Ciao Ardnassil03
A colpo d'occhio la prima cosa che si nota è la mancanza dei ritorni a capo nel testo. Ti garantisco che per il lettore non è gradevole trovarsi di fronte a un blocco unico. Inoltre degli opportuni ritorni a capo rendono più semplice seguire i dialoghi.
Questo capitolo comincia con la morte dell'arciduca e termina con l'arrivo del protagonista a Nox per il funerale. Descrivi bene la folla che segue la carrozza, offri un interessante retroscena sulla repressione dei maghi, e anche l'idea della mezza luna cerulea sopra il tempio è stata ben pensata.
Quel che manca sono le circostanze della morte dell'arciduca. Sappiamo che le donne spettegolavano, ma deve pur esserci qualcosa di particolare nella vicenda o nelle abitudini del morto che dia appiglio alla gente per parlarne male.
E poi potevi dare un po' più di tensione alla fine del capitolo. Magari uno sguardo indecifrabile del padre, che potrebbe aver udito quanto ammesso dalla consorte (prima di bisbigliare, pare lei abbia parlato di cose pericolose con tono normale, anzi, piuttosto arrabbiato).
L'unico elemento di tensione è il timore del protagonista nei confronti del fratello, il quale potrebbe raccontare qualcosa di sconveniente al padre, però mi par di ricordare che l'introduzione escluda questo pericolo.
Altre cosette.
Mi hai confermato di avere uno stile piacevole a leggersi. Forse avresti fatto meglio a evitare alcune ripetizioni (come, la parola "pettegole", usata sia dal narratore, sia dalla madre).
Comunque l'unico errore di rilievo che ho notato è il passaggio dal presente ("muore") della prima frase al passato del resto del racconto.
La terminologia "arma di distruzione di massa" credo sia di adozione moderna e mi pare stoni con l'ambientazione fantasy.
Alla domanda "Credi davvero che tutti i plebei escano fuori dalle loro case in questo pomeriggio gelido per assistere al funerale di tuo nonno e rendergli onore?"
La madre fornisce una risposta parlando di donne, poveri, orfanelli e nobili. Mancano all'appello i maschi né nobili né poveri (presumo siano le persone maggiormente vittime dei furti) e i bambini con almento un genitore. Mi sono quindi domandato se anche per questi vi era una riprovevole motivazione nel partecipare al funerale...
Riguardo alle atrocità commesse dal nonno verso i maghi, spero che tornerai a parlarne, perché è curioso che siano stati ridotti in schiavitù senza che si sapesse chi era stato il mandante. E poi presumo che questi maghi, una volta imprigionati, siano anche stati privati della magia, perché altrimenti sarebbero stati degli schiavi pericolosi, sia per i padroni, sia per il nonno.
Alla prossima! |