Recensioni per
Casa Meyer
di Nina Ninetta

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
13/12/23, ore 06:49
Cap. 1:

Ciao Nina! Perdona il ritardo con cui arrivo a recensire T.T
Ci tenevo a lasciare un parere a questa storia che, tra quelle del contest, è una di quelle che mi è piaciuta di più! 
Hai affrontato un tema difficile come l’Olocausto in modo molto attento e sensibile, e di questo devo farti i complimenti. Il tuo stile di scrittura è piacevolmente delicato, ma arriva dritto al punto e sa colpire. Tutta la vicenda avviene in un’atmosfera quasi ovattata e lontana dalla guerra, complice il fatto che la protagonista sia tutto sommato in un ambiente “protetto”; ma in certi frangenti, la guerra irrompe anche nella vita isolata di Rahel e rimane ben impressa nel lettore. Mi riferisco ad esempio alle frasi di odio che Benedikta le rivolge, o alla mutilazione di Leonard, elementi che nel contesto da te dipinto spiccano ancor di più per la loro brutalità e ci riportano alla violenza della guerra e dell’odio razziale.
Con pochi accenni hai delineato dei personaggi interessanti, la cui profondità traspare nonostante la brevità del racconto e i tagli che hai evidentemente dovuto fare.
Mi è piaciuto inoltre come hai gestito la stagione, con i tre diversi autunni che hai presentato: quello grigio e cupo della guerra, quello piovigginoso e malinconico del tempo presente e quello caldo e ideale che evoca Leonard.
Penso inoltre che col limite di parole del contest non si potesse davvero fare di meglio, e comunque non trovo i passaggi così tanto affrettati per quello che è un racconto di questa lunghezza. Gli unici punti che mi sembrano un po’ accelerati, dove lo stacco è brusco, sono proprio l’inizio e la fine del racconto di Rahel, che forse si potevano “sfumare” un po’ più gradualmente nel testo.
Penso comunque che la tua sia un’ottima storia che meriterebbe più spazio, hai toccato davvero molti temi interessanti, e se mai un giorno dovessi decidere di approfondirla, la leggerei molto volentieri!
Un caro saluto e a presto!

Recensore Junior
30/11/23, ore 19:42
Cap. 1:

OTTAVA CLASSIFICATA AL CONTEST "LE QUATTRO STAGIONI SI RACCONTANO"

Pacchetto: autunno 1 → Genere: romantico; condizione meteorologica: pioggerellina mattutina; oggetto: sciarpa con ricamati sopra dei funghi; frase: Con l'arrivo dell'autunno l'aria diventava più fresca e i sogni prendevano i toni caldi delle sfumature delle foglie

VALUTAZIONE DI ELLI2998

Scrittura: 7/10

• Grammatica: 2/2
Non ho incontrato particolari errori grammaticali nel testo, a parte qualche minuzia come ad esempio: “ anche se usciva tutte le mattina” invece di mattine o “Chi persona sana di mente desidererebbe una donna cieca?” invece di “quale persona sana di mente...”. Come dicevo però sono errori molto rari e si capisce chiaramente che sono sviste.
• Stile: 5/8
Dunque, il tuo stile in generale mi è piaciuto, ma non mi ha convinta del tutto il ritmo serrato e il modo in cui lo svolgere del tempo viene rappresentato in certe scene, sembra quasi che si sia passati da un giorno all'altro quando nella realtà della storia sono passati anni. Ad esempio penso al cambiamento nel comportamento di Benedikta nei confronti di Rahel, lei prova a dire che questo è avvenuto in modo graduale, ma a livello di percezione sembra un qualcosa di immediato talmente è veloce il ritmo. O ad esempio la sequenza di scene dall'addio di Benedikta a Leo alla confessione finale di Rahel a Leo, accade tutto molto velocemente e la storia sembra risolta in poche scene. Questa velocità è in contrasto con la lentezza delle scene iniziali in cui ho trovato il ritmo leggermente fiacco, ci si concentra sulla descrizione degli oggetti, dell'ambiente, insomma in generale c'è una calibrazione errata a mio vedere del ritmo utilizzato, guardando la storia in toto.

Storia: 6/10

• Trama: 3/5
Allora, la storia ha una buona struttura certamente e segue una sua trama ben precisa, quindi sotto questo punto di vista hai fatto un buon lavoro. L'eccessiva velocità rende però lo scorrere della vicenda precipitoso e si trascina dietro ovviamente il modo in cui viene recepita dal lettore la storia, quindi sbilanciata a livello ritmico. Però, a parte questo, è una storia a cui è facile appassionarsi fino alla fine, si è sinceramente curiosi di vedere come si chiuderà la vicenda, si toccano moltissimi temi, la Seconda Guerra Mondiale, lo sterminio degli ebrei, ma anche vicende legate personalmente ai personaggi e non solo alla Storia, come ad esempio la cecità di Rahel, la lunga e sofferta storia d'amore fra lei e Leo, e altri. Insomma è una storia che di certo ha un buon contenuto e una buona trama generale quindi a parte questo aspetto del ritmo è una vicenda che funziona a livello di trama.
• Personaggi: 3/5
È complesso per me dare una valutazione a questo criterio, perché da una parte mi sono piaciuti i personaggi, ma dall'altra a questo punto interrogandomi sulla mia conoscenza con loro non sento di averli conosciuti così a fondo. Hanno una personalità, ma sembra emergere solo un lato di questa come se dovessero rappresentare un ruolo preciso, ad esempio Leo e Benedikta sono i personaggi che sento di conoscere di meno fra quelli che partecipano maggiormente alla vicenda. Di Benedikta sappiamo poco, è una ragazza all'inizio spaventata e stranita dal dover sposare un uomo che non conosce, ma che successivamente per un odio e un rancore covati nel profondo diventa cattiva e rabbiosa nei confronti di Rahel, per un amore che lei non potrà mai avere (quello di Leo) e una vita che odia. Mentre di Leo sappiamo che è sempre stato una spalla e un valido sostenitore di Rahel che nel corso del tempo finisce per innamorarsi di lei, non sappiamo di preciso quando ciò accade. Ovviamente ciò che sappiamo di loro è anche filtrato dal punto di vista di Rahel quindi alcuni loro comportamenti potrebbero essere diversi da ciò che la narratrice avverte. Insomma, avrei gradito maggior esplorazione soprattutto per Leo, perché alla fine è il personaggio che a livello di personalità individuale emerge di meno rispetto agli altri.

Pacchetto: 10/20

• Stagione/Ambientazione: 2/5
Mi è piaciuta l'atmosfera generale della storia, come viene rappresentato l'ambiente, i colori, il mood generale, considerando ovviamente il quando è ambientata questa vicenda quindi le atmosfere decadenti e grigie di un tempo terribile come quello della guerra. A livello però di coerenza con il pacchetto l'autunno qui non emerge molto, si avverte all'inizio, ma si perde nel resto della storia. Viene citato ogni tanto, ma a mio vedere passa decisamente in secondo piano.
• Condizione Metereologica: 3/5
Vale un discorso molto simile di quello del criterio precedente anche se qui forse la pioggerellina appare con più incisività, la ritroviamo all'inizio e alla fine e tutto sommato riesce a lasciare un'impronta sulla storia, è un elemento ben inserito.
• Oggetto: 4/5
Ti dirò, mi è piaciuto come inserimento quello dell'oggetto, anzi mi ha sorpreso il fatto che a fine lettura nella mia mente sia rimasto ben presente e ho gradito la citazione ripetuta a questo. Lo incontriamo diverse volte nel corso della storia e ha anche un significato molto importante per Rahel, rispunta in momenti topici e ci ricorda sempre il passato della giovane Rahel prima di rimanere sola in questa grande casa con un uomo costretto a sposare un'altra ragazza e lei costretta ad assistere a tutto ciò, sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale.
• Frase: 1/5
Purtroppo non posso dire lo stesso sull'inserimento della frase, che risulta eccessivamente forzato. Questa viene inserita in un momento della vicenda in cui sembra piovuta un po' dal cielo, non viene “preparato il campo” per questa frase pronunciata da Leo, che ci si ritrova a leggere all'improvviso.

Gradimento personale: 4/5

Tutto sommato ho gradito la tua storia, mi ha ricordato anche a tratti “Suite Francese” di Irène Némirovsky per alcune atmosfere presenti in varie scene, ad esempio l'elemento del pianoforte e dei momenti fra Rahel e Leo. Con un ritmo più bilanciato, una maggiore caratterizzazione dei personaggi e una gestione più ordinata dei molti temi trattati, una storia simile può davvero essere appassionante come lettura.

TOTALE: 27/45

Grazie mille per la partecipazione!

 

Recensore Junior
30/11/23, ore 16:24
Cap. 1:

OTTAVO POSTO AL CONTEST "LE QUATTRO STAGIONI SI RACCONTANO"

Pacchetto: autunno 1 → Genere: romantico; condizione meteorologica: pioggerellina mattutina; oggetto: sciarpa con ricamati sopra dei funghi; frase: Con l'arrivo dell'autunno l'aria diventava più fresca e i sogni prendevano i toni caldi delle sfumature delle foglie

NESSUN PUNTO BONUS

VALUTAZIONE DI INKY_CLOUDS

Scrittura: 5/10

• Grammatica: 2/2
Sotto questo aspetto il testo è estremamente curato, non penso di aver notato nemmeno un refuso. Ti faccio i miei complimenti.
• Stile: 3/8
Lo stile, seppur lo abbia trovato gradevole da leggere, non mi ha convinta del tutto. Ho trovato il ritmo eccessivamente serrato e asciutto, un modo di scrivere che va dritto al punto concentrandosi solo (e forse troppo) sui fatti e basta: in poche pagine hai riassunto decenni di storia e di vissuto. Questo ritmo incalzante porta come conseguenza uno stile eccessivamente diretto, quasi analitico e distaccato che mi ha impedito di farmi sentire coinvolta nella vicenda. Se, per fare un esempio, il testo avesse mantenuto lo steso stile utilizzato nell’introduzione (uno descrittivo e focalizzato su qualche dettaglio ben scelto attraverso il quale mandare pian piano avanti la narrazione) lo avrei apprezzato decisamente di più. Mi rendo conto che, dato il limite di parole, era necessario tagliare le descrizioni in eccesso, ma credo che siano stati fatti troppi tagli e che il risultato di questa scelta è stato un riassunto della storia, più che una storia vera e propria.

Storia: 5/10

• Trama: 3/5
La trama di questa storia, ovvero la storia d’amore tra un’ebrea cieca e un ufficiale nazista, è sicuramente ben delineata e accattivamene. È molto interessante vedere l’evolversi della situazione storica e, con essa, la trasformazione dei protagonisti, ma ho deciso di non dare punteggio pieno proprio a causa di quella fretta e sovrabbondanza di fatti e azioni che ho già citato nello stile. Avrei preferito che la storia si focalizzasse su meno questioni, ma approfondendole meglio. In generale, però, ho trovato la storia ben strutturata e accattivante.
• Personaggi: 2/5
Questo criterio è stato fortemente penalizzato dall’utilizzo dello stile eccessivamente asciutto di cui parlavo prima. Dato che la storia è composta da un continuo susseguirsi di fatti e accadimenti, lo spazio riservato ai personaggi si riduce al minimo e questo non ci permette di conoscerli a fondo ed entrare in empatia con loro. I loro caratteri emergono, sì, ma ciò accade in modo rigido come fossero delle marionette incaricate di interpretare meccanicamente il loro ruolo: ho trovato che a loro mancasse tridimensionalità e profondità.

Pacchetto: 8/20

• Stagione/ambientazione: 2/5
L’autunno è descritto magnificamente nell’incipit, ma poi si perde quasi completamente nel corso della storia (questa stagione riappare ogni tanto nel corso della narrazione, ma solo come rapida citazione). L’inizio era estremamente promettente, ho percepito e apprezzato moltissimo l’atmosfera della storia e, se si fosse mantenuto quest’ambiente anche per il resto del racconto, avrei certamente dato un punteggio molto più alto.
• Condizione metereologica: 3/5
Qui mi trovo a ridere quello che ho detto nel criterio precedente. Nei punti in cui la pioggerellina è descritta si è creata un’atmosfera autunnale e incantevole, ma purtroppo non hai dato molto spazio a questo elemento nel corso della storia. Ho apprezzato moltissimo il fatto che hai usato la pioggia come una sorta di cornice narrativa che dà inizio alla storia (quando la giornalista raggiunge la casa dell’anziana protagonista) e che riappare alla sua conclusione (quando finalmente si annuncia la fine della guerra).
• Oggetto: 2/5
La sciarpa di funghi, a mio avviso, è stata trattata allo stesso modo degli altri elementi del pacchetto: ha un suo spazio all’interno della storia ma esso è estremamente ridotto e, a differenza degli altri, quasi privo di significato.
• Frase: 1/5
Purtroppo non ho per nulla apprezzato il modo in cui hai inserito la frase all’interno della storia. Ho trovato il suo inserimento estremamente forzato e quasi per nulla amalgamato al contesto di quella scena o della storia in generale.

Gradimento personale: 3/5
In generale la storia mi è piaciuta e l’ho trovata una lettura gradevole. Purtroppo lo stile eccessivamente didascalico e il costante susseguirsi di eventi mi ha impedito di immedesimarmi troppo coi personaggi o di sentirmi coinvolta nell’atmosfera. Però, come dicevo, l’ho trovata molto interessante.

TOTALE: 21/45

Recensore Veterano
29/11/23, ore 20:38
Cap. 1:

Ciao! Mi sono accorta che, nonostante avessi letto la tua storia in occasione del contest, non avevo ancora lasciato recensioni (shame shame), dunque rimedio ora.
Il tema che hai scelto e' di quelli a doppio taglio, ma mi sembra che tu lo abbia trattato bene: il racconto di Rahel ha fatto ben capire sia la situazione precaria che vivono i protagonisti (sempre sul filo di un rasoio) sia il mondo terribile in cui si trovano a vivere. Ho apprezzato il fatto che Leonard fosse proprio parte dell'esercito, rende la sua disobbedienza ancora più significativa. Essendo un racconto fatto da Rahel stessa, mi rendo conto che Benedicta passasse un po' in secondo piano, giustamente, mi sarebbe piaciuto vedere un poco anche di quello che lei deve aver provato (giovane, sposata per convenienza, con idee di base inculcate dal regime e incapace di un legame di sorellanza con quella che per lei e' solo un'ebrea, dunque il nemico). Sono stata felice invece di vedere il lieto fine per i protagonisti, in questo modo la storia si e' chiusa davvero con una nota di speranza. Alla prossima!

Recensore Master
11/11/23, ore 14:09
Cap. 1:

Ciao Nina!
Finalmente riesco anch'io a passare a leggere le storie iscritte agli Oscar, e non potevo che iniziare da te :)
Scrivere sull'Olocausto è sempre un grosso rischio, sia dal punto di vista strettamente tematico, sia dal punto di vista narrativo, visto che si rischia di cadere in luoghi comuni e semplificazioni decisamente poco in linea con l'argomento.
Direi che, come al solito, sei riuscita a destreggiarti molto bene nel racconto, soprattutto grazie alle sfumature introspettive, che qui sostanzialmente erano tutto vista la cecità della protagonista! Questo elemento ti ha portato su una strada molto originale, che ha allontanato la storia dal "già visto" (espediente dell'intervista giornalistica a parte), rendendola quindi di impatto emotivo ancora maggiore.
Mi è piaciuto moltissimo il dialogo in cui Leonhard dice che, grazie alla sua cecità, Rahel si risparmia gli orrori della guerra, ma a cui lei risponde dicendo che essa ha avvelenato persino gli odori, rendendo uguali persino le stagioni.
E' un racconto davvero immersivo e che tratta molti temi diversi, grazie anche al ruolo della moglie di Leonhard, sia vittima sia carnefice nei confronti della protagonista. Alla fine è naturale sentirsi come Monika, senza parole e completamente presa da quanto appena ascoltato, ma rincuorata dall'esistenza di un lieto fine che continua a vivere anche nella vecchiaia più avanzata.
Stilisticamente, c'è qualche assonanza nella parte iniziale, sicuramente involontaria, che ha creato un effetto un po' stridente (pioggerellina mattutina / donnina così mingherlina). Ma per il resto, la storia è scritta molto molto bene.
A presto e ancora in bocca al lupo!
mys.
Davvero complimenti Nina, sei sempre in grado di emozionarmi con la tua scrittura! Penso che agli Oscar e nel contest a cui partecipi farai tanta strada :)
PS Ho notato ora il limite di parole molto basso imposto dal concorso, e mi dispiace! Il racconto, un po' più approfondito in alcuni passaggi del flashback, sarebbe stato ancora più d'impatto. Ma per i limiti che avevi penso che non potessi fare meglio!

Recensore Veterano
08/11/23, ore 23:34
Cap. 1:

Eccomi Nina, come promesso :)
Penso ci voglia molto coraggio e delicatezza nello scrivere storie su questo tema, e tu di certo hai avuto entrambe le cose. Lasciare un barlume di speranza, o meglio, di lieto fine, in una pagina così tragica della nostra storia come esseri umani, non è cosa semplice, ma devo ammettere che ci sei riuscita, e la scena finale ha suscitato sicuramente molta tenerezza. Peccato che il conteggio di parole limiti le nostre storie. Certo, bella la sfida, ma con così tanto da dire, è un vero peccato. Sei riuscita comunque a raccontare uno spaccato di vita carico di emotività, cosa non semplice.
Ti faccio un super in bocca a lupo per il contest e a presto!!!
Xxxx Vale

Recensore Master
31/10/23, ore 14:47
Cap. 1:

Sono passata da qui grazie al contest "Quattro Stagioni" e devo dire che mi sta portando a leggere tante storie di tipi diversi.
Ho trovato la tua molto assorbente, mi è sembrato di poter prendere il posto accanto alle due interlocutrici e poter stare in silenzio ad ascoltare. La fine della storia, delle parole della donna, corrisponde a un ri-svegliersi dopo quasi un sogno a occhi aperti. Un sogno terribile, ricco di eventi catastrofici, di dolore molto umano, e di rovina che c'è stato: in un paese, nella sua gente, in questa casa.
Il tuo stile ha permesso al lettore di farsi aprire la porta e stare in un ascolto partecipe, ogni avvenimento tocca il cuore, porta alle lacrime e poi alla risoluzione di una persona che ha vissuto momenti di grande conflittualità. Una conflittualità che giunta sulla fine della vita chiude gli occhi e riposa, una felicità promessa e mantenuta.
Tocchi tanti temi delicati, dalla disabilità, all'antisemitismo, fino al tradimento coniugale e al ruolo di una paternità rigida, intrappolata in dogmi dai quali in realtà non poteva uscire. La tua storia li avvolge e ce ne da uno scorcio tramite occhi che non vedono.
Grazie per questa lettura, alla prossima!

Recensore Master
30/10/23, ore 23:14
Cap. 1:

Ciao Nina,
Partecipo al tuo stesso contest e mi piace passare a leggere le storie dei miei 'avversari'.
Volevo dirti che ho letto il tuo racconto tutto d'un fiato.
Che coraggio quest'uomo. Non solo per averla salvata da morte certa, con tutti i rischi che questo comportava, ma anche per aver deciso di prendersi cura di una persona disabile. E non dandole da mangiare e tenendola nascosta, come molte altre famiglie tedesche avevano provato a fare con i pochi ebrei che erano riusciti a trovare rifugio, ma dandole anche un'istruzione e volendole bene. Il lieto fine é ciò che tutti vorrebbero sperare di leggere alla fine di tutte queste piccole vicende, che hanno illuminato con flebili fiammelle il buio di quel periodo.
Ti faccio un grosso in bocca al lupo per il contest!
Alla prox!
Ssjd