Buongiorno cara, eccomi qui per continuare la lettura! Allora, dopo aver concluso la minilong ho scelto di leggere l’ultimo aggiornamento perché tanto, se andassi a cercare, non saprei quale scegliere perché mi piacciono tutte le tue storie ^^
Ok, questa è dolcissima e io sono molto emotiva, va bene? Mi sono sentita così tanto vicina a Ginger e ai suoi stati d’animo, al suo sentirsi in un certo senso abbandonata dal fidanzato durante le giornate. Non voglio giustificare nessuno, anzi, qui proprio riconosco che David sia capace di comprendere cosa ci sia di sbagliato nel periodo, e quanto possa essere difficile portare avanti una relazione con tutta quella confusione, il lavoro, le scadenze, lo studio di registrazione ecc.
Ragazzo mio, sapevi non sarebbe stato facile convivere ma anche Ginger sapeva non sarebbe stata una passeggiata vivere con una persona famosa. Solo che mostrano lo sconforto in due modi differenti, è come se non fossero capaci di incontrarsi nemmeno quando sono sotto lo stesso tetto. Lei ormai dà per scontato una quotidianità a cui fa sempre più fatica abituarsi, e lui si scervella letteralmente per stare dietro a questo benedetto San Valentino per farlo diventare speciale davvero. Ovvio, direi che chiedere ai propri colleghi di farsi aiutare con qualche idea è più che lecito, ma nemmeno loro brillano per originalità, anzi ^^ Direi che se la cavano con il classico ma apprezzo che David abbia pensato a qualcosa di più personale e vissuto, infatti l’idea è carinissima e anche se con qualche strafalcione la giornata sicuramente è stupenda per entrambi: una pausa, qualche piccolo accorgimento, un regalo scelto e fatto col cuore e anche se manca lo zucchero nelle crepes, beh, ci ha provato. E poi, in fondo, stanno insieme e questo è l’importante.
Le sensazioni iniziali sono di stress, abbandono, tensione, di malumore e incapacità di relazionarsi in modo facile; si passa poi a una sorta di consapevolezza che più cresce epiù punge per poi passare alla soddisfazione, al bisogno di compagnia, alla complicità nuovamente raggiunta e nel sapere che anche se ci sono momenti no, impegnandosi si riesce a rattoppare dove pare ci sia qualche falla. I dialoghi come sempre sono brevi e ben dosati nel corso della lettura, aprendosi sul finale e mostrando cosa i personaggi stiano vivendo e come; le sensazioni sono rese dalle reazioni, dai piccoli particolari, da smorfie e sguardi, sbuffi, sorrisi, debolezze e stanchezza, da tante cose e dagli occhi che si illuminano per la contentezza alla fine.
Nella brevità il tuo stile regala sempre tanto, nel quotidiano, mostrando che per quanto si possa essere famosi in fondo si rimarrà sempre e comunque esseri umani con delle debolezze, dei doveri, dei sentimenti e dei rischi. E questo mi piace perché rende tanto veri i tuoi protagonisti.
Sempre una nuova, piacevole sorpresa tornare da te. alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3 |