Recensioni per
Confessioni
di Afaneia

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
30/04/25, ore 16:47
Cap. 3:

Non so quanto bene verrà questa recensione causa la spiacevole sensazione di avere sabbie mobili nel cranio e nelle braccia, quindi spero di convogliare subito le mie opinioni qua sopra nel caso svenga sulla tastiera: è un capitolo dolcissimo, l'ho adorato, e vederli così (a metà tra felici da impazzire e così nervosi che tremano come foglie) è stato splendido. Si sente tutta l'elettricità e la tenerezza di un rapporto appena cominciato.
Spero che le cose vadano un po' meglio in questi tempi. Mi spiace che tu abbia passato un periodo poco felice, ma non sentirti in colpa per esserti presa il tempo che ti serviva per rimetterti un po' in sesto; aspettare non è stato minimamente un problema.
L'ansia di Adriano si sposa benissimo con la strana calma che dimostra invece Rocco. Sono tutti e due appena un po' sbilanciati ma in modo quasi armonioso, come se in un certo senso avessero diviso la sensazione nuova di questa relazione i due metà perfette, con uno che si è accollato per intero la parte "oh porca puttana sta succedendo davvero, se mando tutto a meretrici è la FINE" e l'altro quella che invece è ancora lì che nonostante stia provando tante cose le sta anche processando con la flemma di un computer ancestrale e quindi per il momento non deve trattenersi dal fare tripli salti mortali per l'emozione. Finché poi un'esperienza tattile non gli centuplica la velocità di ragionamento, ovviamente. Infatti Rocco passa tutta la notte ad evitare di mettersi a scalare i muri con le unghie come un gatto appeso alle tende dopo quel bacio.
Non che io lo biasimi, eh. Anzi, comprendo. Son stata uguale quando ho confermato l'inizio della mia prima relazione seria.
Non mi sarei mai immaginata la discoteca come un luogo adatto ad una scena come quella che hai scritto, ma credo sia stata una scelta geniale. Non so bene come spiegarmi - da una parte me la sono immaginata tutta in controluce, con solo le loro sagome visibili e magari illuminate lungo i contorni da luci al neon viola, e mi è parsa un'ambientazione molto speciale e quasi magica; dall'altra mi è piaciuto un sacco la tua insistenza sulla loro vicinanza fisica necessaria per parlare, specialmente sul fatto che le loro bocche sono praticamente sempre appoggiate sulle orecchie dell'altro, che in altri contesti è un'immagine credo abbastanza sensuale. La praticità in questo caso me lo ha fatto sembrare più intimo in un certo senso, forse anche perché è letteralmente l'unico modo in cui possono comunicare con tutto il rumore attorno a loro che da un lato li assorda e dall'altro quasi li scherma dal mondo esterno e li lascia a loro stessi come se fossero da soli.
E poi quel bacio... Le due righe che gli dedichi mi ammazzano. Sono perfette. Non serve dilungarcisi troppo, vai dritta al punto: l'effetto è di un amore disarmante, appunto quello di due ragazzini in discoteca. Lo adoro.
Idem per i messaggi e le seghe mentali di Rocco. Gli mando un bacio e un martello sulla zucca per farlo addormentare che sennò domani col cavolo che si alza
Un abbraccio forte,
An13Uta

Recensore Veterano
17/10/24, ore 11:58
Cap. 2:

[Recensione premio per il contest "Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi"]

Ed eccomi anche con questa seconda recensione premio - e aspettati anche altre recensioni non premio in futuro, quando e se aggiornerai questa storia, perché mi ha fatto male scoprire che non è ancora finita T_T Ma non vedo l'ora di leggerne il continuo!
Comunque, a sto giro parto con una cosa stupida (e probabilmente tutta questa recensione lo sarà) ma... QUANTO HO AMATO L'IDEA DEGLI STICKER POKEMON AHAHAHAH Mi ha fatto cappottare dalla sedia quello del Purrloin spagnolo (se non lo sapessi, AMO la Spagna e tutto ciò che la riguarda, e anche se Purrloin non viene da Paldea, mi ha ammazzato). Ma ancora di più ho adorato come Rocco mandi uno skitty invaligiato ad Adriano, e lui gli risponda proprio con un Delcatty coi cuorici. Già questa era una dichiarazione d'amore eterno bella e buona, Rocco, SVEGLIATI!
Tutti questi messaggini così, conversazioni, gif, articoli, reel e via dicendo usati casualmente... Questo Rocco che si accontenta di così poco un po' fa male, ma c'è consapevolezza e serietà in lui, ormai, sul non voler rischiare di infrangere quella che volutamente non viene resa speranza, bensì costretta a rimanere illusione di un rapporto di vicinanza amicale e basta con un Adriano ferito ma che pian piano grazie a lui si riprende. Ha fatto male ancora di più il suo pensare che Adriano potrà trovare presto qualcun altro per lui, senza osare nemmeno pensare a sé stesso - perché stando dentro la testa di Rocco è chiaro come lui pensi di non meritarsi non solo Adriano, ma probabilmente nessuno in generale. Se solo sapessi Rocco caro...
Per fortuna Adriano salva la situazione con questo invito a Luminopoli, e mi è piaciuto come lui sia così tanto insicuro a sua volta da chiedere di non essere preso per pazzo per un semplice invito. Questi sono entrambi cotti e mangiati l'uno dell'altro, vostro onore!
Ma non lasciamo Rocco a spolverare le rocce (ognuno ha le proprie passioni, non giudico!) e tuffiamoci a Luminopoli dove... davvero Rocco pensavi di poter passare inosservato? Il Campione di Hoenn? A volte mi chiedo se ci è o ci fa, altro che capacità relazionali con gli altri basse - che poi non è vero nemmeno questo, considerato come nei videogiochi sia sempre un grande amicone di tutti, anche se lo vedo molto canon il suo essere restio agli eventi mondani ahahah
E ti dirò, non sono per niente un fan di Kalos, ma complimenti all'organizzazione che fornisce così tanto alcool ai nostri fin da principio da regalarci tutto il resto della storia! Ho amato tutto il momento della festa ufficiale, che hai descritto come un vero evento mondano con tutti gli inghippi che potrebbero effettivamente capitare a delle celebrità come loro due, e ho adorato come hai descritto Orthilla, modello quasi influencer che "è una di quelle vip che ritengono che essere vip implichi conoscere necessariamente tutti gli altri vip, e questo in modo del tutto indipendente dal conoscerli effettivamente": oserei dire frase perfetta, game set match. E grazie anche a lei, comunque, per la prima dichiarazione di un Adriano ubriaco sì ma mai falso, che le ricorda di tenere giù le zampe: evidentemente è di famiglia innamorarsi dei fan delle pietre. Fortunatamente Orthilla è più sveglia dei due bietoloni e li lascia andare, e complimenti nuovamente per la descrizione del ritorno dei due all'hotel perché mi ha fatto riderissimo dall'inizio alla fine.
E santa chiave sparita e pantaloni come al solito illegali di Adriano, che ci regalano un finale coi fiocchi.
Le scene nella stanza di Rocco, sia notturna che mattutina, mi sono piaciute tantissimo. La prima per questo continuo volersi distanziare, starsene lontani anche quando ormai è palese che questi due si piacciano e non vedano l'ora di scopare - perché più di tutto entrambi hanno in realtà un rispetto immenso dell'altro, e non vogliono fare errori (nonostante Adriano sia troppo ubriaco, forse, per accorgersi che quello non è il modo giusto di approcciarsi). Quella mattutina, invece,per quel senso di scioglimento e successo e felicità che si coglie da subito, dal risveglio di Rocco.
Chiaro che abbiano dormito abbracciati, chiaro che siano stati bene entrambi. E molto bello come Rocco sappia attendere e lasci Adriano sfogarsi, aprirsi del tutto a lui, prima di fare lo stesso e confermare finalmente l'uno all'altro che posso tentare un nuovo futuro nel loro rapporto.
Complimenti, tantissimi, anche per questo capitolo. Mi hai riempito di felicità, e spero di leggere un preseguo presto!
 

Recensore Veterano
17/10/24, ore 11:09
Cap. 1:

[Recensione premio per il contest "Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi"]
Ciao Afeneia!
Eccomi qui per le tue recensioni premio, che ho deciso di rilasciare ai due capitoli di questa storia che credo se le meritino entrambi!
Avendo già letto qualcosa di tuo suoi Pokémon sapevo di poter andare sul sicuro, e quando ho letto di Rocco e Adriano e, dunque, della mia amatissima Hoenn, non ho potuto resistere e scegliere questa storia.
Che parte benissimo già di suo, con un messaggio nel cuore della notte e un Rocco subito pronto ad esserci per il suo amico - guarda che non freghi nessuno signorino Petri, lo sappiamo che ti piace, inutile che continui a negarlo. E un bar con affaccio sul mare (ma c'è poi qualcosa che non affaccia su quella splendida caldera riempita di mare?) a Ceneride non può che conquistarmi come location, nella sua semplicità nel posto più bello di Hoenn. Ma a parte queste digressioni sul mio amore per questa regione, andiamo al succo.
Mi ha distrutto leggere di un Adriano così. Che, al di là dell'essere illegalmente bello anche quando è sfatto dal dolore (come dice un detto, stanchi sì ma sciatti mai), sei riuscita a rendere molto bene come un ragazzo col cuore spezzato, da una relazione che non ha più senso di esistere ma in cui ha comunque pensato di poter credere finché non è stato troppo il dolore che ciò causava. Sarà che anch'io ho vissuto di recente una situazione simile e quindi mi colpisce davvero in pieno questa cosa, ma hai reso in maniera molto verosimile tutto quel momento del "ci siamo lasciati, ho bisogno di parlarne con te che sei il più caro amico, non so che fare, aiutami" - e tutto quel carico di rassegnato dolore che accompagna una storia lunga che finisce. Che per quanto imperfetta e potenzialmente problematica, ha un impatto sulle persone che la vivono, e non può non lasciare degli strascichi nonché le necessità di una figura amica al proprio fianco, specialmente se questa figura si fa i chilometri e attraversa un'intera Regione Pokémon per raggiungerti ed essere al tuo fianco ancor prima di sapere ciò che non va.
Se Adriano staglia in maniera così perfetta nel ruolo che gli hai affibbiato, restando sempre sé stesso ma permettendoci di vedere un lato che per ovvi motivi non possiamo conoscere dai videogiochi (mi è piaciuto molto l'accenno al fatto che stia sempre in palestra, dopotutto è una persona ligia al suo dovere, così come la sottolineatura costante della sua bellezza e del suo fascino, altro suo tratto distintivo), anche Rocco non è da meno. Siamo nel suo POV, quindi filtriamo tutto attraverso i suoi occhi e i suoi pensieri e fa strano come lui sappia, si senta già da prima il perché deve essere vicino il prima possibile ad Adriano, ma non lo espliciti finché non gli viene detto palesemente dall'altro - come se volesse negare a sé stesso anche il sapere che quella coppia non era il massimo, che non poteva funzionare, che Adriano ha bisogno di lui perché lui lo capisce in modo differente.
Ammetto che all'inizio col nome Commodo mi hai anche fatto dubitare dei miei ricordi in merito a Hoenn, perché sono andato a cercarmi di quale personaggio parlassi, prima di scoprire che è un OC creato apposta (e bella scelta del nome!), ma conoscerlo attraverso i ricordi di Rocco ci dà di lui un tratteggio che rimanda da subito a una figura che non sta bene insieme ad Adriano, ma che Rocco si figura essere parte invece di una relazione perfetta (almeno in un primo momento) forse proprio per la sua incapacità di verbalizzare i sentimenti che prova per il Capopalestra - una sorta di proiezione sull'altro di sé stesso, che allontana il rischio anche solo di una speranza, e permette di volere il bene dell'altro.
Ho gradito molto il pezzo "Adriano gli è sempre vagamente piaciuto, ma in quel modo un po’ ozioso e noncurante in cui ci piacciono le persone che sappiamo che non potremo mai avere e con le quali non ci interessa neppure provarci perché tanto già sappiamo che sono irraggiungibili; e davvero, va bene così. Coltivare anche solo una speranza vana sarebbe troppo doloroso, e Rocco preferisce bearsi in silenzio della sua compagnia e del suo affetto senza desiderare oltre."
Credo che forse tutti abbiamo avuto, o abbiamo, una persona del genere nella nostra vita, anche solo per un momento della stessa. Quel tipo di rapporto che sappiamo non poter funzionare solo perché lo abbiamo deciso nella nostra testa. Come ti capisco, Rocco.
E come capisco Adriano che lo rassicura che anche solo essere lì, in silenzio e insieme, è un modo più che adatto per essergli vicino e dimostrargli il proprio supporto.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, ma mi godo un altro po' di questa Ceneride mentre ti faccio i miei più sinceri complimenti. Questa storia mi ha proprio colpito al cuore, bravissima!
 

Recensore Veterano
13/09/23, ore 17:37
Cap. 2:

Porco Arceus ho avuto un tempismo che neanche un tiratore al piattello. Apro EFP dopo mesi, ci cazzeggio un po', vado nei messaggi, rileggo la tua risposta alla mia recensione, penso "Ah, giusto che aveva detto che avrebbe aggiornato! Poraccia la capisco, io ho appena finito un capitolo lungo come la morte che mi ci è voluto quasi un anno per completarlo, ma vediamo comunque che non si sa mai", controllo gli autori preferiti, e BAM! Capitolo nuovo. Pubblicato fresco fresco. Sì cazzo.
Parto subito col fatto che io il worldbuilding lo amo, e nel caso dei pokémon specialmente amo quando interseca le regioni e i personaggi tra di loro, quindi mi è piaciuto davvero tanto l'inclusione di questa covention francese per i concorsi pokémon. E' un ottimo pretesto per uscire da Hoenn un momento nonché un evento che riesco tranquillamente a immaginare esista nel contesto del pokémondo, e ha perfettamente senso sia che Adriano ne sia a conoscenza, sia che voglia farsi accompagnare da Rocco - in quanto abbiamo stabilito già nel primo capitolo che quest'ultimo è la sua roccia metaforica, una persona che gli da' conforto, e quindi in questi tempi in cui si sente particolarmente giù di corda è ovvio che si sentirebbe meglio con un amico al suo fianco.
E' anche carino se non un po' triste che Rocco non veda nessuna possibilità di essere anche solo un poco attraente in qualsiasi senso: sia amoroso per Adriano che sociale per il resto del mondo. La sua introversione è ancora più giustificata perché questo è, effettivamente, un mondo di cui lui non sa una beata mazza, e vedersi accolto e fissato così da gente che non conosce e che farebbe volentieri a meno di conoscere in ogni caso darebbe un discreto fastidio anche a me; ma per quel gran bel pezzo di manzo che è il suo amico-barra-cotta di non so quanti anni, questo e altro. Mi piace anche come sia meticoloso con le parole, preferisce sempre pensare bene alle sue risposte pur rispondendo sempre in tempo ed è capace di capire cosa dire e come in ogni situazione, mentre Adriano è o troppo impulsivo o troppo esitante.
Una minuscola nota prima di continuare ma riesco a immaginarmi quello sticker di Purrloin perfettamente. Occupa d'ora in poi un lotto costante nella mia mente, lo amo XD
Tornando a noi: vino! Tanto di quel vino. E Adriano non solo ha deciso di alzare entrambi i gomiti, ma ha pure preso in prestito quelli di Rocco per fare più veloce. Appare subito strano che si senta a disagio, eppure è solo il suo amico che se ne accorge... Mi chiedo se sia la sua reputazione di persona piuttosto disinvolta che lo maschera agli altri? Oppure magari sono tutti un po' troppo pieni di sé per realizzarlo, come Orthilla - che a proposito amore bello di mamma tua tesorino angioletto bellissima capisco che tu hai la testa là sopra in cielo con gli Swablu ma partire con un "Ma come stai bene! Sei dimagrito?" con una persona che hai visto forse 3 volte faccia a faccia è indelicato DA MORIRE
Meno male che Adriano riporta la conversazione su un argomento migliore come "Comunque Io Un Giro Su Rocco Me Lo Farei Volentieri E Nessuno Di Voi E' Invitato Ad Accompagnarmi", che fa un po' venire un infarto al poveraccio del nostro Campione ma si sa, ogni tanto serve
E via, verso l'hotel, prima che quel poverino sputi l'anima in faccia a qualcuno. L'interesse di Rocco per la reputazione di Adriano credo sia un'estensione della sua preoccupazione per lui: sa perfettamente tutti i casini che porterebbe la situazione in quanto interessa una figura abbastanza conosciuta, ma soprattutto sa che la persona dietro al nome infangato ne soffrirebbe terribilmente. Ma adesso è il suo turno di sentirsi MALE, con quella richiesta che viene dal nulla e che lui tanto aspettava, ma che non può assolutamente accettare così. Tutti i suoi pensieri peggiori si impilano l'uno sull'altro e si equivale subito ad uno zero, un corpo come un altro che colma un'assenza, e per quanto in ogni altro momento farebbe un tuffo carpiato triplo direttamente tra le braccia di Adriano deve invece prenderlo e dirgli, assolutamente no. Perché non ce la fa ad approfittarsi di un amico così. Meno male che Adriano capisce.
E poi... E poi c'è la parte finale, e qui mi sciolgo completamente. Tra i cerchi disegnati sul palmo dal pollice, Adriano che si scusa e confessa la sua, di cotta, Rocco che si spiega per poi rispondere accettandolo a piene mani, e infine scoprire che anche solo parlando e stando vicini i loro cuori battono all'impazzata e sono innamorati pazzi l'uno dell'altro, tanto intensamente che ne sono quasi imbarazzati... Non c'è nessun bacio sulle labbra né gesto di estrema passione, ma è come se ci fosse stato. La loro gioia basta e avanza, e la tenerezza tra loro mi fa quasi esplodere, sono di una dolcezza infinita!
Ho scritto un casino, scusami, ma sono troppo contenta di essere arrivata proprio al momento giusto!
Ti infondo di tutta la forza necessaria per sopravvivere ai prossimi mesi, che l'estate è ormai finita e comincia L'Orrore Dell'Autunno, e se sei come me di forza te ne servirà a frotte!
Un enorme abbraccio e mille miliardi di complimenti in più,
An13Uta
(Recensione modificata il 17/09/2023 - 11:33 am)

Recensore Veterano
20/02/23, ore 23:33
Cap. 1:

"[...] ovviamente aderenti in un modo che dovrebbe essere dichiarato anticostituzionale o quantomeno legalmente perseguibile, [...]"
Chiedo scusa per aver cominciato la recensione riportando questa riga scritta da te ma mi ha stesa, ho dovuto smettere di leggere per un momento solo per dirti quanto mi ha fatto ridere perché è bellissima. Torno subito quando ho finito
Ok! Ho letto e ri-letto e son pronta.
Ammetto che non appena ho visto il nome di Commodo ho subito cercato chi fosse, temendo di fare una figuraccia non riconoscendolo, ma non sono riuscita a trovare nulla su di lui quindi immagino sia un personaggio completamente originale. A trarmi in inganno è stato il nome non particolarmente comune, in linea con quelli scelti di solito dagli adattatori italiani (penso ad Aristide, Rodolfo, Ginepro e Laburno - gesù cristo questi ultimi due son tremendi secondo me) e solo dopo mi è venuto in mente il collegamento tra lui ed Adriano, entrambi portanti il nome di due imperatori romani: un dettaglio molto bello!
La prospettiva di Rocco mi piace molto. Anche prima che diventino effettivamente una coppia si vede che sono davvero amici, lui vuole davvero bene ad Adriano, gli dispiace di vederlo così abbattuto e ha molta premura nei suoi confronti, anche se ogni tanto gli scappa la lingua; tiene a distanza il suo affetto romantico perché capisce che proprio non è il momento (e forse si sottovaluta un po' vedendosi tanto lontano dagli standard di Adriano) ma non per questo è freddo con lui, anzi, subito gli offre supporto.
Anche Adriano è scritto in modo molto bello - più di ogni cosa mi sembra stanco, esausto, come se la fine di questa relazione lo avesse completamente sgonfiato e si stia trascinando verso quello che sa benissimo sarà un periodo migliore, ma così piano che gli sembra di essere su una salita ripidissima. Si muove in un modo che lo a sembrare piccolo, chiuso, scarico. A furia di scendere a compromessi, cosa che sta ancora facendo - andando a dormire in palestra quando la casa è SUA, poraccio - si è esaurito fino a non poterne più, mentre Commodo non sembra accusare troppo il colpo.
Sono molto curiosa di come arriveranno al momento descritto nell'introduzione! Di sicuro ci vorrà un discreto po', ma sarà bello vedere come evolve la loro dinamica nel tempo.
Devo assolutamente ricordarmi di recensire altre tue fic, sono sempre belle ma la mia memoria di pesce con l'halzheimer mi fa dimenticare la loro esistenza ogni volta che non ce le ho sott'occhio...
Un grosso abbraccio,
An13Uta