Recensioni per
Nei giardini che nessuno sa
di kamony

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/05/24, ore 12:05

Ciao! Mi sono conservata questa storia per un po’ e ora è il momento giusto per leggerla (prima di mettere le mani su Bad boy). Il rapporto conflittuale fra Kuchel e Kenny mi è piaciuto molto (come sai siamo in sintonia su questo!) così come il momento di felicità che, ovviamente, dura un battito di ciglia. All’inizio ci fai credere che Noam sia il padre di Levi, per poi sbatterci in faccia che la realtà è ben più cruda, con tanto di coinvolgimento diretto di Kenny nel fattaccio. Ho apprezzato questa scelta di non edulcorare! 
Vediamo come prosegue la storia 😊
Un abbraccio, a presto!

Recensore Veterano
15/04/24, ore 18:13

Ehilà 😘
Questo pomeriggio, o meglio, questa sera (o tardo pomeriggio xD) l'ho dedicato alla lettura e, ho voluto dare un'occhiata a questa storia così particolare che ha per protagonista la madre di Levi. Di lei non sappiamo nulla in realtà. Mi sono sempre chiesta perché fosse finita in un bordello. Kenny, suo fratello, è un vero killer e avrebbe potuto regalarle un futuro migliore con i soldi che si è fatto. Invece l'ha abbandonata. Quindi appena ho letto di lei, appena ragazzina, innamorata di questo Noam, sono rimasta rapita. Ho trovato il tuo stile anche un po' diverso, e ho notato subito un cambiamento rispetto alla storia con Levi e Maylin. Qui hai voluto dare spazio all'introspezione, a lei che essendosi innamorata inizia a provare nuove sensazioni. Li ho shippati questi due, specie quando Noam si è alzato e le ha confessato di volerla sposare. In effetti ho sperato fino alla fine che Levi fosse stato il frutto di quest' amore. Invece no. Perché l'uomo amato da sua madre è stato ucciso per colpa di kenny. Sei stata brava a renderlo così bene in questo prologo perché mi è sembrato proprio così insensibile come solo lui sa essere. Non credo che sia cattivo. Perché in realtà ha accudito Levi come ben sappiamo, anche se l'ha lasciato. Lui è controverso e difficile da comprendere. E il tipo di persona pronta a sbarazzarsi dei problemi. Infatti quando vede sua sorella incinta non solo la insulta ma le suggerisce di lasciare tutto e sbarazzarsi del piccolo. E nooo! Io adesso sono curiosa di leggere di baby Levi e ti confesso anche un po' emozionata. Sarà un cucciolino! Quindi complimenti stellina perché sei stata originale come sempre e hai deciso di dedicare una storia a questa ragazza che ha sofferto così tanto e non ha avuto nemmeno un momento felice, a parte Levi.
Leggerò con piacere, un abbraccio, a presto 💞

Recensore Junior
03/01/23, ore 11:35

Buongiorno fanciulla eccomi pronta a gustarmi i tuoi nuovi scritti.
La prima reazione che mi sale sulle labbra leggendo questo capitolo  è: whaoo!
Hai preso un  argomento poco considerato e ci hai costruito su un inizio davvero interessante.
Tanto è poetica la prima parte, tanto è cruda la seconda ma non in maniera pesante o forzatamente tragica, piuttosto direi molto vicina al canon, cosa che io amo molto.
Kenny l'ho trovato assolutamente perfetto è lui non c'è niente altro da aggiungere.
Di Kuchel non sappiamo nulla, se non un paio di flash con Levi tra le braccia che ci fa intuire che sia una mamma dolce e che adora il suo bambino, il resto è affidato alla nostra fantasia cosa che a te non manca, infatti l'nizio di questa storia che ti sei inventata come da tuo marchio di fabbrica si intreccia alla perfezione con il canon e potrebbe benissimo farne parte senza stonare.
Questa frase: 'Quella vita appena sbocciata, si era seccata come un germoglio su cui era stato versato del veleno' l'ho trovata bellissima, poeticamete amara, ma delicata nel descrivere un argomento così particolare che molte donne hanno vissuto sulla loro pelle, mi complimento davvero.
Per ora il lavoro da te svolto mi pare molto buono ci sentiamo nei prossimi capitoli.

Recensore Veterano
22/08/22, ore 16:21

Sai come si dice, no? Il sangue non è acqua. Abbiamo un soldato micidiale, il più forte di tutti, quello che alla fine farà quadrare il cerchio nella lotta contro i Giganti. Ma da dove attinge la sua forza, il suo spirito?  Ed ecco che ci fai conoscere Kuchel un po' meglio, la mamma di Levi. Una ragazza che solo a prima vista è un po' come le altre, a prima vista non pare essere nulla di speciale. E invece sa essere di forte spina dorsale: sa riprendersi da un dolore grande e sa emanciparsi da quel tagliagole di suo fratello.
Ha coraggio da vendere, la ragazza. Fa un mestiere ingrato, ma lo fa con dignità, per procurarsi di che vivere e per mantenere l'anziano nonno.
Cerca la strada più difficile ma alla fine se la sa cavare alla grande, e non deve rendere conto a nessuno. Proprio come Levi, con l'unica differenza che lui almeno può contare sul comandante Smith e sul Corpo di Ricerca. Ma si sa: le donne hanno una marcia in più, sanno combattere anche con poco nella vita, noi maschi abbiamo bisogno spesso di affidarci a qualcuno o a qualcosa, un ideale per esempio.
Davvero un bell'inizio di storia, passo agli altri capitoli.
Mi fa piacere che sei tornata a scrivere, ringrazio innominetuo per avermi indicato questa storia da leggere: merita davvero.
Ciauzz
K.-L.

Recensore Master
04/08/22, ore 15:12

Sia ringraziato il casello autostradale! XD

Apprezzo chi riesce a dare spazio e credibilità a personaggi "minori" dell'opera originale, cucendo loro addosso una storia plausibile e avvincente.
Di Kuchel si sa poco o nulla. Eppure tutti si ricordano di lei: è una figura tragica, quasi un'eroina, perché sceglie di dare la vita nonostante la sua condizione e si prende cura di questo bambino, di cui ignora il padre, finché può. Mi ha ricordato la madre di Cosette ne "I miserabili".
Nella tua storia, per un pochino ho sperato che Levi fosse almeno il frutto dell'amore con questo sfortunato ragazzo... invece no, il calice amaro Kuchel lo deve bere fino in fondo. In certe epoche e in certe società, per una donna sola e senza famiglia o "protezione" non ci sono molte alternative e finire sulla strada è un attimo. È quello che è successo a lei, e così hai spiegato il perché della sua triste e umiliante condizione.
Anche Kenny lo hai descritto benissimo. Secondo me, è uno dei cattivi meglio riusciti di AOT: è crudele e violento, quindi totalmente negativo, eppure è un personaggio sfaccettato e complesso, mi intriga parecchio.
Non sembrano nemmeno dello stesso sangue, loro due. Va in cerca della sorella solo per interesse e lei, giustamente, rifiuta il suo "aiuto", soprattutto perché non intende in alcun modo sbarazzarsi della sua creatura. Sappiamo poi cosa succede nella storia originale, ma sospetto che tu ci riserverai qualche sorpresa.
Complimenti e a presto!

(Ora andrò via qualche giorno, ma continuerò a seguire la storia)

Recensore Junior
29/07/22, ore 14:07

Il personaggio di Levi, la sua esistenza stessa, mi ha sempre fatto pensare a un qualcosa che si attacchi con le unghie coi denti alla vita, che nasce nonostante tutto gli remi contro anche nella peggiore delle situazioni. Credo si possa dire anche del tuo, che anche se non l'hai nominato nemmeno ancora è già presente fisicamente e nella una volontà di ferro - per lo meno me la immagino così - di questa giovane sfortunata donna che sta portando avanti una gravidanza nel contesto peggiore possibile.
La vicenda è per ora un po’ fumosa, non si capisce bene come si arrivi dagli accadimenti della prima a quelli della seconda parte, ovviamente è voluto da parte tua e ce lo racconterai nel seguito.
Nel frattempo troviamo Kenny, che è il solito personaggio repellente che mi immagino sempre, anche se con qualche piccolo momento di cedimento nella corazza, come se la sorella fosse forse l'unica capace di fargli provare un piccolo bagliore di affetto (che poi spiegherebbe perché uno così si sia accollato un ragazzino anni dopo, ma non andiamo troppo avanti…). La vorrebbe al capezzale del nonno perché non sia un problema per lui, o forse la vorrebbe solo dove può controllarla, un po’ per saperla al sicuro, un po’ perché certi uomini sono così nel confronti delle donne della loro vita, non accettano nessun genere di auto affermazione.
Ma basta spremere le meningi, leggerò il seguito con molto interesse ❤️

Recensore Master
28/07/22, ore 17:30

Sono davvero felice di ritrovarti in questo fandom con un'altra tua opera, cara Autrice, e per di più con un personaggio assolutamente speciale. La mamma di Levi non può che lasciare il segno, anche perché si intuisce che da una donna straordinaria come lei non potesse che vedere la luce un uomo come il nostro Levi.
Quello che mi ha colpito di questo tuo incipit, è l'incisività.
Il tuo stile è in continua evoluzione, l'andamento narrativo è efficace e visivo. Le introspezioni, che a te sbocciano spontanee come fiori al sole, sono profonde ma non indulgono in retoriche inutili, né in patetismi. L'aborto spontaneo di Kuchel, per esempio, ce lo hai saputo rappresentare in modo efficace e duro, ma senza scadere nel melodramma (rischio molto facile in cui cadere, vista la delicatezza dell'argomento). Questa giovane donna avrà la vita spezzata troppo presto - questo purtroppo lo sappiamo già -  lasciando solo il suo bambino. Ma, seppur per breve tempo, come breve è stata la sua vita, Kuchel ha saputo portare luce nei Sotterranei. Quello che colpisce della Kuchel che ci stai donando è la sua profonda dignità: la giovane esercita una professione umiliante, che avvilisce chi la pratica e la vive, e che la riduce al ruolo di oggetto sessuale per pervertiti e violenti.
Eppure, seppur a modo suo, essa rimane pura e incontaminata.
Ha lasciato il Levi un ricordo dolcissimo e struggente di fonte d'amore inesauribile.
Con il suo sangue, ha saputo instillare nel figlio forza di carattere e combattività. Del resto, tu ce l'hai rappresentata molto fiera e nobile nel contegno, financo di fronte a quell'essere spregevole del fratello, dalle mani lorde di sangue di tutte le sue vittime.
Kuchel volta le spalle a Kenny per proseguire per la strada che si è prefissata: fatta di umiliazioni e di degrado, ma forte del suo coraggio e del suo orgoglio.
Essa è un'Ackerman: e, come tale, neppure la morte potrà farla sparire, annullando la sua presenza sulla terra.
Mi pregusto il resto della tua storia: conoscendoti e partendo da questo incipit, so già che si tratterà di una lettura coinvolgente.
Del resto, quando scrivi tu, sai arrivare sempre dritta al cuore.
Ti aspetto.