Recensioni per
Considerazioni di una vita al limite del politicamente corretto
di fiore di pesco

Questa storia ha ottenuto 52 recensioni.
Positive : 52
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
23/03/24, ore 21:20

Ciao Fiore.
Ho iniziato a leggere questa tua raccolta sotto consiglio di SwanxSong e devo dire che mi ha molto colpita.
Ora però è meglio che proceda con ordine e quindi parto dal 1° capitolo.
Mi è piaciuto come la sigaretta raccolga in sè l'importanza di prendersi un momento solo per sé stessi, riuscire così ad avere una vera catarsi.
Mi è piaciuta la tua schiettezza. Le sensazioni che riesci a trasmettere mi hanno coinvolto e mi ci sono ritrovata.
È stata davvero una piacevole lettura.

Al prossimo capitolo.

jessicalocke

Recensore Master
05/03/24, ore 00:58

In realtà questa sera ho letto anche questa OS, l'ho detto che questa raccolta mi sembrava interessante.... 😉
Dunque, se l'ultimo capitolo ha un qualcosa di comico in sé per cercare di sdrammatizzare un episodio non proprio piacevole, qui ho notato una vena leggermente nostslgica, forse anche romantica....
Io non so bene perché ma la cicca catarrica suona fin troppo bene e sembra quasi un momento romantico descritto così, con i boschi le stelle la luna e quel lieve tizzone aranciato tra le dita....
Certo, magari non è esattamente il bisogno di nicotina a guidare tante volte la mano sul pacchetto ma sono più i gesti ad essere psicologicamente rilevanti o i momenti (come hai ben descritto tu ogni cicca ha "motivazioni diverse/scopi diversi")
Io non fumo (mai provato un tiro lo confesso 😅🙈) ma i miei genitori si e ho trovato molte analogie con ciò che descrivevi tu (tipo che tante volte se sono in compagnia è più facile che ne fumino una siete l'altra (cicca di compagnia) quando sono nervosi è d'obbligo accendere una cicca etc....) penso che ogni tanto anche mia madre interpreti una delle cicche serali come la catartica perché a volte soprattutto d'estate esce e sparisce per mezz'ora con la sua sigaretta.... 😊
Ecco, credo che il nucleo di questa OS comunque non sia il fumo di per sé che come hai dimostrato se c'è un reale interesse a smettere si può farne a meno; il nucleo qui è il bisogno di prendersi un momento (lungo o corto a seconda della possibilità o del bisogno) per sé stessi, per riflettere, per metabolizzare la giornata magari, distendere i nervi se qualcosa è andato storto o perché no, anche per conoscersi e basta. Conosco un po' questa sensazione, ci sono periodi che sembra anche a me una necessità soprattutto serale uscire fare due passi nel silenzio (perché si la sera è anche silenzio meno gente fuori meno caos....) e semplicemente stare in movimento senza magari riflettere su chissà cosa in particolare ma farlo e da soli, so che fa bene, ecco, che è una bella sensazione, anche se per me non è ancora un'abitudine ☺️💚 se non ti definisci un esempio per via del "vizio/cicca" va detto però che credo che avere un momento "cicca catartica" in realtà farebbe bene a molte molte persone.
Mi ha fatto riflettere, quindi grazie per l'interessante lettura e scusa il papiro che ti sto mollando 😅🙈
A presto 🤗
Nala

Recensore Veterano
20/06/23, ore 15:15

Ho trovato la tua introspezione molto autentica e la tua sigaretta molto catartica!
Effettivamente i vizi non sono mai una soluzione o un aiuto a niente, ci portano solo ad una situazione del passato del passato che ci era piaciuta oppure ad un momento che consideriamo importante come nel tuo caso. Tutto ciò che facciamo lo possiamo benissimo riprodurre anche senza il vizio in realtà. Col passare del tempo i vizi portano delle conseguenza, lo scrivo non per fare la ramanzina da professorino ma per esperienza personale diretta.

Nei commenti mi piace spesso riportare i brani che mi sono piaciuti di più:
"Era una cosa effettivamente difficile da comprendere "la mia ragazza la sera esce di notte senza cellulare nei boschi, con uno zippo e un pacchetto di sigarette e torna dopo più di un'ora mentre io la aspetto a casa come un coglione"
questa penso fosse una frase che ti ha detto. In realtà gli scrittori hanno necessità della solitudine, la solitudine è una gran bella cosa che tutti dovrebbero provare, tu la chiami meditazione infatti, un momento della nostra giornata in cui facciamo il punto della situazione. Avendo a che fare tutti i giorni almeno con un mezzo centinaio di persone diciamo che non mi basta un'ora di solitudine.
Hai fatto bene a pubblicare quello che hai scritto!

Se non le avessi appena tolte da EFP ti consiglierei di leggere un paio di storielle che sicuramente ti avrebbero fatto ridere, forse un giorno le rimetterò.
Edoardo