Cara buonasera! Stavolta ho scelto questa lettura perché incuriosita dal titolo e dal contesto che viene portato in luce, quello di un tempo differente dalla solita timeline a cui sono abituata – e affezionata.
Io mi emoziono quando si tratta dei bimbi e dei genitori vesti dei personaggi che amo, perché sono momenti intimi in cui le debolezze di chi all’apparenza è forte e non cede vengono fuori. Preoccupazione, incertezza, curiosità, sono tutte cose che non sono abituata a vedere nel padre, perché sì, perché si sa come è andata nel canon e quindi non ci si può aspettare dei riferimenti dall’opera originale. Sei riuscita a pennellare i due genitori in modo delicato ma realistico, dove chi solitamente è più forte – il demone – ora pare il più insicuro, quello che ha bisogno di spiegazioni, che riflette, che riesce a capire che non piuò controllare tutto. Invece chi parrebbe all’esterno a essere più debole – l’umana che si è unita al demone – qui sorride, gestisce, percepisce, rassicura.
Come una sorta di ruoli invertiti, in modo oltretutto credibile e verosimile in questo preciso contesto. I movimenti delicati poi fanno capire quanta fragilità ci sia nel percepire un figlio, demone, mezzo demone o umano che sia, nei primi mesi dopo la nascita.
Le emozioni sono chiare ma anche sfaccettate, i toni utilizzati nei dialoghi variano di angolazione a seconda di chi parla e di che parte del testo rappresenta. Inoltre c’è attenzione nella stesura, ma questo come sempre, perché so e capisco quanto tu tenga a questi lavori e ai tuoi personaggi.
Ho letto nelle note ti allontanerai da Efp, è per un po’? O per un altro sito? Eventualmente fammi sapere, così da poterti seguire anche in altri posti dove eventualmente pubblicherai. Se invece avrai meno tempo a disposizione per scrivere e pubblicare, beh, ti auguro comunque tutto il bene del mondo.
Alla prossima cara, e buona ispirazione! :3 |