La valutazione è comunque positiva, ma questa mi è piaciuta un po' meno. Semplicemente perché, okay, Eunice è cresciuta molto in fretta e va bene, però Fiona la amava e tu non hai mostrato lo sviluppo del loro rapporto in quei pochi mesi nei quali è diventata una ragazza. E poi, penso che per lei, che si considerava una mamma, aver detto addio a Eunice sia stato straziante, cosa di cui non hai parlato nemmeno dal punto di vista della ragazza, e che invece secondo me avresti dovuto fare, perché le due si amavano ed è impossibile che non provino dolore nell'allontanarsi.
Comunque, anche a me come a Fiona piace passeggiare sulla spiaggia, benché sia lontna da dove vivo io. E sarei felicissima di trovare una bambina o un bambino e prendermene cura.
Eunice è stata davvero gentile e generosa, perché assieme a Fiona ha condiviso le sue ricchezze con chi non aveva nulla, o con coloro che avevano poco, magari pochi soldi e quindi poco cibo, o vivevano in case piccole, malmesse, sporche, forse avevano figli anche molto piccoli, numerosi e alcuni malati. E così hanno potuto permettersi un medico e curarli e sistemare le loro case e avere piùù cibo, cosa che di sicuro ha migliorato di granlunga la loro situazione sia economica che, soprattutto, di salute.
E tutto grazie a Fiona e Eunice. Bravissime! Hanno fatto una cosa bellissima e da lodare.
Il re, però, è stato molto cattivo. Per fortuna Eunice gli ha fatto capire il suo sbaglio e lui si è pentito, anche se - visto che era cattivo da molto tempo - mi sembra che si sia, diciamo così, redento troppo presto. Non bastano alcune parole di una ragazza per cambiare del tutto una persona.
In ogni caso, a parte queste cose che ti ho fatto notare, la storia è molto bella, ben scritta, scorrevole, si vede la generosità di queste due donne, e soprattutto mi ha colpita il fatto che, prima di prendere in braccio la piccola e portarla a casa, Fiona si sia fermata un attimo, confusa, a pensare. Ci sono storie nelle quali le persone si buttano a capofitto in una decisione che cambierà la loro vita per sempre, mentre qui tu non hai fatto questo. Hai fermato la donna, che ha avuto un momento di confusione appunto, e poi ha deciso di occuparsi di quella creatura, di amare una bambina non sua, il che significa che l'ha adottata, e che ha il cuore pieno di un amore senza confini! NOn ha avuto paura del fatto che la bimba sia cresciuta in fretta, non le è pesato il fatto che Eunice fosse magica e lei no, quindi no ha dato peso alle loro differenze. Cioè, se ne è accorta, ma non le ha considerate un pericolo o un problema, in parte perché ha capito che non lo erano (in fondo, Eunice era una bambina dolce e innocente come qualsiasi altra creatura), e poi perché gliel'ha detto la conchiglia, in un certo senso, ma comunque secondo me ci sarebbe arrivata anche da sola.
Benché in questa storia ci sia il cliché del prescelto, è diverso e tu l'hai trasformato. Mi spiego. Nei fantasy a volte vediamo questo prescelto che deve compiere una missione perché è predestinato, perché una pofezia ha predetto... cose trite e ritrite, insomma. Invece sì, Fiona è stata la prescelta per occuparsi della neonata, e poi Eunice ha fatto quello che sentiva. Le due hanno seguito ciò che aveva detto la conchiglia ma soprattutto il loro cuore.
E' quest'ultima cosa che rende la storia ancora più fantastica e originale. E sai che faccio? La metto subito nei preferiti! Se lo merita.
Giulia |