Recensioni per
wrathchild.
di Marti Lestrange

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
02/07/23, ore 10:49
Cap. 1:

Ciao, Marti!
Quando ho letto l'intro di questa storia ho proprio sentito il bisogno di leggere tutto, e ora vorrei davvero avere un po' più di tempo per lasciarti una recensione come si deve, perché questa storia, e tutta la costruizione che le hai dato, le tematiche che hai affrontato e il modo perfetto in cui hai inserito tutto in una parentesi perfettamente coerente con il canon meriterebbe davvero tanto.
Ahimé, sono un po' di corsa, ma ci tengo comunque a provare a lasciarti qualche riga.
Dicevo, questa storia mi ha conquistata da subito, perché adoro quando personaggi che nel canon sono poco più che un nome assumono un'identità ben caratteristica e perfettamente riconoscibile, come in questo caso. Della signora Zabini sappiamo pochissimo, ma il poco che sappiamo di lei è così interessante, così in grado di aprire scenari estremamente ricchi che mi stupisco sempre di quante poche storie ci siano su di lei. Ma, da un lato, il fatto di averne letto pochissimo è stato un vantaggio, perché ho potuto immergermi subito in questa storia senza fare confronti e senza avere altri personaggi sovrapponibili nella testa.
La tua Pauline mi ha conquistata, sappilo. Mi ha conquistata come ci hai introdotto nel suo mondo, in questo eterno spettacolo dove ogni ragazza deve trovare la sua voce, ma solo per finta, perché in realtà le voci di queste donne sono tutte soffocate sul nascere da una società che non ha intenzione di ascoltarle e che è pronta a farle tacere appena una di loro prova a farsi sentire un po' di più.
È interessantissimo il modo in cui costruisci tutto, compresa la presa di coscienza di Pauline della sua condizione: in qualche modo lei è sempre molto lucida e consapevole, anche quando è ancora molto piccola, ma al tempo stesso cresce la sua capacità di credere nelle proprie possibilità: lei sa cosa può desiderare e cosa no, conosce i confini tra i sogni e la realtà, eppure riesce a trovare la forza di fare delle scelte per sé stessa.
È bellissimo anche il legame con la sorella, che fin da piccolissima si fa madre di Pauline, si prende cura di lei, le insegna tutto quello che può e fino alla fine cerca di proteggerla, rifiutando matrimoni che potrebbero portarla lontana dal bordello pur di non abbandonarla. Adéle è una figura che qui non è centrale, non è la protagonista assoluta, ma si vede molto bene quanto la sua esistenza abbia lasciato un'impronta tangibile che ha modellato Pauline.
Mi ha molto stupito l'entrata in scena di Gideon, ma ho adorato il loro rapporto, le difficoltà nel costruire un certo grado di fiducia, quanto sia complesso chiedere a qualcuno a cui teniamo di fare una cosa pericolosa come questa. È bellissimo il loro rapporto, ed è bellissimo (ed estremamente doloroso) come entrambi siano estremamente consapevoli del proprio ruolo nel mondo. Non cercano di trattenersi, non vogliono che l'altro rinunci a niente, e questo crea un rapporto di una maturità difficilissima da leggere in contesti simili, ma perfettamente costruita.
Anche Auguste è un personaggio che ho apprezzato moltissimo: il silenzio con cui si muove nel mondo, la sua solidità, il modo in cui è riuscito a farsi amare da Pauline, nonostante tutto, mi ha davvero commossa.
Insomma, vorrei dirti tante altre cose, ma intanto mi fermo e mi limito a farti davvero tanti complimenti!

Recensore Master
23/06/23, ore 15:03
Cap. 1:

Ciao Marti,
che meraviglia che hai scritto. Ho adorato il modo in cui hai costruito il personaggio di Pauline e il worldbuilding che hai affrontato per consolidarlo. Insomma, è evidente che se la prostituzione è il mestiere più antico del mondo, questo si esercita anche nel mondo magico. Di conseguenza, che bello e interessante questo spaccato di mondo solo fintamente matriarcale, su cui incombe una figura astratta che tira le fila delle ragazze come se fossero marionette di uno spettacolo di cui è regista.
Pauline le regole le impara fin da subito e il legame con la madre e poi con la sorella che è la sua persona di riferimento le danno gli strumenti per orientarsi nel mondo. E quando sta pensando di iniziare a fuggire, ecco Gideon che le sconvolge la vita con una missione inattesa e pericolosa. Gideon che non le offre nulla tranne che precarietà e desiderio, antitesi perfetta ad Auguste che poi sposerà e le aprirà le porte del mondo fuori.
Mi sono quasi commossa a leggere del matrimonio e dell'arrivo di Blaise e della morte di Auguste, tanto silenziosa quanto clamorosa è stata quella di Gideon. Questo rapporto di negativo/positivo dell'amore è bellissimo e sintetizzato poi da Blaise che comprende perfettamente la madre e la sua ultima mutazione, quella della strega che si diverte a usare la libertà che le è stata offerta e sfruttare ai propri fini le debolezze degli uomini, riservando l'amore solo a suo figlio.
A questo punto, spero di avere occasione di leggere di Blaise e del suo rapporto con la madre, di come vive questa scelta, questa trasformazione, di quanto sa o di quanto scopre.
Nell'attesa, ti mando un abbraccio enorme e ti rinnovo i miei complimenti.
Sev