Recensioni per
Lost days
di Nocturnia

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/10/23, ore 12:46
Cap. 1:

Beh, che dire, grazie per avermi segnalato questa fic, che mi era sfuggita :D
è decisamente comprensibile per i miei livelli di conoscenza del franchise e la linearità con cui è scritta aiuta tantissimo :3
(non che le tue storie più estemporanee/poetiche non mi piacciano, eh. Ma preferisco queste in cui gli eventi hanno una collocazione spaziale chiara: mi trasportano letteralmente nell'andamento del racconto e mi piace tantissimo :D)

Quello che non capisco di Capcom è perchè NON sfruttare così Alex... nei file dedicati al suo background ci sono fior di retroscena sul suo coinvolgimento nell'Umbrella, quindi perchè non fare riferimenti a lei nei vari remake?
Con Re2 hanno dato spazio ai coinugi Birkin in modo splendido: niente spiegoni nolaniani, niente flashback e roba che avrebbe tolto spazio alla trama. Li hanno inseriti perfettamente nel contensto e, con pochi tocchi e dialoghi azzeccati, li hanno caratterizzati perfettamente.
Bastava questo per introdurre Alex nella continuity, eh...
Grazie Capcom =_=

La tua fic esplora questo vuoto lasciato dal gioco... colloca la Gemella (cattiva? XD) di Wesker nel contesto di esperimenti aberranti e retroscena di puro orrore in cui si muovevano i ricercatori dell'Umbrella e lo fa in modo perfettamente naturale... come se lei fosse sempre stata lì, ad interagire coi colleghi.
(E forse l'ha fatto davvero... Capcom? Pronto? Battete un colpo, pls!)

Mi piace la dimensione "umana" che dai ai ricercatori: non sono scienziati pazzi cattivoni da videogioco, che passano le loro vite a fare risate malvage davanti a cavie che si contorcono XD
Sono persone: persone che mangiano in sala mensa, che chiacchierano del più e del meno, che si stressano per portare a casa un progetto, che fanno i codini alla prole nel giorno "porta tua figlia al lavoro" (perchè la Baby Sitter ti ha dato buca nel momento sbagliato XD), che cercano di far quadrare la propria vita con un lavoro a base di cavie umane che urleranno per sempre nella tua mente ("Via macchia maledetta, queste mani non verranno mai più pulite"), creazione di virus che potrebbero estinguere l'umanità e... ratti mutanti giganti! XD

Alex e Albert intrecciano un rapporto ambivalente: da un lato supervillain spietati, possessivi, violenti, ferini, erotici... dall'altro gente che bisticcia per la panna a colazione o si litiga l'unica fetta di torta al caffè la notte di Capodanno :P
I cattivoni di RE sono sempre distaccati dalle umane genti: sempre in posa plastica, sempre con vestiti firmati e scomodissimi in qualunque occasione, sempre con le frasone fatte... vederli comportare come persone "normali" spezza definitivamente quell'aura pacchiana che RE proietta su tutti i suoi personaggi, li porta di qua, dove stiamo anche noi comuni mortali che abbiamo bisogno di un caffè delle macchinette per sopravvivere ad una giornata di lavoro standard! ^_-

Forse la mia rece è un po' corta, rispetto alla lunghezza e grandezza della fic, le sue mille sfumature, i continui salti tra passato, presente e futuro di Alex, figlia imperfetta, usata da Spencer e poi gettata via, lasciata a macerare in un'isola ostile, mentre il Fratello si pucciava nei vulcani come un biscotto nel thé e si prendeva gloria, meriti e plausi da tutto il franchise.
Ma spero che ti faccia piacere comunque sapere che (dal basso delle mie scarse conoscenze di Biohazard) ho apprezzato lo stile e le sensazioni che questa storia trasmette :D

Non servono solo epiche narrazioni "piene di clamore e di furia", a volte basta giusto prendersi tempi e spazi più lenti per accogliere il lettore e portarlo per manina a scoprire cose nuove e belle :3
(e virus... zombie... mostroni mutanti ecc... XD)

Recensore Veterano
20/11/22, ore 01:47
Cap. 1:

Travolgente. Ho spezzato la lettura in due perché è molto lunga, ma è valsa la pena di finirla. Il legame fra Alex e Wesker è come un virus, distruttivo ed eppure in qualche modo anche curativo. Per tutto il tempo entrambi mi sono sembrati rotti, incolmabili, sospesi. Ci ho visto una correlazione non indifferente e perfettamente riuscita tra lo stile a tratti asettico - ma al tempo stesso vivido e incisivo - e i tuoi protagonisti. Molto, molto interessante. Complimenti.