II
SECONDO POSTO, CON UN TOTALE DI 42,45/44
Felinala, con “Radium girls – le ragazze fantasma –”
Grammatica: -0,30
- le ragazze fantasma - – le ragazze fantasma – con i trattini lunghi -0,20
1920 circa) – rimuovere la parentesi -0,10
Stile: 9/10
Mi è piaciuta moltissimo la struttura che hai dato alla drabble, i continui rimandi e parallelismi tra la prima e la seconda parte: i due inizi sono identici, ma una frase alla volta la differenza aumenta, passando da quella che sembra essere un’atmosfera quasi fiabesca a un incubo mortale. Dal punto di vista prettamente stilistico, ho trovato la prima parte veramente perfetta: nonostante la punteggiatura fitta e “creativa” (in particolare, la ripetizione dei due punti e dei puntini di sospensione) le pause sono posizionate correttamente. Le frasi risultano così scorrevoli nella lettura, ma al tempo stesso “magiche”, come se la luminescenza data dal radio si trasferisse anche alle parole scritte. È stato davvero un piacere leggerla. È un po’ un peccato soltanto che, a mio parere, la seconda parte (seppur validissima) non sia stata altrettanto incisiva, se non in conclusione. Trovo infatti che l’intenzione di proseguire con uno stile poetico e fiabesco (anche per il contrasto con la tematica trattata, che ho trovato un’ottima idea) sia andato un po’ troppo in là. L’ho notato soprattutto nelle inversioni sintattiche, che hanno reso stridente il proseguimento della storia, distogliendo l’attenzione del lettore del contenuto a favore della forma disordinata. Trovo le inversioni utili, soprattutto in racconti brevi, per porre specifiche parole in evidenza (cosa che in parte ti è riuscita con “crudele bugia!”), ma nelle righe precedenti questa caratteristica non è emersa: se avessi mantenuto uno stile più lineare, limitandoti alle variazioni nella terminologia, forse avresti ottenuto un effetto più naturale, secondo me. Trovo infatti che il vero punto forte della tua scrittura sia stato il lessico, in grado di mantenersi ottimo lungo l’intera durata della drabble: non solo è appropriato alla protagonista, una ragazza sicuramente semplice e ingenua, inconsapevole di ciò che la circonda (meraviglia / miracoloso), ma anche dell’atmosfera da “fiaba dark” che hai attribuito a questo fatto storico. Anche il finale (le ultime due frasi) mi ha fortemente convinto, risultando di grande impatto emotivo. La brevità dell’ultima frase suono esattamente come una sentenza.
In conclusione, devo dire che la veste stilistica della drabble mi è piaciuta tantissimo, e che mi dispiace doverti penalizzare per quell’unico passaggio che mi ha fatto un po’ storcere il naso perché, per il resto, ho trovato la tua scrittura una delle migliori del contest.
Trama, Originalità, Contestualizzazione e Sviluppo dei personaggi: 20/20
Come ho già accennato in precedenza, la tua drabble è costruita come confronto tra due parti: l’espediente in sé non è certo una novità, ma trovo che tu sia riuscita a rendere tua questa struttura, rendendola adatta a rappresentare questo fatto storico realmente accaduto da un punto di vista diverso. Storicamente, la drabble è stata contestualizzata molto bene: rispetto agli standard dell’epoca, il lavoro nella fabbrica di orologi luminescenti sembra un sogno per le ragazze, che ricevono una buona paga ma sono inconsapevoli dei rischi mortali a cui vanno incontro, soprattutto leccando i pennelli. C’è una voce narrante, una protagonista, ma essa non ha una vera e propria individualità: rappresenta l’intero collettivo, come se tutte queste ragazze, vittime innocenti del profitto, fossero in realtà un’entità sola. E hai saputo gestire questo effetto ottimamente, dando risalto alla lotta per le generazioni future che loro hanno iniziato. Così come lo stile, anche la trama mi ha ricordato abbastanza quella di una fiaba dark: c’è una situazione iniziale spensierata, un punto di rottura ma, contrariamente alla fiaba classica, invece della risoluzione pacifica si precipita verso un finale negativo, di dolore e lente morti per avvelenamento. Oggi, noi già sappiamo come sia finita la vicenda e quali siano stati i suoi risvolti sulla vita e sui diritti dei lavoratori e delle lavoratrici americane: ma, nell’ottica narrativa, la lotta che le ragazze si propongono di intraprendere per le generazioni future lascia davvero una luce, una speranza, anche a noi che leggiamo. Che dire, tutto perfetto!
Titolo: 5/5
L’accoppiata tra un vero e proprio titolo e un sottotitolo rischia spesso di essere dispersiva, ma trovo che tu abbia fatto un ottimo lavoro, scegliendo un espediente che mi ha ricordato molto la cinematografia. Molto spesso, infatti, nella traduzione italiana dei titoli di film americani si riporta il titolo originale inserendo, come sottotitolo, la sua traduzione: non letterale (anche perché il fatto di cronaca delle Radium girls non è noto qui come lo è negli Stati Uniti), ma “editata” in modo da ottenere una frase più suggestiva. L’immagine delle ragazze fantasma è estremamente significativa all’interno del testo: nella prima parte può rimandare alla “favola” della fosforescenza delle ragazze, mentre nella seconda non è altro che un’immagine di morte. In questo, il sottotitolo arricchisce e completa il titolo principale (che ha qui la funzione di riportare l’evento storico di cui si tratterà) e viceversa. Una scelta vincente, complimenti!
P.S. Ovviamente, avendola già riportata nel parametro grammaticale, non penalizzo nuovamente qui la presenza del trattino breve al posto di quello lungo.
Gradimento personale: 4,75/5
Inutile ripeterlo, la tua drabble mi è piaciuta tantissimo. Conoscevo già la vicenda delle Radium girls, mi ero informato a riguardo qualche anno fa dopo aver visto un film o documentario a tema. In ogni caso, sei riuscita a raccontare questa triste vicenda con un tocco molto delicato e personale: tra quelle consegnate, la tua storia è una di quelle che ha catturato maggiormente la mia attenzione fin dalla prima lettura, grazie all’impianto di parallelismi, allo stile “da favola” che ne esalta ancora di più il finale tragico e ai rimandi continui tra la prima e la seconda parte, ottimamente accentuati da corsivo e impaginazione. Mi dispiace non darti il punteggio pieno, ancora una volta, per quel passaggio centrale in cui le inversioni mi hanno distratto dalla lettura, ma come detto questo non è altro che un mio parere personale. Bravissima, davvero!
Bonus – Prompt (2/2) + Sottogenere (2/2): 4/4
Prompt: Mi è piaciuto tantissimo l’utilizzo che hai fatto del prompt, estremamente creativo e inaspettato. La luminescenza del radio non è solo citata, ma è un elemento protagonista della storia, in quanto sancisce anche fisicamente il passaggio dalla “favola” al tragico epilogo. La stessa frase conclusiva, estremamente poetica e significativa (Brillano le nostre mani al buio, presagio di una luce, la nostra vita, che presto si spegnerà tra atroci dolori), ne ribadisce l’importanza.
Sottogenere: Il sottogenere drammatico emerge perfettamente nella seconda metà della drabble, in cui ormai le ragazze hanno compreso la tossicità del radio e sono rassegnate al loro destino. Resterà nella Storia la lotta che condurranno in nome dei diritti dei futuri lavoratori. Assegno a entrambi i parametri, ovviamente, il punteggio pieno.
TOTALE: 42,45/40+4 |