Ciao, cara!
Passo a lasciarti il commento alla seconda fase di Riflessioni sulla scrittura, visto che sei una delle poche che ho indovinato! è_é
Per quanto riguarda questo testo, penso di aver adocchiato correttamente la sua autrice. Ammetto che l’elemento che per primo mi ha portato a pensare a lei sono stati i personaggi: la Vecchia Generazione, una delle sorelle Black, questa coppia. Sono tutti aspetti che so piacere all’autrice, per cui le mie antenne si erano già drizzate!
Per quanto riguarda lo stile, anch’esso mi ha da subito fatto pensare all’autrice in questione, con la sua narrazione semplice ma mai banale, con un uso misurato del corsivo e un andamento testuale “composto” (niente stacchi eccessivi, niente formattazione stravagante o aspetti un po’ particolari di questo genere).
Ho poco da dire a riguardo, se non che l’autrice, pur non utilizzando innovazioni stilistiche o uno stile particolarmente incisivo, riesce perfettamente a farsi riconoscere anche a una prima lettura (o almeno spero, se non ho indovinato sarà un po’ imbarazzante!), il che per me rappresenta un grandissimo pregio.
A presto!

Un bacio,
Mary

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Ciao, Sev!
Purtroppo non sono riuscita a partecipare alla challenge, ma questa storia mi ha incuriosito moltissimo e sono subito corsa a sbirciare.
Finalmente riesco anche a fermarmi un secondo a lasciarti qualche riga di commento, perché ho trovato questa flash davvero adorabile.
A partire dalla coppia, che mi piace sempre molto anche se non leggo quasi mai di loro, ma soprattutto ho adorato il tono con cui hai scelto di raccontare di loro. Loro che sono praticamente degli OC, nel senso che sappiamo abbastanza della loro storia, ma li abbiamo visti comparire direttamente in scena pochissimo, quindi la loro caratterizzazione lascia molto spazio all'inventiva dell'autore. Devo però dire che trovo molto azzeccato, anche a livello simbolico, il modo in cui li hai caratterizzati: insomma, Ted è un tornado di goffo buonumore, schietto e semplice, quella che proprio si dice una ventata di freschezza, e mi sembra perfetto che una come Andromeda, soffocata da una famiglia ingombrantissima e dal retaggio delle loro concezioni purosangue si ritrovi attratta da qualcuno capace di farla ridere e farla sentire così tanto leggera in pochissimo tempo, con una naturalezza meravigliosa.
E, lo ammetto, le battute di del buon Ted hanno fatto ridere un sacco anche me, che siano pessime o meno (ma del resto, so di avere un senso dell'umorismo che funziona in modo strano).
Insomma, davvero una storia carinissima, mi ha proprio lasciato con un bel sorriso (e la voglia di una tazza di tè e di una fetta di torta al cioccolato con scaglie di cioccolato, mannaggia alla dieta!).
A presto!

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Ciao, Sev!

Ho avuto un bel po' di titubanze, all'inizio, per questa storia, perché ero indecisa tra te e Sofifi, che avevo notato avere entrambe un tono più narrativo, nella prima flash. Ma alla fine rileggendola bene con attenzione associarla a te è stata l'unica scelta possibile, e ogni lettura non ha fatto che confermarmi questa impressione.

 Innanzitutto lo stile lineare e narrativo, uno stile che facilmente si piega anche a storie più lunghe, mi pare caratteristico della tua scrittura, in base anche alle altre storie tue che ho letto. La cosa che mi ha sempre colpito dei tuoi racconti è il narratore in terza persona che si adatta sempre a una focalizzazione interna che permette ai personaggi di emergere molto bene, così come le loro caratterizzazioni, e lo steso mi pare sia avvenuto anche qui. Inoltre trovo il tuo uno stile che si focalizza molto sulla descrizione dei dettagli, specie come era stato fatto notare da un’altra partecipante al primo turno su quelli sensoriali e visivi, e questo mi è tornato in mente ad esempio nel passo in cui si descrive la torta: considerato che di solito si tende a eliminare i dettagli nelle flash, mi è parso abbastanza distintivo della tua penna.
Non penso di aver mai avuto modo, nelle tue storie che ho eltto, di incontrare la tua visione di Ted, ma mi è piaciuto molto! Le sue battute hanno conquistato anche me, oltre che Andromeda, e mi ha fatto proprio ridere.
Ovviamente, poi ho pensato a te anche per il dettaglio del tè e Andromeda che, da brava Purosangue dell’alta società, sa come servirne uno in modo impeccabile: ho subito pensato ai tuoi Roddie e Alex che sono preparatissimi sull’argomento, spero siano fieri di me che ho appreso le loro lezioni (meglio di Roland, si spera!).

Complimenti, e grazie della lettura.
A presto,
Maqry

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Ciao, Sev!
Mi è dispiaciuto non riconoscerti come autrice di questa flashfic, anche se mentre scrivevo il mio commento per la presunta penna ero perfettamente consapevole di star mettendo in evidenza caratteristiche che si prestavano a essere associate anche alla tua flash della seconda fase della challenge e alla tua produzione in generale. Avrei voluto trovare un elemento in più a sciogliere il mio dubbio!
Ci hai sorprese tutte con questa ship, ma col senno di poi ho persino apprezzato l’indizio, se vogliamo chiamarlo così: una storia che ha per protagonista proprio quella stessa Andromeda citata nell’altra storia!
Provvedo ora a lasciarti qui il commento pubblicato sul forum:

Tè clandestino
Penna presunta: Sofifi
Commento:
Anche per questa storia, come per la flashfic della fase precedente, l’autrice scrive al tempo passato e in terza persona, adottando una focalizzazione interna. Ritroviamo un registro coerente con il punto di vista prescelto, che quindi rinuncia vocaboli o espressioni che risulterebbero troppo elaborate in bocca a una giovane ragazza come Andromeda. La narrazione è bilanciata, non predilige per esempio esclusivamente l’introspezione: sono descritti i precisi movimenti dei personaggi, i loro pensieri, le loro sensazioni, le loro voci. Come “Priorità”, questa storia presenta una struttura semplice e lineare, rappresentata da un unico blocco narrativo, che racconta un singolo episodio con l’approccio che si potrebbe ritrovare anche in un testo più lungo.
Rispetto alla punteggiatura dei dialoghi, qui abbiamo la stessa adottata altrove da Sofifi: l’autrice preferisce le virgolette alte, il punto fermo dentro le virgolette, la virgola dentro le virgolette quando la battuta di dialogo è seguita da didascalia.
Altre caratteristiche che ho riscontrato in entrambe le storie sono un uso parsimonioso del corsivo e la presenza di qualche ripetizione.
Guardando all’impaginazione, una caratteristica non di comunissimo riscontro (e quindi potenzialmente distintiva) è lo spazio maggiore dell’interlinea ogni volta che va a capo.

Alla prossima!

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Ciao!
Che fossi tu l'autrice di questo racconto era una delle mie poche certezze, ho davvero ritrovato tutti quegli elementi che a mio parere caratterizzano il tuo stile e la tua maniera di raccontare i personaggi.
Come ho scritto nel commento, mi hanno condotta da te sia lo stile narrativo – di quelli adatti anche a un racconto più lungo –, sia la scelta di prediligere la maiuscola a inizio discorso diretto sempre, anche quando è preceduto dalla virgola (ad esempio: «le propose: “Posso dividerla»). Inoltre, parimenti alla flashfic della prima fase, anche qui ho ritrovato la linearità della struttura del testo e l’intrecciarsi di discorso diretto e indiretto che accompagna l’intero racconto – nei tuoi testi trovo vi sia sempre molto “showing”, probabilmente è il tratto più distintivo che associo alla tua voce di autrice.
Anche se è perfettamente IC che Andromeda – di educazione Black – sia abituata a sentir parlare di Voldemort in termini di Lord, come sai a livello lessicale mi ha colpita comunque “Lord Voldemort”, che trovo faccia parte del tuo lessico più della variante “Colui-che-non-deve-essere-nominato” (non so, questo dettaglio ha fatto sì che avessi l'ennesima conferma di avere davanti la tua storia!).
Va da sé, anche la scelta dei personaggi mi è parsa in linea con il tuo prediligere la vecchia generazione. E a proposito dei personaggi posso qui aggiungere che ho trovato molto carino il momento tra Ted e Andromeda, con lui che cerca di essere simpatico (riuscendoci!) e lei che sembra in bilico tra il voler trascorrere tutto il tempo con lui e il fuggire a gambe levate (è pur sempre una Black questa signorina!).
Un abbraccio! 💚

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Ciao! Ti lascio il commento come recensione :3

Tè clandestino
Penna presunta: Severa Crouch
Commento: Pg: Ted/Andromeda. Vibes: leggere. Commento: stile e lessico molto semplici, viene raccontato un episodio con pragmatismo, eppure in così poche parole emerge ben delineata la personalità di entrambi i personaggi. È, a tutti gli effetti, un incipit realistico di ciò che sappiamo avverrà in futuro, ovvero la loro storia d'amore. Non ci sono caratteristiche "strane" nella storia, è tutto molto "liscio", i pochi corsivi evidenziano giusto due parole. Nella maggior parte dei dialoghi non è espresso chi parla ma si capisce benissimo. Storia semplice e godibile. Ho assegnato la storia a Severa perché innanzitutto ho visto che non c'erano Mangiamorte seminati fra le altre storie, e poi perché secondo me lo stile si adatta bene al suo (avendo letto anche qualcosina d'altro di suo e non solo la storia "campione"), ma ammetto che la scelta dei personaggi mi sta facendo dubitare fino all'ultimo. Boh!

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