Questo incontro e scontro di personalità, una casa che un compromesso (povero, persino Bokuto se la ride) ma è casa loro, con oggetti ammaccati, mobili (scomodi) che ti ammaccano e ciabatte che divorziano (ma fanno le separate in casa). Il diplodoco! Il mio peluche preferito era in diplodoco verde di nome Carolina, ce l'ho ancora, me lo sono portata via da casa dei miei e ora è sul mio letto insieme a un pipistrello e un cavallo grande quanto la sottoscritta. Un serraglio di pezza e ovatta sintetica.
Kei e la sua routine, il feticismo per le mutande di Kuroo e la nostalgia verso quel folle essere umano con i capelli da pazzo che gli è entrato sotto la pelle (come i lividi) e che gli è arrivato dritto fino al cuore per non andarsene mai più.
Casa loro. È bello vederli grandi, iterazione perfetta in cui viene più facile riconoscerli (quel che si diceva, che sono molti grandi/maturi) e riconoscersi.
Sono perfetti, li adoro.
Come sempre le tue storie sono delle perle.
(Recensione modificata il 16/08/2022 - 09:59 am)

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Non ho parole per descrivere le sensazioni che ho provato leggendo questa ff.
Io ho una idea tutta mia della KuroTsukki, del loro modo di relazionarsie della loro personalità. Qui ritrovo un Kei che mi appartiene e che adoro.
La storia è struggente, divertente e tenera allo stesso tempo. I tempi e i dialoghi sono semplici e divertenti, così come lo sarebbero nella realtà.
L'ho adorata e mi ha lasciato un qualcosa che non ti so spiegare..
grazie davvero tanto

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Il tuo racconto è un emozionante esempio di maestria di come va scritto un romanzo introspettivo. Eccezionale il pov di Tsukishima che inizia a convivere con il suo ragazzo con tutte le piccole difficoltà e scaramucce dovute all'adeguamento della nuova situazione e che soffre della lontananza dal suo Tetsuro, sempre in trasferta per lavoro. Carina la storia dell'ombrello che ritorna sul finale. La lacrima insignificante che diventa pioggia. Molto poetico e romantico il tuo Kei. Complimenti 👏👏👏

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