Recensioni per
La parte sbagliata
di babastrell

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
06/10/22, ore 21:51

Ciao!

Parto subito con il farti i complimenti per l'introduzione. Non frequento più molto la sezione, ma ho voluto dare un'occhiata perché ho pensato che il Writober avrebbe potuto rimpolpare le fila del fandom di Good Omens. Non mi aspettavo di avere davvero ragione, ma appena ho letto la tua intro ho sorriso e non ho potuto fare a meno di entrare. L'ho trovata divertente e accattivante, il biglietto da visita perfetto per attirare l'attenzione. La curiosità di scoprire come potessero essere collegati libero arbitrio e carte di caramelle doveva ormai essere soddisfatta e per questo davvero bravissim*: catturare le persone in una sola frase e spingerle a fruire del proprio contenuto è cosa non da poco, a mio avviso, ma tu ci sei riuscit* a meraviglia.
Arrivata ormai in fondo, poi, sono davvero contenta di essere passata. Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui hai narrato questo momento di vita quotidiana tra angelo e demone post Apocalisse mancata. Ho potuto respirare pienamente l'atmosfera dell'opera originale, sia libro che serie, soprattutto nell'epilogo quando tutto è finito ancor prima di cominciare e i nostri protagonisti si sono ritrovati a non avere uno scopo preciso e mille domande sul futuro, ma sono comunque insieme ad affrontare quello che verrà. Ecco, qui mi è sembrato di percepire nero su bianco proprio quel senso di incertezza per le cose che accadranno all'indomani del raggiungimento di un determinato obiettivo, incertezza che spinge le persone a riproporre una routine ormai inutile per il solo principio di fare qualcosa e non rimanere con le mani in mano. La questione delle carte di caramella mi ha divertita tantissimo: l'idea che loro due stiano andando avanti dalla mattina a buttare e raccogliere questi pezzettini di carta per annullarsi a vicenda e fare il resconto giornaliero ai capi mi ha dato molta gioia, non saprei dire se per loro o per le fazioni da cui prendono ordini, che a quanto pare hanno davvero un'idea curiosa di come portare avanti le rispettive missioni sulla Terra. Mi è piaciuto anche il modo in cui hai deciso di intervallare la discussione seria tra loro con i continui gesti relativi alle cartine di caramella: le hai rese parte integrante dell'azione e non un mero pretesto per fare colore; le hai usate per alleggerire quello che potrebbe tranquillamente diventare un dibattito sui massimi sistemi, e per me hai centrato in pieno il punto dell'opera di riferimento, cioè quel far passare messaggi forti, importanti e altissimi attraverso la commedia e il sorriso. Hai mantenuto intatto lo spirito originale e l'ho apprezzato tanto.
La questione del libero arbitrio è una chicca interessantissima in questa storia. Inizialmente mi ha colpita che a sollevare il problema sia stato l'angelo, che abbiamo visto essere il più inquadrato dei due rispetto alle loro fazioni, quello che non si è mai posto tante domande, non ad alta voce, almeno, o con l'intenzione di sovvertire l'ordine costituito. Ma poi ho realizzato la cronologia degli eventi raccontati e il pericolo OOC è rientrato del tutto (scusa se ho dubitato, sono una persona malfidata ^.^"): Aziraphale ha già vissuto il cambiamento, ha già subìto - e scelto - l'evoluzione caratteriale che abbiamo potuto vedere nell'opera madre, ed è quindi pronto a mettere in dubbio quello che sa, quello che gli è stato sempre insegnato, e lo fa a partire dalle fondamenta più profonde della fede.
Ho apprezzato da morire il focus sui pensieri di Crowley, che sposta la questione dagli esseri umani alla loro specie e a come le idee di libertà e scelta possano adattarsi a loro, che sono più affini alla dimensione ontologica dell'assoluto e dell'eterno che a quella effimera e mutevole dell'umanità. Mi ha fatto bonariamente sorridere il fatto che lui si preoccupi di essere dalla parte sbagliata, qualunque essa possa essere. Torna il tema del demone che si pone in contrasto rispetto alla propria fazione e che ragiona con la propria testa cercando di fare qualcosa di buono mentre lo maschera per un'azione terribile. Credo che tu l'abbia colto e restituito molto bene, anche nella parte finale, quando si alza e dichiara di essersi stufato. Ci ho visto una sorta di diversivo, una procrastinazione per non dover pensare subito alle risposte difficili che le domande che si è posto richiederebbero, anche in fretta magari - per quanto tempo andranno avanti, Inferno e Paradiso, a controllarli così prima di colpire di nuovo? E se non saranno preparati per tempo? Sono tutte questioni da risolvere, ma per adesso possono aspettare: come Aziraphale troverà il tempo per fare il suo resoconto giornaliero dopo cena, così anche lui troverà il tempo per definire sé stesso e l'amico, il loro operato, il loro schieramento, ma non ora, e tu ce lo suggerisci di nuovo stilisticamente sfruttando la cartina di caramella che viene buttata nell'aposito cestino dei rifiuti dal demone stesso, ennesima nota divertente che strappa un sorriso finale e lascia chi legge con la speranza che andrà tutto bene, che, nonostante i due non abbiano ancora trovato una soluzione vera e propria a quello che sta accadendo e che accadrà, la troveranno, prima o poi, quando sarà il momento, e sapranno di essere dalla loro parte, giusta o sbagliata che sia, e tutto avrà senso.
Io ti ringrazio tanto per aver scritto questa storia. Sei stat* davvero eccellente nel rendere le personalità dei due protagonisti e l'atmosfera che li circonda e l'hai fatto con una gestione delle varie componenti del testo che mi ha proprio lasciata soddisfatta di aver aperto la FF e di averla letta. Davvero ottimo lavoro.
Ti faccio di nuovo tanti complimenti e ti saluto!
Un abbraccio,

Menade Danzante