Ciao!
Sono stata contenta di curiosare nella sezione e di trovare una storia con questa coppia ispirata alla serie TV. Trovo che tu abbia fatto un lavoro splendido nel rendere i personaggi e il loro rapporto, andando anche oltre quello che ci è stato fatto vedere nello show.
Hai sfruttato benissimo il prompt del Writober e ci hai costruito intorno una storia breve e significativa, un momento di vita quotidiana unito a un tipo di introspezione che mi piace molto, che fa riferimento a quella che è la conoscenza del fandom e che va dritta al punto, senza perdere il filo.
Hai scelto di seguire il punto di vista di Sogno in un contesto che fa riferimento alla commedia sentimentale e penso che tu abbia adattato perfettamente il carattere del personaggio a un tono che nella serie abbiamo visto molto poco associato a lui, più serioso e riflessivo. Anche qui si perde nei suoi pensieri e analizza la situazione con molta attenzione e calma, ma la leggerezza della scena viene mantenuta dall'inizio alla fine e strappa continuamente dei sorrisi perché quello che si legge è simpatico e tenero al tempo stesso e non lo si può scorrere senza sentirsi in pace.
Mi è piaciuto molto il modo in cui Sogno pensa a Hob. La questione dell'insaziabilità dell'uomo nei confronti della vita è davvero centrale nella loro dinamica e tu l'hai presentata in modo eccellente, con frasi ben assestate al punto giusto e con lo stile più consono all'obiettivo, con le ripetizioni ("pieni di") e le virgole, a suggerire proprio quella fame, quel desiderio vorace e veloce di scoprire tutto quello che la vita ha da offrire.
Le frasi che hai messo in bocca a Hob sono perfettamente adeguate al personaggio, che risulta IC anche nella voce, non solo nella riflessione incuriosita di Sogno. Emerge nero su bianco con chiarezza, senza stonare e in perfetta armonia con quello che abbiamo visto nella serie. Anch'io sono del partito che da adesso si vedranno più spesso e non ogni cento anni e spero davvero che questa scena possa essere in qualche modo presente nell'eventuale stagione 2!
Ho apprezzato che Hob dica "amico mio" con un tono quasi canzonatorio, di chi la sa lunga, appunto, ma ci ho visto anche il residuo della paura di ricadere nella stessa situazione che si è presentata a fine Ottocento quando ha osato suggerire che fossero diventati amici. Ho avuto la sensazione che ripetere quell'appellativo, confermato da Sogno al loro riavvicinamento, sia stato per Hob un modo per testare i propri limiti (del tipo: quante volte posso dirlo senza che Morfeo finisca per sentirsi nuovamente in trappola?) e per provare a capire se sia il caso di andare oltre e chiamare il loro legame con un nome diverso. Il fatto che attenda che sia Sogno a dirlo mi suona come un tentativo di dare all'Eterno tutto il tempo che gli serve per arrivare alle conclusioni ovvie in autonomia, senza che l'etichetta gli venga imposta. Anche la mano che si ferma prima di toccare quella di Sogno mi ha fatto fare la stessa riflessione: è a Sogno che viene dato l'onere di chiudere le distanze perché è lui che ha difficoltà a chiamare le emozioni e i legami con il loro nome, quindi Hob gli dà l'opportunità di scegliere se sfiorarlo o lasciare le cose così come sono ora. Il fatto che Sogno faccia il passo è buon segno e Hob sa che deve solo essere un po' paziente. Noi siamo qui e attendiamo fiducios* che accada davvero! :')
Ti ringrazio per aver scritto questa storia e per averla condivisa. E' stata davvero una lettura piacevole e rassicurante e ti faccio tantissimi complimenti per questo, ma anche per il traguardo della prima settimana di Writober: fai bene ad autocelebrarti perché concludere qualcosa tutti i giorni per un mese intero è una sfida veramente impressionante ed è giusto riconoscersi queste vittorie! Spero stia procedendo bene e che ti stia rendendo felice!
Ti saluto e ti mando un abbraccio.
Menade Danzante |
