Recensioni per
Nevrè
di aurora giacomini

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/07/23, ore 22:50
Cap. 1:

Ehi <3


Ti ho detto che avrei approfittato del temporale per cominciare a leggere questa storia a cui hai dedicato tanto impegno. In realtà stasera c'è sereno, c'è pure una falce di luna – gobba a ponente luna crescente – e sono stato fuori sul balcone a leggere dal telefono. Ora però sono entrato perché per scrivere devo usare il pc: e fa niente se è un portatile e potrei appunto "portarlo" fuori; no, sono entrato io.

Questa è la più inutile delle premesse, ma è da qualche tempo che non lascio recensioni qui su Efp e ho bisogno di riprendere un po' la mano xD

Allora, ero proprio curioso di scoprire questa storia di cui mi avevi accennato qualche volta ma di cui, in pratica, non sapevo assolutamente nulla al di fuori del fatto che la stessi scrivendo. E devo dire che, anche se con la premessa lo avevi già anticipato, è stato strano leggerti in una maniera così differente dal solito. Strano in senso del tutto buono, lasciamelo sottolineare. Strano e interessante.
Ci ho forse trovato qualcosa dei tuoi primi racconti che ho letto qui sul sito, ma magari è solo un'associazione che mi viene spontaneo fare.
La verità, e lo si intuisce fin dalle primissime righe, è che stai dimostrando di essere davvero una grandissima scrittrice, in grado di abbandonare gli schemi che ti sono più familiari per calarti in un tipo di narrazione del tutto nuovo. Tra l'altro, ti devo fare i complimenti per essere stata in grado di scrivere una storia da un punto di vista adolescenziale: io, per farti un esempio, ci ho provato qualche volta, ma non ne sono davvero capace. Lo trovo una cosa davvero difficile, per chi adolescente non lo è più: quindi ancora complimenti!
Sono davvero curioso di scoprire come tutto questo evolverà – e che cosa porterà – nei prossimi capitoli.

Ho parlato un po' in generale, ora vengo a questo Prologo.
Andrea si sta presentando fin da adesso come una tipica adolescente, ribelle ma fino a un certo punto – le sigarette ma senza dirlo, le birre sì ma i superalcolici no (fase, questa, che ricordo benissimo anche io: e ora le birre mi distruggono .D) – con una sua sensibilità che però non deve essere mai mostrata, e quella specie di vittimismo che tende a rendere gli adolescenti come il centro del mondo (quando dice che "mi avevano dimenticata, perché tanto non ero importante"). Oltrettutto, adoro il fatto che Andrea stua raccontando adesso che è diventata adulta, mischiando così le sue riflessioni di ragazzina a quelle di donna più matura e di conseguenza (forse) consapevole.
Su di lei, non vedo l'ora di scoprire molto di più.

Sono curioso anche di incontrare gli altri personaggi, specialmente Patrizia, che hai tratteggiato come molto dolce, ma pure ironica e pacata. QUello che mi preoccupa un po', è la bambina di cinque anni lasciata così in mezzo alla strada: magari non succederà nulla, ma potrebbe anche portare a qualche sviluppo poco divertente... non so, vedremo, e non faccio troppe ipotesi: la storia è qui da leggere.
Poi c'è quell'assenza dei due amici, che spinge a chiedersi: perché non sono lì, dove dovrebbero essere? Magari in tutto questo non c'è alcun mistero, ma in un certo senso lo hai comunque creato, e la voglia è quella di saltare al prossimo capitolo per saperne di più. Lo trovo intrigante.

Sei davvero molto brava, te lo ripeto. Fin da queste prime righe, stai dimostrando tutta la tua abilità. Riesci a catturare l'attenzione e a trasmettere la sensazione di essere lì, in strada sotto la pioggia, nel vecchio mulino a fumare, a guardare la bicicletta buttata lì in terra, ad ascoltare la suoneria di uno di quei Nokia che resteranno intatti quando il mondo intero sarà ridotto a polvere cosmica, parola mia... ogni più piccolo gesto e ogni dettaglio è lì non per caso, bensì per creare tutto un contesto che trasmette pura e semplice realtà. Te l'ho detto e te lo ripeto ancora, quello che hai tu per la scrittura è un vero dono, non lo lasciare mai andare.

Scommetto che ci sarebbero un sacco di altre cose che dovrei dire. Intanto ti rinnovo i complimenti meritatissimi!

Ci sentiamo presto!