Eccomi qua!!
Molto carina, come storia. Che tra loro due vi sia qualcosa sin tra i primi sguardi, e' innegabile.
E' la natura, dopotutto.
Hanno raggiunto entrambi la maturita', e l'istinto stesso li porta a cercare un compagno o una compagna con cui avere una prole.
Ma Brisby non puo' nemmeno immaginare cosa diventera' Jonathan, per lei.
Non solo un marito e il padre dei suoi figli. Ma le insegnera' anche a leggere, a conoscere meglio gli umani e a guardarsi dalle loro trappole.
Non esagero se dico che, senza di lui, Brisby non sarebbe sopravvissuta cosi' tanto.
Su Jonathan le notizie sono un po' fumose. Anche se alla fine non e' quello, l'importante.
Stando a quanto dice Nicodemus ha continuato ad aiutare i ratti nel corso delle scorribande alla fattoria dei Fitzgibbons, allo scopo di recuperare il materiale con cui costruire infrastrutture e per collegare la corrente elettrica. E per fare provviste in vista del futuro esodo a Valle Spinosa.
Si puo' ipotizzare che durante una di queste spedizioni non abbia piu' fatto ritorno, presumibilmente ucciso da Dragon, il grosso (e bruttissimo) gatto a guardia della fattoria.
Ma come dicevo, non conta poi molto scoprire della sua morte.
Ormai Jonathan e' diventato una leggenda, raccontata da tutti. Simbolo di coraggio, altruismo ed eroismo.
Bello il nome Mary.
Io ho sempre pensato di piu' a Ellen, il nome di Ripley, la protagonista della serie "Alien".
Ne condivide la fragilita' mista alla determinazione che sfodera nei momenti cruciali.
Oppure Sarah. Dato che lei e Jonathan mi ricordano Sarah Connor e Kyle Reese di "Terminator".
Si', ho il pallino della fantascienza classica.
Anche lei in teoria sarebbe un personaggio anonimo, ma grazie al suo compagno impara a combattere, e a fronteggiare i nemici. E anche se lui alla fine non sopravvive, grazie ai suoi insegnamenti riuscira' ad affrontare il difficile futuro che l'attende.
Ben fatto, comunque.
Alla prossima!
See ya!!
Roberto |