Parto dalla fine perché probabilmente immagini i miei occhietti un po' lucidi per questa piccola menzione... sai cosa penso ma è sempre bello ribadirlo: che stima, che bellezza, che corsa dal bagno al pc per recensire e buttare sulla tastiera tutto quanto ho vissuto leggendo questo "pippozzo" meraviglioso.
Parto da quanto ti ho già menzionato: ammiro il tuo talento e la tua capacità di condensare in poche parole un intero personaggio - difetti e contraddizioni, coni di luce e ombra - e di rappresentare, al contempo, scene dinamiche che portano con sè significati ulteriori e che rappresentano anche il momento in cui i personaggi... "realizzano". L'idea del confronto con Udai io l'ho trovata semplicemente meravigliosa. L'intera storia - potremmo definirla un bellissimo studio del personaggio - per me funziona benissimo e si fa leggere con faciltà (e ti lascia così tanto, al punto tale che ci ritorni e scorgi nuovi spunti!) proprio ed anche perché in poche parole racconti di Keji. Non c'è superfluo e non c'è frase di troppo; c'è limatura, c'è Keji che sta scrivendo al pc e Keji che si confronta con Udai e Keji che torna allo stadio e torna bambino. E poi ci siamo noi, no? Tutti quelli che..."Uscire dai margini è una bruttura. Questo me lo hanno insegnato e crescendo poi l’ho condiviso." anche se lo sanno e lo percepiscono e lo vivono questo sbordare (e smarginare - così mi inserisco con lo spamming della tetralogia), questo uscire dai bordi e questo cercare strade nuove e inusitate, non posso che continuare a farlo. E via di dilemmi e drammi ed empatia a mille ed altre belle cose che posso ritenermi fortunata ci diciamo. Grazie di questo bel pezzo, sono felicissima tu l'abbia scritto e condiviso con il mondo. <3 (Recensione modificata il 07/03/2022 - 07:56 pm) |