Ciao! ♥
ormai lo sai già, ma non ho avuto proprio alcun dubbio quando si è trattato di indovinare questa storia. Sarà che negli ultimi anni ho avuto modo di leggere molto di tuo, entrando in "confidenza" col tuo modo di scrivere, con la voce che sai dare ai tuoi personaggi, ma anche perché credo tu abbia uno stile già ben strutturato e maturo, che ti permette di dare un'impronta tua ben definita ai tuoi scritti, per cui non ho avuto alcun dubbio nell'assegnarti la storia.
La prima cosa che mi ha fatto pensare a te è stato sicuramente il titolo: più volte mi sono imbattuta in tue storie che utilizzano per titolo un’unica parola (spesso proprio un aggettivo!) che sintetizza la tua visione dei personaggi, per cui già da qui la storia mi urlava il tuo nome. Senza contare che “accartocciati” è un termine che trovo in linea con il lessico che generalmente usi, è proprio una parola che mi viene da associare a te, al tuo registro e al tipo di "sfumature" che usi per dipingere i personaggi, ma soprattutto la loro introspezione, che questi aggettivi, sempre ben studiati, sanno subito rendere con precisione. A dire il verto tutto il registro linguistico scelto e a il vocabolario (inghiottire, supplica muta, incattivire, bile, sussulto) sono qualcosa che a istinto associo a te, specie se usati in modo sempre corretto: sono ovviamente parole che mi capita di leggere altrove, ma usate con la tua stessa naturalezza è difficile. In secondo luogo anche l’utilizzo della punteggiatura, e specialmente delle lineette, mi ha portato a pensare a te con la tendenza a spezzare le frasi e porre in evidenza una serie scelta di parole che riassume il contenuto del paragrafo tramite immagini o sensazioni. Anche l’allineamento dei dialoghi a destra, a intervallare il testo con piccole scene di sole battute, è un tratto ricorrente nella tua scrittura.
Infine, anche se forse non sono una tua coppia (anzi!), l’ultima cosa che mi ha fatto pensare a te è stata in parte la visione del legame tra i due personaggi. Ricordo nostre riflessioni sul legame che unisce i Malandrini, e come tu abbia sempre posto molte domande su chi tenesse davvero insieme quell'amicizia, se non fossero più amici di James che tra di loro, cosa che qui è ben indagata. Questo insieme alla tua difficoltà a vedere qualcosa di romantico tra Remus e Sirius, che anche qui di romantico hanno poco: i sentimenti di questa storia non sono sentimenti leggeri, facili, ci sono rancori, risentimenti, ci sono amori mai corrisposti e che corrisposti non potranno essere mai, personaggi che si chiudono (accartocciano!) in sé stessi e nei propri errori.
Ecco, sicuramente non sono una coppia che apprezzi o senti tua, ma trovo che l'approccio a sviscerare questa dinamica sia comunque molto tuo, con personaggi che sbagliano e sbagliano ancora, emozioni scomode. Io credo che tu abbia reso ottima giustizia a quella che è la tua visione del loro legame così burrascoso, e l'essere uscita dalla tua confort zone con loro si sia rivelata l'ennesima perla.
Grazie ancora per aver indetto la challenge e come sempre complimenti: tutto quello che scrivi li merita ♥ |