La tua storia mi ha avvinta nella lettura, pur non conoscendo la canzone menzionata.
Ho vissuto una storia di 5 anni con un uomo emotivamente indisponibile, troppo amante di sé stesso e della ex moglie.
Purtroppo, quando ci sei dentro, le persone non disponibili hanno il fascino della conquista, la trappola del meccanismo mentale del "prima o poi mi amerà, sarò abbastanza brav*" Si vive di quei pezzetti di quello che ci sembra una montagna di amore e di autoinganni, perché non essere amati e ricambiati ci ferisce, ci fa sentire immeritevoli e ci intestardiamo per sentirci amati e voluti.
Poi però, un bel giorno, ci si sveglia sfiniti e senza energie, le briciole che lasciano cadere non valgono lo sforzo di procurarsele e ci si mette a coltivare il proprio orticello per nutrirsi da soli.
Severus è il personaggio giusto per portare in scena questa dinamica: è legato al ricordo di Lily malgrado tutto, è emotivamente provato da una infanzia da bambino trascurato ed adulto traumatizzato.
Narcissa però è una donna viva, pregi e difetti, ed è abbastanza forte da lasciar perdere e salvarsi da sola, respirare da sola. Lei vuole vivere, non amare un uomo morto o comunque perso dietro fredde ombre irreali. Lei, in quanto creatura vivente, cerca il calore, il sole, il benessere.
Non ha mentito a Voldemort, affrontato un divorzio, sofferto e soffocato per qualche briciola. Lei sa quanto vale e cosa merita.
Xenophilius, per quanto eccentrico sia, è vivo. Non la costringerà alla formalità di diamanti e risate solo accennate come fece Lucius. Non la costringerà all'ombra di una donna morta che ha reso perfetta ed inimitabile, pur essendo vedovo.
Xenophilius la vede, la rende viva, è calore e risate e sogni dolci.
Severus piange lacrime amare ma non so quanto soffra o come. Forse più per il rimpianto di aver perso, di essere stato di nuovo preferito ad un altro uomo dopo che lo fece Lily, che per aver perso Narcissa.
Minerva è la voce della verità e mi piace sia lei a mettere di fronte Severus alla amara realtà. Anche lei è una donna che ha avuto il coraggio di vivere.
Grazie per questa storia, di cuore.
Panda. |