Inizio questa recensione con una considerazione generale; anche se sono molto curiosa di leggere il proseguimento, questo primo capitolo ha l'inusuale caratteristica che si presta bene anche a essere letto come una storia conclusa. Spero che procedendo con la recensione il mio punto di vista riesca a capirsi meglio. All'inizio della storia ci troviamo di fronte Eric, un uomo che aveva grandi aspettative per il suo futuro, che sperava di riscattarsi dalle sue origini verso cui prova imbarazzo, ma chiaramente qualcosa è andata male, molto male, a giudicare dalle condizioni in cui vive. Scopriamo la sua vita attuale e la sua miseria attuale tamite la descrizione di quello che accade in quel momento; ma il suo passato, qualche indizio su di esso, lo scopriamo tramite la curiosità di Ben. Anche di Ben sappiamo poco, ma questa volta è lui stesso a rivelarcelo.
Eric e Ben sono due uomini dalla vita complicata, una differenza però, a mio avviso, spicca: il primo è andato verso la rovina invecchiando, mentre chiaramente durante la sua giovinezza ha avuto molte opportunità; Ben invece, molto probabilmente, proviene da una famiglia in condizioni economiche peggiori, che non ha avuto molte possibilità. Ben è disincantato, non crede che quell'uomo sconosciuto possa aiutarlo, forse perchè non è abituato a ricevere molto dalla vita. Hanno due storie siili a completamente differenti questi due protagonisti.
Perchè dico che questo capitolo potrebbe avere in sè già una conclusione? Perchè funziona bene anche come un incontro tra due uomini in una situazione difficile, che ci viene spiegata il necessario per comprendere cosa stia accadendo, il loro incontro però è fugace. Potrebbe terminare così, con una speranza di redenzione che muore sul nascere e Eric che vede sfuggirgli la sua possibilità di essere di nuovo qualcuno di importante.
Detto ciò, attendo con curiosità il prossimo capitolo per vedere in che modo i due si rincontreranno... faccio un'ipotesi banale: in realtà Ben è scappato per l'insinuazione su Maria, quindi torna indietro spinto dalla curiosità.
Alla prossima,
OharaNakamura |