Ciao, gabry! ^^
Avevo messo questa tua storia nella mia lista lettura da quando sono uscite le nomination degli Oscar, e oggi ho approffittato dell'iniziativa "un inverno di letture" sul forum, per riuscire finalmente a passare! <3
Innanzitutto, complimentissimi, perchè questa storia esprime benissimo tutta la desolazione della lyrics da cui prende spunto. E' un testo drammatico, proprio come la canzone che to lo ha ispirato e che, però, conserva anche in sè il seme di una ribellione.
Andromeda è una a cui piace fare la difficile, una che compie scelte difficili, è una ribelle che sfugge ha un destino già scritto, che prova a liberarsi da abbracci che la soffocano come cappi intorno al collo, per seguire invece la strada dei suoi desideri, la strada del suo amore.
Ma le radici restano, e alcune di quelle mani che avevano tentato di imprigionarla, purtroppo sono anche causa del suo dolore, e della sua perdita.
Con lei, alla fine, restano solo i ricordi, quelli dolorosi di un arazzo e quelli dolci di un giovane che le sorride e di una bambina tutta pepe e tutta colori che fa la ribelle (come sua madre) e che per la stessa libertà che anche Andromeda aveva perseguito, purtroppo, alla fine, muore.
Teddy è una speranza, e mi è piaciuto tanto che questo tuo racconto si concluda proprio così, con lui, a cui Andromeda potrà raccontare le sue storie.
Un lavoro davvero ben fatto e molto emozionante! <3
Complimenti, un abbraccio e alla prossima,
Bella
 

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Quanto ho amato questa storia e quanto mi sei mancata. Sto cercando di chiudere l'anno con un pensiero a tutte voi che amo di più e spero davvero di farcela prima di uscire per andare a festeggiare. Sono felicissima che il rewatch di Hunger Games ti abbia portato a partorire questo gioiellino su Andromeda, si vede che la ami tantissimo dal modo super naturale in cui scrivi di lei. Andromeda che è fuggita dalla sua famiglia ma non se ne è mai davvero liberata: le radici dei Black diventano un cappio attorno al collo, un'eredità passata anche a Teddy, che però porta il nome di Ted, e forse in fondo è giusto che sia così, ché dal passato, diceva un saggio babbuino o puoi scappare o puoi imparare qualcosa. Questo ritratto di Andromeda è tanto pieno di fiera dignità, di bellezza ferita ma non deturpata, di ricordi dolorosi mischiati a memorie dolcissime: Ted, Dora, Remus, la seconda famiglia che ad Andromeda è stata strappata come la prima ma che non se ne andrà mai davvero del tutto. Rimane l'amore per un bambino, una pagina bianca, una speranza di redenzione, una promessa di futuro.

Grazie di essere tornata a scrivere qui.
Ti abbraccio stretta e ti auguro il meglio per questo anno in arrivo ♥

Bennina

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Ho da poco rivisto l'intera saga di The Hunger Games ed Andromeda è il mio personaggio preferito... puoi capire che bella scoperta è stata trovare questa tua storia tra le storie degli Oscar.
The Hunging Tree è una canzone fortemente evocativa, struggente e dal grande potere comunicativo... incita alla rivolta e al tempo stesso è una consolazione...che dire... per me la tua storia è assolutamente perfetta per questa storia.
Mi piace molto questa tua Andromeda, testarda e coraggiosa, dandoci anche uno sguardo sul suo passato.
Complimenti davvero.
Flo

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Ciao, arrivo dagli Oscar della Penna. Purtroppo conosco poco Harry Potter e per niente Hunger Games. Mi dispiace, ma considera che ho letto praticamente come una originale.
Trovo che le song fic si adattino bene ali genere introspettivo. Vedo una donna che nessuno capisce e che ha dovuto tenersi tutto dentro, che ha il coraggio di andare avanti nonostante gli impedimenti ingiusti con cui è nata, cioè provenienti dalla famiglia.
Chiedo scusa se mi sono persa molto non conoscendo i protagonisti.
Buon proseguimento e ci vediamo agli Oscar.

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Avrei dovuto recensirla appena pubblicata, anche perché ho potuto leggerla in anteprima, ma i mesi scorrono sempre più velocemente e il tempo diminuisce sempre più; per fortuna esistono iniziative (e sfide vinte!) che mi riportano dove manco. ❤
Tutta questa premessa per dire che sono finalmente qui, a scriverti quanto ami la tua Andromeda e più in generale le tue introspezioni. Ho appena scritto in un'altra recensione che la tua scrittura è emotiva, e non posso che ripetermi dopo aver letto ancora una volta questo racconto, perché lo è e lo è tantissimo.
Ho trovato particolare che l'ispirazione ti abbia guidata verso un flusso di coscienza che, come mare mosso, oscilla tra presente e passato, così intrecciati da sovrapporsi ed esistere nello stesso piano narrativo a volte, come a mostrare anche attraverso la forma della narrazione quanto le catene dei Black siano la costante della vita di Andromeda – quelle che prima o poi stringono la presa e causano dolore.
In uno spazio relativamente piccolo, accompagnata da quella canzone che sa di presagio, sei riuscita a ripercorrere tutta la vita di Andromeda, mostrandone la sua dolorosa natura ciclica: lo strappo tra lei e la sua famiglia che si ripropone, sia pure in maniera diversa, con Tonks che sceglie Remus; e l'abbandono voluto che la rende una giovane ragazza senza famiglia che si ripropone con l'abbandono forzato che la rende una donna senza famiglia. E se nel passato a tenere vivo il legame erano sorelle rinnegate, nel presente è un nipote amato.
Bellissima storia, sono sempre felice quando torni in questo fandom.
Un impasto (!) ❤

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Buonsalve! :)
Vengo qui per gli Oscar della penna, dal momento che concorriamo per la medesima categoria, in questo caso "miglior colonna sonora".
Non ho mai letto "Hunger Games" e non ho mai visto il film, quindi non conosco la canzone a cui fai riferimento, tuttavia trovo che si incastri molto bene in ciò che hai scritto e questa storia, pur parlando di personaggi che non ho mai particolarmente amato (neanche odiato, eh, semplicemente mi sono indifferenti), mi è molto piaciuta.
Complimenti e in bocca al lupo per gli Oscar. :D

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Buonanottissima, vengo in pace dal forum degli Oscar per lasciare una recensione visto che partecipiamo alla stessa categoria!
Fortunatamente conosco il fandom e sono molto felice di aver letto questa storia su Andromeda. Onestamente, io AMO le songfic, cosa c'è di più bello di due opere artistiche si ispirano l'un l'altra? La musica e la scrittura sono il connubio perfetto!
Mi è particolarmente piaciuta la canzone, l'ho trovata così adatta ad Andromeda, lei che ha ripudiato il suo albero genealogico di cui la sua famiglia andava così fiera, lei che ha pagato un prezzo altissimo. Il tuo stile è puntuale e preciso e riesce a rendere bene la disperazione di una donna che va avanti solo per suo figlio.
Che dire, ti rinnovo i complimenti e ci si rivede agli Oscar!!!
Un abbraccio
Angel <3

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Gabry ⁠♡
Ho quasi timore a scrivere in questo rettangolino bianco, perché le parole, la composizione, il trasporto e l'intensità di quello che ci hai donato tu sono così intensi che non voglio rovinarli!
Amo entrambi i fandom, e ho una dipenderà dalla canzone che te li ha fatti legare - magistralmente, fra l'altro -

Potrei aver pianto qui: "E poi trovare il coraggio di dirgli che sua madre adesso è inafferrabile come il pulviscolo che si muove in una stanza alla luce del sole e resta sempre luminoso."

E anche qui: "I rami dell'albero genealogico dei Black sono fatti di catene che non c'è modo di sciogliere. Andromeda ha scoperto che si può scomparire, diventare una macchia su un muro e spogliarsi del proprio nome ma i ricordi continuano a esistere e lei resta la moglie di un marito ucciso e la madre di una figlia assassinata e la suocera di un uomo al quale è toccata la stessa sorte. Il braccio che sua sorella posava sulle sue spalle per trattenerla è radicato dentro di lei. Un cappio intorno al suo collo ma che paradossalmente ha ucciso tutta la sua famiglia."

Non smettere mai ⁠♡

Con affetto e ammirazione
W.

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Ciau^^
Adoro le ff dedicate a personaggi non principali. Le figure di contorno sono spesso sottovalutate, ma alcune di loro posso davvero celare personaggi meravigliosi. Qui in realtà non ci racconti molto, è una ff brave, ma riesci a intrecciare passato, presente e futuro.
Ho letto davvero volentieri questa ff.
Baciux
Béa

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