Recensioni per
Riflessioni su alcuni valori della vita e sulle persone mediocri
di paiton

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
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Caro Paiton,
mi dispiace essermi assentata tanto dalla tua home! Non ho visto che avevi pubblicato tante storie interessanti negli ultimi mesi e me ne dolgo.

Ho letto questo tuo piccolo sfogo in questa fredda serata di gennaio e non ho potuto far altro che empatizzare con le tue parole che a primo impatto possono sembrare velate di disillusione, ma è perchè la stanchezza a volte è tanto spossante che è impossibile non scuotere la testa in diniego ripensando alla società in cui siamo tristemente immersi.

Sai cosa mi disse il mio vecchio psicoterapeuta, quando gliene parlai? Mi disse che ogni persona è ad un livello differente di evoluzione e funziona così: ogni volta che raggiungi un nuovo livello di sofferenza, per adattarti, puoi scegliere di evolvere verso l'alto (crescendo) o verso il basso (regredendo). Fondamentalmente, tante persone intorno a me (mi viene da dire noi, ma non posso permettermi dato che non conosco i tuoi specifici casi) evolvono con una lentezza estenuante, spesso regrediscono a stadi infantili tristemente inefficienti e non vogliono andare "verso l'alto", perchè salire è più difficile di scendere. L'evoluzione che porta alla crescita è dolorosa. È pur sempre una sofferenza rompere la corazza per farsene una più grande e più resistente, per quanto poi in realtà si sta meglio. Una volta superata la fase dolorosa dell'adattamento, si è più "adulti", più maturi, più saggi... però ad ogni nuovo livello evolutivo che raggiungi, hai inevitabilmente lasciato qualcuno indietro. Qualcuno intorno a te è rimasto ancora alle fasi precedenti, non ti ha seguito nel processo e più tu cresci e loro restano fermi o addirittura regrediscono, più il gap diventa evidente e, col tempo, inadeguato per una relazione alla pari.
Così ci si ritrova... soli. Non perchè non abbiamo valore, non perchè abbiamo fatto del male a qualcuno o non siamo meritevoli di comprensione. Perchè siamo "troppo in là".

Sei stato fortunato a conoscere tutti i tuoi nonni. I nonni sono coloro che in qualche modo ti permettono di tornare indietro nel tempo con i loro racconti e riescono a contagiarti con la loro saggezza.
In ogni caso, col tempo ho capito che sono meglio pochi ma validi piuttosto che tanti ma insulsi. Anche solo 2-3 vanno più che bene, per quanto nei momenti di solitudine ci si senta davvero tanto soli. Non fisicamente, ma spiritualmente. Ci sono sicuramente tante persone nel mondo ad avere un livello più alto, il problema è incontrarli, trovarli... Certo, si dice aiutati che Dio ti aiuta, nel senso che non possiamo lamentarci di essere soli se noi per primi ci isoliamo: non possiamo pretendere che siano sempre gli altri a cavarci fuori dalla nostra tana, solo che ci toccherà cercare e attendere molto più a lungo, e temo che peggiorerà man mano che continueremo a crescere.

Ti abbraccio, spero che il tuo momento cupo sia passato.
Alla prossima <3

Sfogo crudo, reale, simile a tanti che ho avuto anche io in un'età giovanile ormai lontana, ma non dimenticata. Fai bene a mettere questi pensieri su carta in modo che non ti rosicchino il cuore. Fai bene a liberartene, e a liberarti delle persone troppo dissimili da te. Coltiva ciò che ami, consapevole dell'illusione capitalista in cui viviamo tutti, soffocati. Perché anche chi la creatività ce l'ha, purtroppo deve passare infinite ore della sua vita a ricercare quel poco di ricchezza che gli porti il cibo in tavola... Continua a scrivere e a voler bene a questo mondo un po' nefasto, e vedrai che tutto andrà bene :)
Emma