Ciao! Eccomi per lo scambio di recensioni. Ciò che mi ha colpito maggiormente in questa storia è la delicatezza: la delicatezza del silenzio che si alterna a un rumore che sa sempre dello stesso non detto: i ricordi di Severus aleggiano nella stanza senza mai essere rievocati, se non implicitamente tramite le cure che Harry gli riserva. 
Il momento del risveglio è tanto intenso quanto silenzioso e ho sorriso nell’immaginare il sarcasmo del professore farsi strada anche tramite la lingua dei segni! Infine, ho trovato molto bella l’espressione “il sussurro dell’invisibile” che unisce le voci e i tormenti interiori di questi due personaggi così diversi e così simili.
Grazie per questa bella lettura!

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Ammetto che sono entrata nella oneshot con un po' di scetticismo, credendo di trovare la solita storia di redenzione di Piton.
Invece mi sono immersa in emozioni travolgenti, plasmate dall'alternarsi del silenzio e dei rumori. E alla fine l'ossimoro formato dall'unione del silenzio e del rumore ha spalancato le porte alla voglia di essere lí, nel corridoio del San Mungo, davanti all'accesso della stanza a guardare Severus sopportare con gioia il Salvatore del Mondo magico, felice di poterlo trattare con il solito sarcasmo quando è troppo dannatamente Grifondoro.
Un serpente gli ha impedito di continuare ad attaccare chiunque con la sua lingua tagliente per nascondere il suo vero sé, ma un Serperverde ha sempre un'altra freccia nel suo arco!
E sai cosa mi immagino? Fra una quindicina di anni, in una stanza di Hogwarts a lui riservata, Severus "chiacchiera" amabilmente con il suo protetto, Albus Severus Potter, insegnandogli i segreti pozionistici del Principe Mezzosangue. Perché ogni persona può continuare a dare alla propria vita un significato profondo fino all'ultimo istante.

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