva ancora da bambino dopo che Pekka e tutta la sua messa in scena se ne sono andati, con le speranze del ragazzino e di Jordie. È un dettaglio piccolissimo, di quelli che ti dimentichi facilmente leggendo, quindi ho amato doppiamente come tu sia andata a recuperarlo per intrecciarvi attorno la tua storia e usarlo come segno della vendetta di Kaz, quel sogno di rivalsa su Rollins che lo ha intossicato in tutti gli anni nel Barile. Mi è piaciuta moltissimo l'immagine di questo nastro che unisce tutti quei ricordi passati, perchè non è nemmeno poi così metaforico: Kaz davvero ricorda tutto di quel tempo, ricorda ogni dettaglio, e lo elenca con meticolosa precisione a Pekka durante il loro confronto finale. Insomma, mi è piaciuto come un nastro rosso tra i capelli di una bambina diventi davvero il fil rouge (neanche a farlo apposta) su cui si regge la vendetta di Kaz, annerisce tutto e cancella ogni speranza o luce, fino a trasformare Kaz in Manisporche. Bella la riflessione sulle leggende, che per lui si adatta perfettamente, come quando dice a Inej che non è necessario lui abbia davvero commesso tutte le atrocità che la gente gli attribuisce, basta fondamentalmente che lo credano loro ed è quasi più potente che se fosse vero. E ovviamente non ho potuto che amare come hai descritto gli spiragli di bontà (? si può dire, per Manisporche senza che mi strappi gli occhi?) che ancora ci sono in Kaz: perché se tutto è nero, è pur sempre vero che non tutto è stato cancellato, un cuore ce lo ha ancora, e mostrarlo con questi riflessi di luna sulle penne nere e lucide di un corvo mi è piaciuto da impazzire. 
E vabbè, il cenno finale a Inej ha semplicemente dato la stoccata finale al mio cuoricino. 
Mi sa che mi sono persa in mille chiacchiere vuote, ma come per la precedente drabble vale la considerazione sulla scelta di ogni parola e metafora che calza perfettamente sul personaggio, a partire da piccoli oggetti, associazioni "canoniche" del personaggio. Tutti questi piccoli dettagli, per me, arricchiscono l'introspezione (e la rendono più solida). 

Ora mi dileguo, ché avrò solo sproloquiato, ma grazie per questa lettura e complimenti, come sempre.

Un abbraccio (e buon inizio settimana)
Maqry

Recensore Master
06/02/22, ore 14:16

Ciao Greta!
Non potevo non passare a commentare anche questa drabble. Insomma, ho un po' di tempo per recensire storie, siamo al principio di un pigro pomeriggio domenicale ed io mi vedo comparire sulla home di Facebook il link su questa piccola perla su Kaz che, come sai, è il mio personaggio preferito ever di questo fandom. E niente. Dovevo passare.
Se c'è una cosa che adoro delle tue storie è la capacità di disegnare i personaggi attraverso pochi dettagli e farli emergere nitidamente. Ora, sono minuti che mi domando perché il nastro di Kaz sia rosso. Probabilmente come il sangue, ma non so, forse ci sono riferimenti agli altri libri che - dannazione - non ho ancora letto, ma so che il riferimento ai ricordi che marciscono è un riferimento a Jordie e il trauma della zattera ed è bello come tutto questo lo porti a sorridere solo se lo Spettro sorride. C'è questo legame tra la vita e la morte di Kaz che è fortissimo se suo fratello è morto e la donna/ragazza a cui si lega è soprannominata lo Spettro. Il ché può contribuire a rendere ancora più forte e suggestiva l'aura che circonda Manisporche.
Insomma, complimenti ancora una volta! È sempre un piacere leggerti!
Un abbraccio,
Sev