Recensioni per
Sensazioni
di kamony

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/12/23, ore 15:38
Cap. 1:

Ciao Monica, sono passata!
E' una poesia corta ma molto carina. A me piace tantissimo la pioggia, sono non vedente e amo il rumore che fa sui tetti, o sull'erba, o sulle foglie, e quel profumo di pulito che si spande nell'aria. E' qualcosa di meraviglioso!
E mi piace come hai descritto le gocce fresche che si scontrano con l'asfalto caldissimo, "incandndescente" è una parola più che azzeccata, e hai perfettamente ragione. Nel senso che il caldo a volte è insopportabile, io sono una persona freddolosa, ma odio il caldo XD, e quindi non sopporto l'estate. Amo le stagioni fredde, ma le altre due no, non particolarmente, e non vedo l'ora che piova in ogni stagione ma soprattutto d'estate. Sia perché a me piace, ma soprattutto per quelle persone che a causa del caldo torrido si sentono male, per i bambini, per gli anziani, per chi è più debole, per mia mamm che ha una brutta malattia e con il caldo si stanca ancora di più.
E poi la verità è che questa poesia mi ha trasmesso anche la conferma del fatto che la pioggia, anche se tu non l'hai detto e non so se la pensi come me, è perfetta per scrivere. A me ispira tantissimo, anche se mentre scrivo non calcolo l'ispirazione, altrimenti non scriverei quasi mai.
Bellissima poesia, lenta, con un ritmo dolce e cadenzato come quello di una pioggia rinfrescante e bellissima.
Sei bravissima!
Giulia

Recensore Master
03/08/23, ore 07:42
Cap. 1:

Un incipit sommesso e affettuoso.
Sensazioni in bilico fra acqua, la pioggia, e fuoco, l'inferno.
E aria, il cielo; e terra, l'asfalto… Quasi come se si fossero scambiati i ruoli: le incandescenze dei tramonti sotto i piedi, il grigio dell'asfalto lassù.
Il verso finale, poi, fa spettacolo.

Insomma, ci sono tutti gli elementi (non solo quattro) per tirar giù uno di quei momenti magici che è bello scrivere ed è bello leggere. Non si può neanche dire che gli manchi un venerdì 😅.

Ma… i versi… Io li avrei fatti più corti, ché così neanche a mettere il telefonino per lungo ci stanno tutti!
Li avrei visti meglio più sonanti e più assonanti.

Sicché niente frutta e verdura fresca, che costano troppo. Niente roba marcia, che poi, per restare a Firenze, lo senti l'avello (ma lo dite ancora voi giovani?). Solo cosine acerbine, sperando che arrivino presto altre poesie più mature e più recenti.
Alla prossima! Un saluto e buona giornata.