Recensioni per
Quando l'infermiera non c'è, il paziente fa da sé
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

SECONDA CLASSIFICATA



Quando l'infermiera non c'è, il paziente fa da sé di blackjessamine



- Grammatica e stile: 6.8/7

“Una luce fioca che danza dietro le palpebre, riccioli di calore rosso che sfumano nel nero.”
Su questa frase ci sono rimasta molto tempo: non riesco a capire se la parola che volevi utilizzare era proprio “calore” o fosse invece “colore”. Teoricamente è il colore che sfuma, mentre il calore si diffonde. [-0.10]

““Dovresti bere questo, se ho capito bene il tuo cranio non è uscito molto bene da questo duello”.”
Ripetizione di “questo” [-0.10]

Per il resto non ho trovato errori o distrazioni.
Come sai, amo come scrivi. Amo il modo in cui riesci a far suonare insieme parole che diventano prima frasi e poi vera e propria musica. Leggerti è sempre piacevole: provo la stessa sensazione di quando prendo un bel libro, mi metto in veranda e accompagno il pomeriggio a una tazza di tè caldo.
Il tuo modo di scrivere è potente e allo stesso tempo realistico. Mi piace il modo in cui usi le ripetizioni, in cui calchi sui sentimenti dei personaggi per farci sapere davvero come stanno. Amo le immagini che crei e, questo l’ho già detto, il realismo che ci metti.
Bravissima, davvero.


- Uso del dialogo: 7/7

L’uso che hai fatto del dialogo mi ha davvero rapita e conquistata: è tutto nella storia e anche tutto intorno. Prima è un momento per Gilderoy di preoccuparsi, di cercare Kingsley e di avere, nei suoi occhi, una piccola luce di spavento. Se non fosse stato così fortunato?
Eppure Kingsley è lì davanti a lui, non ricorda niente per adesso, ma è lì davanti a lui ed è un’ottima occasione per giocarci un po’.
Così ne approfitta per dirgli che è stato lui a toglierli i vestiti e che non lo scorderà (che male, mamma che male pensare che lo scorderà e tornerà solo per un secondo tanti anni dopo). Kingsley poverino, rimane succube di questo principe che lo importuna!
Ma è un principe carino e allora va bene che gli abbia tolto i vestiti, perché il nome di Gilderoy gli torna sulle labbra e gli riempie la vita.

E poi la seconda parte, che è una doccia fredda.
Ora è Gilderoy che non ricorda: sappiamo perché, non serve poi che lui faccia l’eroe e si scontri con sei Serpeverde. No, Gilderoy ha perso la memoria ed è ormai il paziente più importante del San Mugo. Ha perso anche la voglia di leggere i giornali: è solamente un nuovo paziente che riesce a conquistare il suo interesse.
Lì, probabilmente ferito dalla guerra, Kingsley non riesce a smettere di guardarlo dall’unico occhio che ci vede bene. E amo come Gilderoy per un secondo torni, che per un secondo veda anche lui Madama Chips, il rossore sul volto più giovane di Kingsley e il loro amore. Solo perché il pigiama di Kingsley è tutto messo male e lui, lui avrebbe fatto un lavoro migliore. Dopo averlo spogliato personalmente a mano.

Insomma: ho amato che il dialogo sia stato anche un salto nel passato e nei ricordi sempre più difficili da aggrappare. Brava davvero!


- Trama: 6/6

La trama mi è piaciuta tanto. Hai trovato un ottimo stratagemma per avvicinare Kingsley e Gilderoy in un solo letto (e le occasioni sono poche, quindi meglio approfittarsene!), così come poi hai specchiato perfettamente la seconda parte con la prima.
Adoro il modo in cui le parti siano interconnesse (sia a livello di frase da utilizzare per pacchetto, sia con la ripetizione di “buio. silenzio.”) e ci raccontino una parte delle loro vite: il modo in cui si amano e si cercano e poi alla fine, quando si sono persi per un po’, ma in cui il ricordo di quello che sono stati è sempre lì, per entrambi, anche se in modo differente.


- Caratterizzazione personaggi: 4/5

Lo dirò anche più avanti e l’ho già detto in altre occasioni. Il tuo Gilderoy mi sorprende sempre perché è vero, è letteralmente preso dai libri e si è catapultato nelle tue mani. Amo come lo muovi, i pensieri che gli metti in testa, i piccoli dettagli che gli doni – la sua preoccupazione per la dentatura perfetta dopo una nocciola troppo dura o il suo fazzoletto lilla! –.
Gilderoy è lui con il suo ego, il suo sentirsi perfetto e bello ed è anche qualcosa di più: mi piace che tu abbia voluto dargli un pizzico di umanità, una insensata voglia di avvicinarsi all’altro se l’altro è Kingsley.
Amo che lo ami, che pensi che sia bello, che cerchi di frustrarlo e che giochi con lui. Sento sempre di poter vedere un lato di lui che è nascosto nei libri e che qui gli dà una luce ancora più grande e luminosa.
E poi, il canon entra tutto quando lui la memoria la perde, ma resta sempre Gilderoy e allora tira fuori il suo quadernino e pensa che potrebbe essere un ottimo scrittore (che dolore al cuore)!

Kingsley è accennato sotto gli occhi di Gilderoy, che ci dice che lui è di marmo, che è sciocco a buttarsi sempre nel pericolo. Ed è tutto vero, ma ho sentito un po’ poco la sua caratterizzazione, complice che avesse dimenticato tutto per metà della storia, anche.
Mi è piaciuto però molto nel finale, quando trova Gilderoy dopo tanti anni, lo sente parlare e l’umanità ce l’ha anche tutta lui, che è sempre stato di marmo, e si mette a piangere.

Si vede proprio che si sono amati tanti. E sei riuscita perfettamente a rendere il loro legame: brava.


- Giudizio personale: 2/2

Ho adorato questa storia. Con lei ho riso e ho pianto.
Mi sono piaciuti in particolare i dialoghi e il modo in cui Gilderoy salta ed è presentissimo sulla scena: ti avrò sicuramente detto che lo rendi bene e che è così vero nelle tue storie. Non posso fare altro che confermare questa sensazione.

Approfitto di questo spazio per dirti: ho amato i tuoi dialoghi, il modo in cui sei riuscita a far giocare i due maghi. Mi sono emozionata molto a leggere i loro scambi, i loro movimenti impercettibili per cercarsi, come Gilderoy che si sporge a prendere la medicina e sfiora la mano di Kingsley.
Sei stata bravissima: hai pensato a ogni piccolo dettaglio e ho amato questa storia.


- Titolo: 0.8/1

Il titolo mi è piaciuto molto!
Non mi ha convinta del tutto perché, sebbene davvero l’infermiera non ci fosse, alla fine il paziente non faceva proprio da sé: con il paziente (povero Kingsley, sta sempre a rimettere insieme pezzi e tamponare ferite) c’è un principe che si prende cura di lui, prima fisicamente e poi con la sua semplice esistenza.

- Impaginazione: 0.9/1

Ho trovato due doppi spazi durante la lettura, te li segnalo. [-0.10]

“Kingsley esita appena: non sa da dove arrivi quel ricordo, ma sa di aver già assunto dell’Ossofast, e non è un’esperienza che vuole ripetere troppo presto.”

“[...] Serpeverde dell’ultimo anno. Come se non sapessi che quelli il fair play non sanno nemmeno che cosa sia”.”

- Bonus: 0/1
per un totale di 27.5/30 punti.

+ Ti assegno il Premio per il miglior uso del pacchetto!

Recensore Veterano

Vengo qui in punta di piedi per non rompere l'atmosfera dolcissima che si è creata soprattutto nella seconda parte della storia.
Ho amato questo parallerismo, ritrovare frasi del passato che in qualche modo Gilderoy ricorda (non sa da dove provengano, chi le abbia dette perché i suoi ricordi si fermano all'inizio del corridoio) e ho amato il fatto che lui abbia risposto più o meno allo stesso modo, sottolineando il fatto che prima di mettere il pigiama a Kingsley lo avrebbe spogliato a mani, perché lascia intendere che ci sia qualche fiammella di sentimento non del tutto spenta — sconosciuta, sì, ma c'è e che gran peccato che Allock abbia perso memoria anche dei momenti trascorsi con Kingsley.
Per quanto riguarda lui, immagino che pianga per due motivi:
1) la consapevolezza di non essere più presente nei ricordi di chi ha amato, magari con un pizzico di malinconia che gli fa chiedere perchè siano arrivati a perdersi;
2) perché credo che lui abbia ricordi di quello che è accaduto anni prima in infermeria e quindi adesso vede se stesso nel Gilderoy che lo ha curato quella notte.
La prima parte è stata bellissima: ho adorato il modo in cui Allock prende in giro Kingsley, il modo in cui si "approfitta" della sua condizione per metterlo in imbarazzo e ricevere magari le reazioni che ha sempre voluto.
La seconda parte mi ha spezzato il cuore perché l'amnesia di Allock è irreversibile e questo fa presumere che non ci sarà un futuro in cui questi due recupereranno il tempo perso 😔

Hai fatto un lavoro eccellente e credo che la storia sia perfetta così.
Mi piacerebbe leggere un missing moment del tempo in cui Kingsley comincia a ricordare quale ruolo ha nella sua vita il ragazzo che si sta prendendo cura di lui e sono convinta del fatto che non deluderesti chi ti legge ❤

Recensore Veterano

Ciao blackjessamine e complimenti per la storia!
L'ho beccata curiosando sulla discussione del contest al quale spero anch'io di partecipare (sto aspettando che Pescepalla mi invii i pacchetti) e... wow! Devo dire che è stata davvero commovente e accattivante al tempo stesso!
Non ho mai letto di questa coppia, ma sai che non suona affatto male?
E' stato molto interessante scoprire come hai deciso di strutturare la storia, scrivendo due punti di vista che ricalcano quasi la stessa scena ma con un inversione di ruoli. Credo tu abbia centrato lo scopo del contest, o almeno secondo me sei riuscita molto bene nello sviluppare la trama attorno al dialogo scelto, facendo sì che assumesse un certo significato.
Lo ammetto, quando si tratta di temi come quello della perdita della memoria, rimango sempre molto affascinata e contemporaneamente turbata da ciò che leggo, perché l'amnesia totale è per me paragonabile quasi alla morte: chi ne è affetto, in questo caso Allock, non è fisicamente morto ma ciò che lui è stato non esiste più e - tralasciando il suo comportamento - questo è molto triste. Ma triste è anche la reazione di Kingsley nel rivederlo e nella frase affiorata alla memoria di Gilderoy: quest'ultimo non sa neanche perché l'ha pronunciata, ma Shacklebolt sì. E questo, credimi, è straziante. Beh, piacevolmente straziante!
A proposito, c'è una frase che mi ha colpito molto, una frase che riprende il mio pensiero appena esposto e che mi ha letteralmente fatto venire i brividi: "[...] Gilderoy si ritrova a rispondere qualcosa di incoerente, seguendo la scintilla di un passato che talvolta gli illumina i pensieri. Accade raramente. Sono solo sprazzi fugaci, ricordi che svaniscono prima ancora che lui possa afferrarli, ma ci sono. [...]". Wow!

Complimenti ancora per la storia, davvero uno sviluppo di trama niente male! Sono stata felice di leggerti!

A presto,
Freya

Recensore Master

Greta, ciao ♥

io sono una pessima persona che deve ancora cominciare Letteratura Lilla, ma nell'attesa di riuscire a superare il mio stupido blocco verso le long in corso passo super volentieri da questa che è auto conclusiva. I tuoi Kingeroy mi erano mancati tantissimo **! Sono proprio felice di poter leggere nuovamente di loro. Tra l'altro ti faccio un grande in bocca al lupo per il contest: ultimamente sto scrivendo pochissimo e partecipando più che altro alle challenge quindi non ho nemmeno idea di quale sia e se si abbiano già i risultati ahahahaha #chedisagio.
Vabbé, passando finalmente alla storia: la struttura a "specchio" che hai scelto mi è piaciuta da morire. Prima il fluff e poi una botta d'angst paurosa. Io un debole per questi due in versione adolescenziale **, sono troppo bellini. Mi fa così strano immaginare Kingsley in infermeria con un'amnesia temporanea, per aver lottato contro cinque serpeverde alla volta... non lo credevo un attaccabrighe, ahahah, anche se immagino si sia solo difeso. LOL, spero abbia provocato parecchi danni a quei bulli disgraziati (sono un pelo vendicativa, colpa della mia natura scorpionica.)
Gilderoy che lo assiste e gli mette il pigiama mi ha fatta aweggiare non poco: ripeto, da adolescenti sono meravigliosi ** e ti giuro avrei voluto infilarmi nella storia e fermare il tempo affinché non dovessimo mai giungere alla dolorosa seconda parte, un capovolgimento tristissimo, un pugno nello stomaco. Te lo giuro, ho preso a odiare la bacchetta di Ron da quanto mi hai fatto scoprire questa coppia ^^". Sto messa male.

Insomma, ti faccio davvero tanti complimenti, meritatissimi.
A presto, spero!
baci,

Bennina

Recensore Master

Sono commoss* come un vitello. Che immensa, fottuta, tristezza. Ma che dolcezza. 
Bello, bellissimo, dalla prima all'ultima riga. Sorprendentemente romantico.
Mi vanto di avere un cuore di pietra, ma evidentemente deve essere fatto di panna.
Coinvolgente l'andamento della scrittura nella prima parte, divertente e accattivante; struggente quello della seconda.
Che dire... mi fai sempre sciogliere le ossa. mannaggia a te!

Recensore Veterano

Ciao! Ho letto le tue note e devo dire che per me, nonostante i tagli, la storia è davvero molto fruibile e chiara e ho amato moltissimo la struttura specchiata nella prima e nella seconda parte. Il prompt a mio avviso è inserito benissimo e in modo molto naturale all'interno della storia complimenti perché non era facile e la reazione di Kingsley che vuole bersi l'ossofast per coprire il rossore è deliziosa. Ho amato moltissimo la tua descrizione di Gilderoy , lo rendi un personaggio amabile senza snaturarlo. Che dire se non complimenti? E in bocca al lupo per il contest, sono certa che moltissimi apprezzeranno questa storia!

Recensore Veterano

Questi due personaggi ormai sono diventati i tuoi più che della Rowling.
Che dire, la caratterizzazione è ottima (soprattutto Gilderoy, che è sempre un adorabile narcisista egocentrico), la storia accattivante e divertente, l'inserimento del dialogo è perfetto.
Complimenti per la piacevole lettura, e in bocca al lupo per il contest.
Alla prossima.
Rita

Recensore Master

Che bello trovare una tua storia, e che bello trovarne una su Kingsley e Gilderoy.
Mentre leggevo la prima parte pensavo che Kingsley fosse stato colpito da un volontario incantesimo di memoria di Gilderoy - che ha il vizio di rendere tutti smemorati, sé stesso incluso.
Questo pacchetto preso da Miss Fisher gli si addice proprio, tra l'altro la Fisher è un personaggio che ha in comune con entrambi (scusa, ma ho letto i libri e visto le puntate, mi partono le similitudini così a caso)
E' stato struggente arrivare alla fine e scoprire il parallelismo tra i due momenti.
Gilderoy però rimane il solito distratto egocentrico: nella prima storia non nota il bicchiere che cade (cioè il tuo innamorato ha la testa spaccata e non noti che la medicina indispensabile non c'è più? Wow) e nella seconda non nota le lacrime di Kingsley che, ahimè, ricorda per entrambi.
No, Gilderoy non è altruista, però è tenero che ricordi quel momento, anche se in modo nebuloso e fugace.
Povero Kingsely, mi ricorda quelle coppie in cui uno dei partner soffre di Alzheimer o demenza senile.
Grazie per la tua storia su di loro, sempre scritta con eleganza e in modo delizioso.

P.s tu partecipi al Writober? Io ci sto provando e già sento l'acqua alla gola al pensiero di dover postare ogni giorno