Recensioni per
Il rifugio dell'onda
di Onda nel silenzio

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
14/06/22, ore 04:03

Ormai ci è abituata. Zoro ha la capacità di spuntare all'improvviso dal nulla, silenzioso come un predatore nascosto tra la vegetazione, e il suo istinto la frena dal sobbalzare soltanto perché lo riconosce in anticipo.

Sai bene che adoro i dettagli, e, per dire, questo periodo, apparentemente breve, l’ho adorato subito
- lo so che continuo sempre a citarti, ma quando si tratta delle tue storie va così, sono concetti che se dovessi riscriverli io per spiegarli, userei il triplo delle parole e nemmeno poi si capirebbe la reference AHAHA -
perché é proprio quello che sento quando vedo/leggo certe scene del manga. Zoro é così, alle volte lo sentì arrivare, alle volte no, alle volte ti spaventa, altre sembra che ci sia questo riconoscerlo per tempo. 
Ed é lo stesso che spesso immagino di vedere nella mente di Zoro, che sa benissimo chi sta arrivando e da dove…poi se immagino che oltre al suo istinto pazzesco, utilizzi anche olfatto e udito, muoio se penso a cosa gli passa in testa quando si tratta di Nami. 
Vabbè chiusa parentesi sclero. 
Iniziò recensione sotto

Questa piccola slice of life di bordo é eccelsamente elegante e, perché no, oserei dire necessaria
Una volta mi hai detto che quando vedevi OP ciò che più aspettavi era quel momento di pausa, quel prima e dopo di ogni saga, il prima e dopo di ogni super battaglia, quei momenti leggeri, intimi, di condivisione di quel tempo magico in cui viene fuori tutto ciò che più dovrebbe essere importante nella vita. Ecco, é tutto quello che pure io aspetto, che pure io voglio vivere e che, quando l’autore me lo taglia, lasciando tutto sempre troppo all’immaginazione, io mi arrabbio come una belva. 
Ormai, quando leggo OP non faccio altro che lamentarmi con queste parole: “ho capito, caro sensei, ma se devo immaginarmi tutta la storia allora mi faccio pagare pure io in quanto autrice.“ 
E se la montagna non va da Maometto…
ed eccoli qua, quei frammenti di vita sulla nave, quel viaggio che dovrebbe durare il triplo del tempo con momenti morti, sprazzi di vita, conversazioni, litigi, paure, scombussolamenti, amori… 
parlare del futuro. 
Dio, che bella atmosfera hai costruito. Con un Franky adorabile, credibilissimo, soprattutto nel suo essere furbo e se stesso in quella frase “i maschi devono puzzare”.
Adoro il dettaglio di Nami che puntualizza sulla doccia, dal momento che noi tendiamo ad immaginare Zoro sempre bello e profumato, ma poi sappiamo che si lava una volta a settimana…
(…povera Nami. Sarà per questo che fa tutti quei bagni? Per equilibrare?…colmare una mancanza?…)

C’è una calma piatta che sa di felicità, felicità non ancora metabolizzata. Come quando sei in attesa di vivere la vita ma in realtà la stai già vivendo, in quel momento, in quel momento magico che, si, sembra voglia rimandarsi al futuro, ma in realtà quel meglio c’è già adesso. 
Avverto quella curiosità di sapere cosa farà l’altro, quei dubbi sul futuro che iniziano ad introdursi nella mente in una voglia esasperata di saperlo, ma senza ancora arrivare a lacerare. Perché si, c’è quel bisogno di sicurezza, ma allo stesso tempo é ancora tutto in mano all’aria, al destino, alla naturalezza degli eventi. Il che rende i personaggi - in quel momento della loro vita - davvero reali, molto nei rispettivi characters. 
Come ho trovato reale l’intera conversazione, senza lite forzata, senza sfumature per forza drammatiche. Una conversazione piacevole, stuzzicante, naturale, “sobria”, sempre perfettamente in linea con i due… che più di una volta hanno confabulato con una certa complicità e intesa. 
C’è tanta delicatezza nei movimenti, negli sguardi, nel sentimentalismo che aleggia sopra i due protagonisti, fin da quando si trovano sul ponte, passando per la scena con l’alcol sulle sdraio, fino alle battute finali. 
Leggevo, e volevo sapere cosa si sarebbero detti, con tanta angustia, aspettavo il momento in cui uno dei due avrebbe detto qualcosa di sbagliato, o - peggio - non avrebbe detto niente, ma poi, in realtà, senza accorgermene ho iniziato a sentirmi in pace, sollevata, felice. 
Apprezzo tantissimo che hai voluto designare un momento speciale di questo tipo, un frammento di vita - ripeto - necessario, perché i due si amano, ed é vero che sono due teste calde, particolarmente difficili, ma non sempre c’è bisogno di mostrarlo a suon di ceffoni - metaforicamente parlando. 
Loro passano tanto tempo insieme sulla nave, ed é così giusto e normale incontrarsi la sera, condividere un momento privato in questo esatto modo naturale (privato quasi ahaha). Zoro che si addormenta (anche qua, quasi) perché é tranquillo, e così deve essere. Nami che ritrova la strada grazie a quello scambio di battute, grazie alla sicurezza che Zoro riesce ad infonderle facendo tanto ma senza fare niente di che. 

Nami ha bisogno di un appiglio resistente per non restare in balia della propria corrente, lui di un'onda che lo travolga per non farlo inaridire su se stesso. E mentre lei parla e lui ascolta, quello che stanno cercando sembra stagliarsi nitido di fronte a loro. 

Ed é qua che c’è racchiusa la magia della coppia, ma anche lo spirito di questo spaccato di vita cui avevano davvero bisogno di leggere.
Sembra apparentemente una storia semplice, ma un semplice che non significa facile. Perché queste parole rafforzano quello che le sole intenzioni erano già riuscite egregiamente ad esprimere.  
Un concetto che arriva dritto dal titolo. Che senza saperlo dice tutto sui protagonisti, quello che sono dentro. 
Un titolo “pieno”, pregno di tutto ciò che sono Zoro e Nami. 
Complimenti infiniti per una perla che facilmente potrebbe confondersi con “poche cose” ma che invece sono “tante”. Che talento, che talento! 
Tu sei poca fiction e più poesia. 
Ti abbraccio, e nel frattempo sniffo quell’ipotetico futuro che vivranno insieme, anche se, e mi stupisco di dirlo, sono già felice così. Ed é solo grazie a te. 
Colpisci sempre al punto giusto nel mio cuoricino che pulsa verde arancio e che adesso vuole la parte due. Ahahah. Scherzo, scherzo, e bella così com’é. Davvero!

Ps menzione d’onore a Zoro che ricorda Ener - Eminem - come uno “schizzato”. 
Ahaha, ma le risate…?

NamiVSEner sarebbe una figata…ma m’immagino anche un Nami ed Ener che combattono insieme, oppure una vera e propria SHIP - ehi, naturalmente solo per far ingelosire Zoro. Quando Ener assiste ad un combattimento di Nami in questa veste, si innamora per la prima volta nella vita… per poi voler adottare anche Zeus come figlio. 
Ahahah. 
Secondo me un po si era già invaghito/rimasto sorpreso. 
Io ho sempre amato Ener, e spero ancora di ritrovarlo nella storia. 

Pss che tempismo assurdo, la mia nuova FF é proprio su qualcosa di simile che si basa, riguardo al futuro, mappe, viaggi…etc…
Naturalmente, la mia é più FIction che poesia (ahahah), prepara la maglia e il telecomando. Ti spiegherò meglio.

Recensore Master
12/06/22, ore 10:32

Eccomi come promesso!
Ed eccola la lacrimuccia scendere di flufflaghine come promesso.
Again.
Perché c'è della dolcezza infinita, struggente ma dolce, come l'ultima cucchiaiata di miele del barattolo, in questa storia.
Ci sono domande rivolte a un domani ormai non troppo lontano -o forse si-, e proposte taciute sotto note stonate di carpentieri furbi (lui e Sanji veri master della vita).
Mi sono sciolta per questo Missing Moment, così tenue e delicato, come le stelle notturne, che guidano senza urlare ma con calma conservata per milioni di anni luce.
Nami e Zoro, che così, senza troppi bisticci e giri carpiato, ammettono che non sanno cosa faranno nel "poi", ma di una cosa sono certi: vogliono continuare il viaggio.
Insieme.
E questo credo sia il concetto più delizioso e morbido della trama.
Complimenti davvero, una perla tenera e ammaliante come solo tu sai fare.



Zomi