Tu non puoi capire quanto mi abbia emozionata questa storia, non riesco a esprimerlo.
Mi è parso un tuffo immersivo nella coscienza di Nicky, nelle sue confusioni circa l'uomo che è stato, l'uomo che avrebbe voluto essere, l'uomo che è nel presente. È un vortice di emozioni e di pensieri e di tutte quelle paure e quei rimorsi e quei dolori che Nicky porta dentro di sé per così tanto tempo da smarrirsi e credere di non meritare niente e nessuno.
Trovo sia stata particolarmente brava nel tratteggiare la figura di Jack: così come nella serie tv, anche qui è sullo sfondo eppure intrusiva, anche qui è cardine pur non meritando in fondo di esserlo, anche qui crea quella strana forma di dipendenza che rende ogni personaggio di questa serie – e Nicky fra i primi, se vogliamo, badando alla cronologia delle biografie – in funzione di Jack.
Come sempre, la tua scrittura è tanto emotiva e arriva dritta dritta al cuore di chi legge. Puoi immaginarlo ma lo dico lo stesso, il momento in cui entra Kevin è stato quello più commovente, perché Kevin e Nicky hanno un'ombra in comune e i pesi che ne derivano, ed è bellissimo che col tempo riescano a diventare porto sicuro l'uno per l'altro, entrambi in cerca di un'indipendenza che restituisca loro un'identità definita.
Grazie di aver colto la mia sfida scrivendo di questo personaggio che ho amato con tutte le sue imperfezioni e la sua vita ingiusta, è stato un regalo bellissimo.
Un grande abbraccio ❤ |
