Recensioni per
ordine e caos
di Ardnassil03

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/11/22, ore 18:45
Cap. 5:

Non che mi dispiaccia la condanna a morte di Tolomel e sono curioso di scoprire quali informazioni si potranno ricavare interrogandolo.
La scena del crimine mi sembra fatta apposta per incastrarlo, oppure è l'ennesimo nobile completamente idiota. Il criminale aveva con se un sacchetto pieno d'oro, quindi i banditi e Tolomel (o un suo uomo fidato) si erano incontrati di persona. A questo punto, lo stupido poteva anche consegnare il denaro col contenitore che gli era più comodo, ma perché aggiungere una inutile firma alla lista delle persone che voleva morte? Serve solo a provare in modo inequivocabile che lui è implicato in una congiura, perché per farla eseguire sarebbero state sufficienti le monete.

Recensore Veterano
25/11/22, ore 16:20
Cap. 4:

Ciao Ardnassil03,

Anche questo è un buon racconto, che da una normale e noiosa cerimonia piomba di colpo in uno spettacolo delirante, al quale nessuno, forse neanche la cara nonnina, era pronto.

La tensione è palpabile in quest'ultimo evento. Viene naturale sperare che i personaggi per i quali abbiamo un po' di simpatia sopravvivano, ma il destino non guarda proprio in faccia nessuno.

Ora, l'attacco a tradimento ho cercato di immaginarmelo per bene. Di certo ha buone fondamenta.
Stiamo parlando di un gruppo numero di nobili che sta in processione dietro la salma del nonno. Tutt'attorno c'è una folla che preme, piena di poveracci che se non vengono trattenuti saltano addosso alla gente altolocata di passaggio per chiedere la carità.
Quindi abbiamo un discreto numero di guardie a protezione della processione, tutt'attorno ad essa. E in più, nell'ombra, ci sono gli assassini del Capo delle Spie che si tengono pronti a intervenire, sicché non avrebbe senso metterli tutti nelle retrovie.
L'attacco avviene senza alcun diversivo, semplicemente sette uomini in armatura bloccano la strada. Pare di capire che l'uso della forza da parte di uomini armati era l'ultima cosa che i nobili si aspettavano. Addirittura il Signore della Guerra non riteneva possibile che un arciere già pronto al tiro potesse colpirlo con un dardo. Insomma, il principale motivo per cui ha luogo il massacro è la stupidità di chi comanda. Il secondo una drammatica inefficienza del sistema di sicurezza, perché gli assassini avrebbero dovuto accorgersi di tutta la gente armata in mezzo ai semplici popolani e dare l'allarme in anticipo.
Poi è molto significativo che la madre sia rimasta a combattere con il marito, invece di portare in salvo ella stessa i propri figli. Gli ha tenuto nascosto che insegnava magia a Eclas, però lo ama più di ogni altra cosa.

Adesso sono curioso di vedere chi si prenderà cura di Eclas e del fratello.

Recensore Veterano
06/11/22, ore 10:44
Cap. 3:

Ciao Ardnassil03

Se non sai come chiudere un paragrafo con l'html, posso darti una mano... Davvero, non si tratta di una mera questione meramente estetica...

In questo capitolo hai confermato di avere buone doti come autore. Le descrizioni sono dettagliate ma non eccessivamente lunghe. Lo stile è scorrevole e presenta solo qualche sbavatura, e la grammatica è complessivamente buona.
I personaggi sono ben rappresentati e interessanti. Quello più in sordina è il fratello, che sino ad ora non ha avuto molte battute o una caratterizzazione che mi sia rimasta in mente.

In questo capitolo è proprio una sorpresa che la nonnina sia una maga, una scoperta che mi ha fatto nascere molte domande. Del tipo: ma come è possibile che il nonno odiasse tanto i maghi e non si sia accorto di averne sposata una? L'amava nonostante lo sapesse, oppure l'amava perché non lo sapeva? E che razza di persona può essere questa donna, se apprezzava un marito che può aver trattato come bestie delle persone a lei care, magari un maestro o dei familiari?

Recensore Veterano
01/11/22, ore 18:58

Ciao Ardnassil03

A colpo d'occhio la prima cosa che si nota è la mancanza dei ritorni a capo nel testo. Ti garantisco che per il lettore non è gradevole trovarsi di fronte a un blocco unico. Inoltre degli opportuni ritorni a capo rendono più semplice seguire i dialoghi.

Questo capitolo comincia con la morte dell'arciduca e termina con l'arrivo del protagonista a Nox per il funerale. Descrivi bene la folla che segue la carrozza, offri un interessante retroscena sulla repressione dei maghi, e anche l'idea della mezza luna cerulea sopra il tempio è stata ben pensata.

Quel che manca sono le circostanze della morte dell'arciduca. Sappiamo che le donne spettegolavano, ma deve pur esserci qualcosa di particolare nella vicenda o nelle abitudini del morto che dia appiglio alla gente per parlarne male.
E poi potevi dare un po' più di tensione alla fine del capitolo. Magari uno sguardo indecifrabile del padre, che potrebbe aver udito quanto ammesso dalla consorte (prima di bisbigliare, pare lei abbia parlato di cose pericolose con tono normale, anzi, piuttosto arrabbiato).
L'unico elemento di tensione è il timore del protagonista nei confronti del fratello, il quale potrebbe raccontare qualcosa di sconveniente al padre, però mi par di ricordare che l'introduzione escluda questo pericolo.


Altre cosette.

Mi hai confermato di avere uno stile piacevole a leggersi. Forse avresti fatto meglio a evitare alcune ripetizioni (come, la parola "pettegole", usata sia dal narratore, sia dalla madre).
Comunque l'unico errore di rilievo che ho notato è il passaggio dal presente ("muore") della prima frase al passato del resto del racconto.

La terminologia "arma di distruzione di massa" credo sia di adozione moderna e mi pare stoni con l'ambientazione fantasy.

Alla domanda "Credi davvero che tutti i plebei escano fuori dalle loro case in questo pomeriggio gelido per assistere al funerale di tuo nonno e rendergli onore?"
La madre fornisce una risposta parlando di donne, poveri, orfanelli e nobili. Mancano all'appello i maschi né nobili né poveri (presumo siano le persone maggiormente vittime dei furti) e i bambini con almento un genitore. Mi sono quindi domandato se anche per questi vi era una riprovevole motivazione nel partecipare al funerale...

Riguardo alle atrocità commesse dal nonno verso i maghi, spero che tornerai a parlarne, perché è curioso che siano stati ridotti in schiavitù senza che si sapesse chi era stato il mandante. E poi presumo che questi maghi, una volta imprigionati, siano anche stati privati della magia, perché altrimenti sarebbero stati degli schiavi pericolosi, sia per i padroni, sia per il nonno.

Alla prossima!

Recensore Veterano
24/10/22, ore 10:20
Cap. 1:

Ciao Ardnassil03,

come prologo non è male. Qualche dialogo avrebbe reso la struttura un po' meno "monolitica", però stile e lessico rendono piacevole la lettura.

Permettimi un paio di critiche.

La prima è stupida, probabilmente, ma te la faccio lo stesso. Se ti dicessi "Astro-Samanta", immagino capiresti subito di chi sto parlando. "Astro-Leo" non può non richiamarmela alla mente e mi suona per questo fuori luogo rispetto alla storia. "Leone Astrale" o una dicitura latineggiante potrebbero magari avere un po' più di spessore.

La seconda critica la ritengo più sensata. Il protagonista non eccelle nel combattimento perché non gli piace veder scorrere il sangue. Dimostra buon cuore nel voler bene al fratello, sebbene questi eccella dove lui è un disastro. E impara la magia grazia alla madre, ma di nascosto, perché la magia è malvista dal senso comune. Ora, per quale ragione lui è tanto attratto dalla magia nera? Da una persona di animo nobile come lui sembra, non ci sia aspetterebbe questa disposiziona d'animo, ribelle sia alla cara madre, sia agli ideali del regno. Quindi penso che questa parte dovresti spiegarla meglio.