Di corsissima, ma buonasera (o notte?)!
Sto provano a tornare in carreggiata con le recensioni, quindi niente, per ora provo a restare costante almeno con queste drabble e godermele per bene giorno dopo giorno (speriamo).
Ma venendo a noi, come sempre anche questa drabble è perfettamente riuscita e niente, ho trovato geniale l'uso del dettaglio del nastro rosso per i capelli della "figlia" di Pekka, quello che Kaz conserva ancora da bambino dopo che Pekka e tutta la sua messa in scena se ne sono andati, con le speranze del ragazzino e di Jordie. È un dettaglio piccolissimo, di quelli che ti dimentichi facilmente leggendo, quindi ho amato doppiamente come tu sia andata a recuperarlo per intrecciarvi attorno la tua storia e usarlo come segno della vendetta di Kaz, quel sogno di rivalsa su Rollins che lo ha intossicato in tutti gli anni nel Barile. Mi è piaciuta moltissimo l'immagine di questo nastro che unisce tutti quei ricordi passati, perchè non è nemmeno poi così metaforico: Kaz davvero ricorda tutto di quel tempo, ricorda ogni dettaglio, e lo elenca con meticolosa precisione a Pekka durante il loro confronto finale. Insomma, mi è piaciuto come un nastro rosso tra i capelli di una bambina diventi davvero il fil rouge (neanche a farlo apposta) su cui si regge la vendetta di Kaz, annerisce tutto e cancella ogni speranza o luce, fino a trasformare Kaz in Manisporche. Bella la riflessione sulle leggende, che per lui si adatta perfettamente, come quando dice a Inej che non è necessario lui abbia davvero commesso tutte le atrocità che la gente gli attribuisce, basta fondamentalmente che lo credano loro ed è quasi più potente che se fosse vero. E ovviamente non ho potuto che amare come hai descritto gli spiragli di bontà (? si può dire, per Manisporche senza che mi strappi gli occhi?) che ancora ci sono in Kaz: perché se tutto è nero, è pur sempre vero che non tutto è stato cancellato, un cuore ce lo ha ancora, e mostrarlo con questi riflessi di luna sulle penne nere e lucide di un corvo mi è piaciuto da impazzire.
E vabbè, il cenno finale a Inej ha semplicemente dato la stoccata finale al mio cuoricino.
Mi sa che mi sono persa in mille chiacchiere vuote, ma come per la precedente drabble vale la considerazione sulla scelta di ogni parola e metafora che calza perfettamente sul personaggio, a partire da piccoli oggetti, associazioni "canoniche" del personaggio. Tutti questi piccoli dettagli, per me, arricchiscono l'introspezione (e la rendono più solida).
Ora mi dileguo, ché avrò solo sproloquiato, ma grazie per questa lettura e complimenti, come sempre.
Un abbraccio (e buon inizio settimana)
Maqry |