Ciao!
Ho adocchiato questa storia perché ho partecipato anch'io al contest di Cora e devo dire che mi ha attirato subito, sia per il titolo (che post lettura trovo più che azzeccato), sia per il personaggio trattato, di cui è raro leggere all'interno del fandom (anche se di Soc non è che abbia letto poi molte ff, però ne ho lette abbastanza da sapere che Marya non è tra i personaggi più popolari.
Ti giuro, questa storia mi ha fatto impazzire dall'inizio alla fine. Ma proprio nel senso che ho letto il primo rigo ("Ruggine forse è la polvere di un ricordo frantumato sotto le palpebre") e mi sono detta: no, aspetta, torniamo indietro. Così quasi a ogni periodo, praticamente. Trovo incredibile come tu abbia trovato il modo di ricollegare la ruggine a tante immagini diverse, tutte adatte al personaggio. Non so quali siano le tue esperienze di vita, ma a mio parere hai colto molto bene quello che può accadere all'interno della mente di una persona affetta dalla condizione di Marya. Ti citerei ogni frase che mi ha colpita ma sarebbe come trascrivere tutta la storia, quindi mi soffermerò su questo:
Wylan
Wylan
Wylan
(è mio figlio)
Si tratta all'apparenza di un passaggio molto semplice, in cui non si fa altro che ripetere tre volte il nome di Wylan con quel "è mio figlio" alla fine, ma è una conclusione così potente ed efficace che non so, mi ha spiazzata.
Insomma, hai scritto una storia favolosa, complimenti! |