Recensioni per
Beautiful boy
di Giorgi_b

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/04/24, ore 10:25

Anche questo secondo capitolo è meraviglioso!
La prima parte mi ha fatto morire dal ridere, ho adorato come anche solo con pochi cenni, hai caratterizzato tutti i personaggi. Giuro che ho riso alla menzione di Tsuki e il suo pesce pilota!
Ho adorato come Tobio si renda conto della fortuna che tutto sommato ha avuto di andare al Karasuno, nonostante questo abbia sconvolto il piano fatto col nonno. Mi è piaciuta la considerazione di come Suga sia gentile e collaborativo, paragonato a come sarebbe stato Oikawa.
E mi è piaciuto soprattutto il modo istintivo che Tobio ha di registrare, senza davvero rendersene conto, l'effetto che Hinata ha su di lui, analizzando le sue stesse reazioni fisiche, il modo in cui il suo stomaco si attorciglia, quanto in effetti gradisca la compagnia di Hinata, che parli o che stia in silenzio.
Davvero davvero bello!
<3

Recensore Master
24/04/24, ore 09:53

Ho un nodo alla gola e le lacrime agli occhi.
Tobio è un personaggio infinitamente complesso, sicuramente neurodivergente in qualche modo misterioso, 'uno strano' come dice Miwa. E il tuo headcanon potrebbe essere canon, lo è di sicuro, i piccoli dettagli che hai raccontato che sembrava di essere lì, a vedere il riflesso scintillante della neve, a sentire Oikawa e Iwa-chan che litigano (scusa, il mio IwaOi radar è sempre acceso!).
E' bellissimo come racconti che Tobio sa di essere strano, lo sa in un modo consapevole ma allo stesso tempo non gli importa, anche se in qualche modo, da 'bravo bambino' che è (e diventerà) si chiede come dovrebbe reagire se non fosse strano...
Questo capitolo è davvero dolcissimo e allo stesso tempo triste e commuovente, e non solo perchè conosciamo la sorte del nonno e quanto Tobio sia legato a lui, ma più in generale, ha quell'alone luminoso ed evanescente dei ricordi del passato, il sapore di quelle cose che abbiamo amato e che non torneranno più.
Brava! Davvero brava!
<3

Recensore Veterano
17/04/24, ore 09:50


Cara Giorgia, innanzitutto perdonami per il ritardo con cui ti lascio la recensione. Mi copro il capo di cenere...

Allora, di tutto il pezzo, la cosa che mi ha colpita di più è indubbiamente l'atmosfera. E non parlo dell'atmosfera carica di afrori che certamente c'è nello spogliatoio, ma della sensazione che mi è arrivata, leggendo, di vivere esattamente quei momenti filtrati dalla coscienza di Tobio. Non so come spiegarlo, ma ho percepito una sottile malinconia, quasi una stretta al cuore dall'inizio del capitolo. Come se lui fosse completamente immerso in una sostanza viscosa in movimento, che è la sua quotidianità, ma ne fosse allo stesso tempo estraneo, al di fuori. Ha un pensiero per ciascuno dei suoi compagni, è vigile, vede tutto, ma ogni dettaglio è come se gli scivolasse via, non lo toccasse davvero, lo guardasse e non lo sentisse. Forse è solo la mia visione distorta, ma l'immagine della scia arancione in costante movimento che è Hinata, rafforza questa sensazione, come se il mondo così com'è gli stia sfuggendo di mano, eppure ne sia già completamente inghiottito, senza saperlo. Quasi fosse un comprimario nella storia che porta il suo nome. Questa sensazione permea -per me- il capitolo dall'inizio alla fine (con sua risoluzione) e me lo ha fatto amare.
Il mondo che gira attorno a Tobio (dalle conversazioni sulla fine del mondo, alle interazioni che lui è perfettamente in grado di seguire e comprendere che si svolgono attorno a lui) è lì, ma è come se non fosse lì, perché forse è il suo stesso "io" a essere già proiettato altrove. O meglio: rimasto incastrato altrove.

Credo che questa frase: "Forse è stato ingenuo pensare che il silenzio e lo sguardo gelido che gli aveva riservato fossero sufficienti a metterlo a tacere o a tenerlo a distanza come era sempre stato prima con i compagni di squadra delle medie. Con lui, purtroppo, quel trattamento non funziona." sia esemplificativa di quello che intendo. In qualche modo lui si sente sfasato rispetto all'attuale realtà che vive e la sua adolescenza -evoluzione, crescita, sblocco- dovrà riguardare proprio questo. L'autopercezione di dove si trovi, della realtà differente da quella che gli è rimasta radicata addosso dalle scuole medie e contro cui (o verso cui) deve relazionarsi.
E' molto chiaro il discorso della sua attuale estraneità alla situazione in cui si muove, secondo me, per il fatto che nemmeno ricordi i nomi di tutti i suoi compagni. Viglio dire... siamo quasi alle Nazionali, è un pezzettino ora che ce li hai intorno, no? In questo dettaglio, vedo "il Re" con corona, mantello e scettro, stop.
Ma è un re prossimo a vacillare...
L'argomento di discussione sulla fine del mondo: ecco, io non lo so se è voluto, ma credo che ci sia una correlazione tra questa fine del mondo e la fine del mondo di Re Tobio. Tutto sta per crollare, il vetro che lo separa dal resto della sua realtà, quasi fosse fuori (o dentro) all'acquario in osservazione, sta per spaccarsi, presto anche lui respirerà davvero la stessa aria satura di emozioni (non puzzo, emozioni) degli altri e allora il passaggio sarà completato.
La prima grande crepa si forma appena escono dallo spogliatoio e Hinata gli domanda di parlare di lui sul suo diario della pallavolo. Perché cavolo dovrebbe parlare di un altro, nelle sue cose personali!? Ma il dubbio si insinua tra i pensieri di superiorità di Tobio quando gli viene sbattuta in faccia una considerazione talmente ovvia, quanto detonante: "…Perché?! Come sarebbe: perché?! Perché IO sono il tuo partner, siamo IO e TE il “Duo bislacco” del Karasuno!"
E' in questo momento che il Re sente di non essere più solo, ma di appartenere a qualcosa? Arriva in questo istante la picconata? Il pensiero latente che soppianterà il suo masochistico, ignaro, tranquillizzante senso di onnipotenza e distaccamento?
"Hinata ride e torna su di lui puntandogli addosso occhi brillanti e tutti quei denti bianchissimi e, all'improvviso, in una maniera misteriosa che gli fa battere il cuore, Tobio si sente davvero minacciato da lui." Il soggetto è per lo più Hinata, ma questa frase è viva, mentre questa: "Con una mano lo prende per le guance e le strizza per spegnere il suo sorriso, lo spinge via e riprende a camminare veloce, mettendo quanta più distanza possibile tra loro.", dove è Tobio il soggetto totale, impallidisce a confronto. In questi momenti a me arriva il messaggio che Tobio è padrone delle sue azioni, ma non più delle sue percezioni ed emozioni: i suoi gesti passano come meccanici, uno sguardo di Hinata, invece, smuove qualcosa, più del suo stringere le guance dello stesso.

"Ma sente di volerlo chiedere comunque a Hinata, come se fosse una cosa speciale andare insieme lì, oggi. E sta quasi per parlare. Poi però non lo fa perché… Già, perché?" Per me, qua, sei stata bravissima, in pochissime parole, a indicare che la crosta si è spaccata e lui, Tobio, *sente* la necessità di avvicinarsi a Hinata, proprio perché *oggi* ha un significato speciale per lui, MA, ancora non capisce il motivo di questo suo desiderio. Il fatto che la parola successiva che esce dalla bocca di Hinata sia "Tuo nonno" è da brividi. E' tutto un circolo di ricordi, pensieri, rimpianti, dolori piccoli e grandi, conosciuti e non, che pungono come spilli e staccano piano piano la corazza che lui ha inchiodato sull'anima.
"«Davvero Kageyama? Scriverai di me sul tuo diario?! Di me e basta?» l’imbecille illumina la strada. Che esagerato, non può essere felice e sorridere in maniera normale come tutti gli altri?!
«Sì. Ma vedi di meritartelo, boke! Perché per ora hai solo difetti!»
Prima di pensarci gli infila una mano tra i capelli, poi si rende conto che forse è un po’ troppo, allora stringe le ciocche ramate strattonandole, col cuore che vuole uscirgli dalle dita, bofonchiando che schifo, sei tutto sudato e lo spinge via, mentre l’idiota ride con quel suono di campanelle, talmente stupido e leggero che ogni volta che Tobio lo sente vorrebbe ridere con lui, invece finisce sempre per picchiarlo." E vabbè... dai, è evidente TUTTO qui... Più delle picconate, come ho scritto su, qua è la risonanza con quel suono di campanelle, che fa vibrare il vetro e lo incrina.

"Passa qualche secondo di silenzio.
Ma Hinata è rumoroso anche quando sta zitto.
Tobio senza volerlo si riempie dei suoi suoni: il suo respiro, il suo deglutire, le sue dita che scrocchiano, la sua gola che si schiarisce e… stranamente non ne è irritato, odia ammetterlo, ma si sente anzi confortato da quella viva presenza che colma ogni spazio."
Altro passaggio in cui è chiaro dove si stia spostando il focus del povero Tobio... E infatti, il Re si inchina al giullare, alla fonte di interesse, a quel bagliore in movimento, al nord di una bussola che da ferma prende a girare vorticosamente e gli sbatte in petto quei ricordi dell'anima e li confonde.

Da qua in poi è un crescendo di emozioni che dilagano da quella breccia e fanno iniziare a vivere e sentire il Tobio dell'inizio capitolo (da telecamera che osserva ciò che lo circonda a parte di ciò che lo circonda). Infatti... Tobio sta per avere un attacco di panico... Lui non è abituato a tutto questo, lui non sa come gestirlo, lui non...
"E mentre la vita quotidiana intorno a lui riprende il suo corso [...] Tobio dà un morso al taiyaki sperando di deglutire anche il nodo alla gola che da qualche minuto lo sta soffocando. Erano anni che non ne assaggiava uno. Ha un sapore buonissimo. All’improvviso si rende conto di essere felice. [...]
All’improvviso, per la prima volta, si riscopre grato di essere arrivato proprio con questa squadra ai Nazionali e pensa che… [...] …che non è tanto male avere degli amici."
Ecco. La perfezione.
E quell'atmosfera un po' opprimente e dacadente che sentivo all'inizio, quella tensione lungo il capitolo, mentre lui è in bilico tra nuove cose, vecchie memorie emotive, stravolgimenti e una cometa arancione, ecco che quell'atmosfera diventa intima: da osservare da fuori, lui E' nell'acquario, lui adesso respira, lui sente.

Sto recensendo mentre rileggo e non ricordavo affatto questa frase finale: " Vuoi vedere che il mondo è davvero finito ieri e ne è iniziato uno nuovo, oggi?!
" L'ho scritto su, qua lo hai confermato e sai cos'altro hai confermato? Che le tue intenzioni narrative sono arrivate prima di averle dichiarate in maniera perfetta, che tu sei una grande donna potente e comunicativa, che non tradisci mai, che sei davvero brava.

Che altro dire, cara mia? Il Re è morto! Viva la Regina (tu)!!! TIVVUBBI!

Recensore Master
10/04/24, ore 17:53

Troppo divertente tutta la parte iniziale nella stanza del club mentre si scatenano tutti, Capitano compreso, e come al solito Shoyo è il più casinista di tutti, anche di Ryu e Noya.
Poi il tragitto verso il Sakanoshita e la loro litigata quotidiana, l’ennesima, ma Tobio ha qualcosa di diverso dentro, qualcosa che non sa definire. Hinata che si inventa la faccenda delle scarpe, che scopriamo essere un diversivo bislacco per ritardare il loro arrivo perché c’è una sorpresa per Tobio. Tsukki proprio non riesce a non punzecchiarlo, ma forse anche lui sta cambiando.
E se ti dicessi, poi, che con quel finale mi hai fatto venire i lucciconi, tu cosa ne diresti? Tobio che si rende conto di avere davvero trovato degli amici - e forse anche qualcos’altro, ma ancora questo non l’ha capito -, è commuovente: “Vuoi vedere che il mondo è davvero finito ieri e ne è iniziato uno nuovo, oggi?!” Sì, è esattamente ciò che è successo, e questo è solo l’inizio 😍
(Recensione modificata il 10/04/2024 - 06:06 pm)

Recensore Master
09/04/24, ore 22:18

Ma adorabili tutti quanti.
A partire da Tobio per arrivare ad Hinata.
Eh il buon Kageyama si sta rendendo conto di un po' di cose.
E pure ho nata a quanto pare.
Molto bella e scritta bene.
Brava
A presto un kiss
Bombay

Recensore Master
09/04/24, ore 20:19

Ho adorato questo secondo capitolo dedicato all' adolescenza di Kageyama e spero che ne scriverai altri relativi a questo lasso temporale prima di approdare all età adulta.
Ci sono tante sfumature interessanti ed emozionanti contenute in questo capitolo.
In primis Tobio che sta maturando come persona e questo si ripercuote nel suo modo di giocare. E questo è a mio avviso merito di fare parte di una squadra come il karasuno, composta da ragazzi semplici, ragazzi di campagna che lo trattano come un loro pari.
Immaginiamo che fine avrebbe fatto allo Shiratorizawa: avrebbe finito per essere totalmente a disposizione dell'asso super cannone Ushiwaka. Ciò significa crescita zero, comunicazione zero così come fantasia di gioco
L assenza del nonno da poco scomparso lo ha segnato: è vero, non è entrato nella stessa scuola che aveva frequentato il nonno che comunque sarà molto orgoglioso di lui da lassù per i mastodontici progressi e per i successi ottenuti in così poco tempo.
La kagehina è la protagonista indiscussa di questo racconto: Hinata con la sua travolgente solarità ed entusiasmo entra prepotentemente a far parte della sua vita: sono partner e lui ormai non sa fare a meno della sua presenza, in campo così come nel quotidiano.
Menzione d'onore per i dialoghi in generale, soprattutto per gli scambi all' interno dello spogliatoio ex ripostiglio di scope. Ho partecipato divertita anche io all' atmosfera allegra e cameratesca che si è andata a creare.
Effettivamente immagino che l'aria sia irrespirabile tra puzza di ascelle e di pedalini sudati.
Ebbene sì, anche il principino biondo dal naso schizzinoso dopo una dura giornata di allenamento non profuma di lillà. 😝😝😝
Molto intensa la scena di Sua Maestà Osama che allaccia le scarpe ad uno scriccioletto di montagna dalla cresta arancione: immagino l'emozione di scoprirgli la caviglia, di toccarlo, di desiderare di essere da soli al campetto a far merenda insieme: poesia
E poi il riferimento all' apocalisse: mi terrorizza l'apocalisse, non trovo per nulla figo l'idea di palle di fuoco che piovono dal cielo e le città fagocitate da terremoti e da fiumi di lava, ma poi ho capito che entrare al karasuno potrebbe significare per Tobio la fine del suo vecchio mondo e l'inizio di uno nuovo, contorniato da tanti nuovi amici, amici che fino alle scuole medie non aveva avuto.
Perfino il suo diretto rivale nonché senpai Sugawara lo tratta in modo benevolo, dandogli consigli e manifestando profonda stima e fiducia in lui a differenza di quella vipera primadonna di Oikawa.
Sugawara è adorabile.
(Recensione modificata il 09/04/2024 - 08:32 pm)
(Recensione modificata il 09/04/2024 - 08:34 pm)

Nuovo recensore
09/04/24, ore 14:43

ECCOLO.
Ecco il Tobio uscito come una palla di cannone dall'infanzia, sparato nell'adolescenza con tutta la sua cocciutaggine e maturato MALISSIMO XD Ma va bene così, noi lo amiamo proprio per questo motivo <3 (finchè è lui sta bene, quando sono i figli nostri in adolescenza è un altro paio di maniche xD).
Torniamo a lui: HINATA.
Sì, hai capito benissimo.
Shoyo Hinata per me è il bue che trascina il carro di questo capitolo, la colonna portante della volta, le fondamenta della casa. Questo è il NOSTRO Hinata. Senza fare un capitolo incentrato su di lui tu lo hai caratterizzato in modo unico, in due parole mi sono innamorata di nuovo di questo adolescente che non vuole diventare grande, che si aggrappa all'infanzia con le unghie e coi denti, un Peter Pan giapponese.
La sua tenerezza scioglie, mi sembra di vedere quei denti bianchissimi, quelle luci negli occhi, quello sguardo emozionato e le guance rosse quando Tobio gli allaccia le scarpe.
GLI ALLACCIA LE SCARPE.
Ma.
Tu.
Ti rendi conto della POTENZA di questa immagine?
Il RE che si inchina a Hinata, addirittura gli fa posare la suola delle scarpe sul proprio ginocchio e gliele allaccia, per quanto malamente e con modi bruschi. Questa è poesia pura, io ho questa scena impressa nella testa che non se ne va più: ho tremato all'idea delle mani che fanno un mezzo risvolto ai pantaloni scoprendo appena la caviglia. Io sono malata per questi dettagli, ci costruisco sopra i castelli mannaggia a te.
E qui ritorna poi il pesciolino dolce che gli offre il nonno da bimbo, come balsamo per il suo animo incupito <3
E questo concetto della 'fine del mondo' è GWAAAAAH. La fine di un mondo in cui Tobio era solo, in cui non aveva raggiunto i propri obiettivi, in cui non era felice... e l'inizio di uno nuovo, di una nuova scalinata da percorrere con tante persone che gli vogliono bene.
Questo capitolo strappa una lacrima, non c'è nulla proprio da dire <3
Amor mio, Giorgia mio, cuore mio <3 Grazie perchè ravvivi costantemente la fiamma KageHina <3

Recensore Master
09/04/24, ore 13:16

Eccomiii!

Parto col dire una cosa che esula un attimo da Tobio e Shoyo, ossia: IO ADORO come tu insulti Tsukishima ahahah, ceh: è un semplice aggettivo/caratteristica buttata appartenente a caso a fianco al suo nome, e invece esprime perfettamente la tua non totale simpatia (che è anche la mia) nei suoi confronti. Ceh: amo! È tutto sottile e amo proprio per questo🤣🤣

Poi ho ADORATO la descrizione che Daichi fa di Suga all'inizio! Unicorno complottista ahahah adoro!

Ed ora faccio la seria (ahahah mi faccio ridere da sola guarda🤣)
Che bello l'inizio quando ci fai entrare in quello spogliatoio - dove si è tutti troppo troppo vicini - un po' alla volta attraverso sensazioni, suoni, odori, impatti di corpi. Amo perché è come essere dentro la testa di Tobio, nei suoi pensieri, lui che analizza sempre tutto, ogni cosa, anche quella appartenentemente insignificante, nulla gli sfugge.

Ovviamente non posso che aver adorato quel momento - tutto KageHina, tutto loro - dell'aspettare che Shoyo recuperi la bici per potersi incamminare insieme e, di nuovo, Tobio viene travolto dalle mille e più parole di Shoyo. Fino ad arrivare alla sorpresa finale!
La frase finale sul fatto che magari la fine del mondo è arrivata veramente e un mondo nuovo è iniziato la trovo sintomatica, perché esprime un mondo nuovo per te. Un mondo nuovo che per lui è già iniziato ma che sta iniziando a scoprire, e ad accettare, solo ora.

Che dire? Sempre tanti complimenti Amica cara❤🌚🐍

Recensore Master
23/12/23, ore 10:55

Questa storia potrebbe sembrare apparentemente scritta per far leva sul lato tenero di ognuno di noi.
Si sa che quando ci si trova davanti bambini, cuccioli, anziani, malattie ci si intenerisce, è inevitabile.
Invece questo scritto mira a raccontare l'evoluzione caratteriale del personaggio, come la sua personalità si sia forgiata nel tempo grazie alle esperienze, all'influenza e agli insegnamenti del nonno e della sorella Miwa, sua primordiale rivale.
Ho adorato la determinazione di Tobio nel raggiungere il nonno ad inizio racconto: anche se fa freddo ed è esausto, si spinge oltre i suoi limiti per raggiungere l'obiettivo.
Ha un carattere spigolosetto Tobio-chan: preferisce stare con il nonno piuttosto che con i suoi coetanei perché parlano tutto il giorno di videogiochi, manga e anime e non parlano di pallavolo.
Mi è piaciuto molto la parte in cui si affaccia nella sua vita Oikawa: percepisce che lo guarda storto anche se non ha afferrato il motivo, questo perché Kageyama ha un cuore puro. non so se il mio sia un headcanon ma io lo vedo così.
In merito alla lunghezza di una storia, posso dirti che tutte hanno pari dignità e meritano rispetto da parte del lettore: capisco che c'è gente che ama annegare in chilometri e chilometri di parola, ma secondo me un lavoro è pregevole se suscita un'emozione e questo, cara mia, ne è pieno zeppo.
Davvero complimenti 👏👏👏👏
(Recensione modificata il 23/12/2023 - 10:57 am)

Recensore Junior
23/12/23, ore 00:21

Questa raccolta di flash ha il potere combinato di una macchina del tempo e anche quello invincibile di una carezza, dell'affetto che travalica il tempo e le generazioni e si fa pensiero, abitudine, ricordo, talvolta anche rammarico. Si vedono semi che fioriranno negli anni, luci che diventeranno oblique e creeranno ombre, si vede in nuce un modo di affezionarsi, di esprimersi, di comunicare che è profondo ma complicato, faticoso, introverso, come Tobio. Ma più di tutto si vede la gentilezza, l'attenzione, la tenerezza con cui maneggi l'infanzia, nei gesti, nelle parole, nella semplicità che circonda le realtà più complesse e in un mare di dettagli, che danno corpo alla scena, alla storia e alla vita.
Direi che è un gran compleanno, per Tobio, con in mano un biglietto della partita del destino e un omaggio di questa portata.
Grazie di averla scritta, sento vibrare le anticipazioni del futuro e non vedo l'ora.

Nuovo recensore
22/12/23, ore 22:17

Io ricevo dichiarazioni d'amore e sono l'ultima a commentarti, che vergogna D:
Trovare le parole giuste per i tuoi lavori è personalmente sempre molto difficile.
Tu sei un concentrato di estrema grazia, tenerezza, poesia, dolcezza, nostalgia; te l'ho già detto che quando leggo queste cose che scrivi l'unica parola che mi viene in mente è 'cozy', perchè spesso gli inglesi sono più bravi e semplici con le parole e per le tue fiction è azzeccatissima.
Tu hai questa stupenda capacità di rievocare un estremo senso di calore in chi legge, riporta tutti all'infanzia, nessuno escluso. Ci sentiamo tutti presi per le spalle e invitati a cadere, a lasciarci andare e affogare in questo meraviglioso mare di ricordi.
Tobio è, come già ti avevo detto, il mio personaggio preferito di Haikyuu!. È complesso proprio perchè lui è convinto di essere semplice. Nel suo sforzarsi di essere estremamente basic, in realtà, si sfaccetta in mille sfumature splendidamente complicate da interpretare.
Tu Giorgia sei maestra nel creare background, in queste drabble sei stata in grado di inserire piccole chicche che srotolano questo personaggio come un foglio spiegazzato, lo distendi, lo spieghi letteralmente.
Ed è un piacere seguirti mentre maniacalmente rileggi il fumetto e trovi sassolini che per altri sarebbero insignificanti e che ritrovo nei tuoi lavori (la partita Adlers/Jackals <3), ma tu? Tu a questi sassolini dai un senso enorme, li prendi e ci costruisci sopra un headcanon stupendo, il TUO headcanon.
Mi sono commossa così tanto quando ho letto del nonno che lo chiama pesciolino <3 Mi ha scaldato il cuore ripensando alla tua fic (che prima o poi vedrà la luce...! ) e mi ci sono sentita trascinata nuovamente in quella nostalgia dolce e malinconica.
E poi c'è questa cosa bellissima "Ma forse essere amici vuol dire anche questo, essere complicati insieme." che mi ha fatto tremare perchè tu mi spieghi che Tobio aveva così tanto come modello Oikawa e Iwaizumi, e che su di loro ha costruito tanti dei suoi preconcetti sull'amicizia e l'affetto <3
Io sono sempre qui in religiosa ammirazione dei tuoi lavori, del sentimento che ci metti, del fatto che nulla viene mai lasciato al caso, non esiste un dettaglio fuori posto.
Tu sei brace che non si spegne mai, su cui basta soffiare per ravvivarsi. Sei la mia brezza, il mio vento <3
E se tu mi vuoi bene, io esplodo dentro per la gioia di averti vicina (e lontana :P) ogni giorno che passa <3
Complimenti tesoro mio, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo <3

Recensore Master
22/12/23, ore 17:02

Ma che bella questa crescita di Tobio che ci presenti nei vari anni. Dolcissima vari step e come lui sia diverso dagli altri perché già votato alla pallavolo. E questo in qualche modo lo penalizza rispetto alla vita di bimbo e adolescente.
Un plauso al siparietto della iwaOi (ho adorato che Tooru voglia andare a vedere la shiratorizawa)
Bravissima aspetto il seguito.
Tanti complimenti un kiss
Bombay

Recensore Master
22/12/23, ore 16:08

Ma quanto è carino questo Tobio cucciolo visto nel giorno del suo compleanno a 6?e a 8 anni. La passione per il volley già così forte, l’affetto per quel nonno che, praticamente, l’ha cresciuto e l’affetto per la sorella, anche se lei si diverte a punzecchiarlo.
Poi lo troviamo dodicenne vediamo come già i compagni di squadra tendano ad allontanarlo perché non ha interessi particolari per ciò che non è pallavolo. Oikawa lo tratta male anche prima di scoprire quanto lui sia superiore, ma poi c’è Hajime che invece Tobio lo ha sempre difeso.
Il regalo del nonno, per lui è inestimabile, e forse è per quello che negli Adlersi poi ci finirà davvero. Però sappiamo anche che il nonn non ha ancora tanto da vivere; riusciranno a vedere quell’incontro assieme?

Recensore Master
22/12/23, ore 13:11

L'ultima mi ha ucciso!💔🥺 quanta tristezza, non solo per il nonno ovviamente, ma vedere come Tobio, mi sto collegando alla drabble precedente, pensi di non aver bisogno di amici, perché è già stato tagliato fuori dai compagni di squadra.

Hai tratteggiato con delicatezza l'excursus della crescita, anche emotiva, di Tobio. Adorato che nella prima tu sottolinei in lui, seppur piccolissimo, il suo spirito di competizione.

Brava brava brava (altro che Peppa Pig)

Recensore Veterano
22/12/23, ore 12:47

Ma che splendida sorpresa!!!
È una storia dolcissima, Tobio bambino è veramente realistico e così IC con quello che diventerà da adolescente!
Immagino che a quella partita non riuscirà ad andarci, temo...
Hai gettato tutte le basi per i pensieri, le caratterizzazioni e anche una parte dei plot che saranno protagonisti della storia canon e ci vedo anche un accenno a qualcosa di più.
Come sempre il tuo stile di scrittura è sempre sublime, riesci a trasmettere tutte le sensazioni che vivono i tuoi personaggi e descrivi in modo pulito e incisivo le ambientazioni e anche le più piccole caratteristiche dei secondari.
Sei veramente brava, come ho sempre detto! È un piacere infinito leggerti!