Macciao!
Allora, sto provando, dico, PROVANDO a rispettare anche solo vagamente l'ordine della mia (neglected) lista recensioni, quindi eccomi qui!
Io premetto che a questa coppia (e incroci di coppia) non ci avevo mai pensato "seriamente", nel senso che mi adagiavo su una semplice Steve/Eddie classica, perché io o sono una persona noiosa e vado di coppie canon, o parto di capoccia col crack!pairing più becero. Mica ho vie di mezzo sane, io, sono una persona sergia seria!
Ordunque, ero super-interessata a vedere come avresti trattato la faccenda, ché so che di te e della tua gestione dei personaggi ci si può fidare e, se devo approcciare un pairing o un fandom nuovo, con te vado praticamente sul sicuro: la cosa peggiore che può succedere è che il pairing/fandom continui ad apparirmi "normale" e di non andarci in fissa matta, però, oh, almeno c'è la certezza di leggersi una bella storia scritta di tuo pugno, che non è cosa scontata! u.u
Dopo questo preambolo logorroico (si vede che non recensisco da tanto in modo serio, sì?) direi che potrei anche parlare della storia in sé, ecco.
Partiamo dal presupposto inoppugnabile che Steve, Eddie e Dustin sono tutti e tre dei patatini (sì, anche Steve, e dovrete passare sul mio cadavere per negarlo). Direi che questo è già molto anomalo per i miei standard di personaggi preferiti, ma si dà il caso che in Stranger Things siano proprio loro (insieme a Max, perché Max is love) e quindi vederli tutti e tre insieme appassionatamente mi ha fatta gongolare non poco. Soprattutto perché li hai resi più che bene, ma questo mi pare quasi lapalissiano dirtelo. Però te lo dirò lo stesso, perchéssì e perché volevo scrivere "lapalissiano".
Mi sono risultati subito tutti e tre perfetti: Dustin più impacciato, timido, ancora alle soglie di un'adolescenza complicata; Eddie il solito diavoletto indemoniato che semina scompiglio e ha qualche complesso; e Steve che oscilla un po' tra i due, tra spavalderia e impaccio, tra assenteismo genitoriale e istinto da mamma chioccia. Ma si respira spensieratezza, Natale, magia e cannella e una casa da "Home Alone" senza imprevisti di sorta, che mette per forza il sorriso.
Di questa storia, soprattutto, mi è piaciuta la delicatezza non esasperata. Mi spiego: sì, c'è una differenza d'età, c'è un componente del poliamore più piccolo e inesperto con gli altri due che, invece, hanno già avuto le loro esperienze e sono tra loro più fisici e osano di più... ma, appunto, non ho percepito alcuna "barriera protettiva" di Eddie e Steve verso Dustin. Loro due fanno il loro, tra baci e morsi e uno stuzzicarsi continuo, ma coinvolgono anche lui senza trattarlo come il bambino della situazione. Cosa che, se posso permettermi, mi sarebbe risultata un po' cringe. Non è assolutamente questo il caso, perché Dustin è parte attiva, partecipativa; il contenersi con lui l'ho più visto come un modo per non metterlo sotto pressione nel fare subito cose che ha tutta la vita e il tempo per fare. Il dialogo finale è esemplificativo, in questo senso, di tutto ciò che già si percepiva sin dall'inizio; di quell'impaccio che pure i due "espertoni" dell'ars amandi in fondo provano nel trovarsi in quella situazione nuova. Di quello che Steve confessa a se stesso, intimamente, ma che è palese nei suoi gesti.
Insomma, tutta la gestione di questa threesome così particolare è stata perfetta, proprio perché operata con coscienza e realismo e senza buonismi di sorta che l'avrebbero resa stucchevole, ma su questo non avevo dubbi. Dustin è ingenuo, è giovane, ma non è un idiota e il fatto che tu abbia donato dignità al personaggio ti ha guadagnato un abbraccio spaccacostole (perché troppe volte l'ho visto reso come lo scemo del villaggio, incomprensibilmente babbeo e infantilizzato... non mi dilungo ché sennò parte il rant ^^').
Parlo soprattutto di Dustin, ma in realtà anche Eddie e Steve sono sublimi nella loro caratterizzazione; e non è cosa facile, in una storia così breve e dagli intenti spensierati. Eppure, le loro personalità emergono tutte, i loro dialoghi sono on point e... e niente, li voglio spupazzare tutti e tre, POSSO? ah no? non posso?
Chiudo con un elogio a questo passaggio: "[...] ancor prima d’incontrarlo vestiva sulla pelle la costellazione del puttaniere." Questa frase è oro, ORO! E io rimango sempre incantata nel modo in cui giochi con le parole, in cui le fondi e modelli esattamente come vuoi tu, facendo comparire nella testa del lettore esattamente quell'immagine. È solo una tra tante, questa qui che ti ho riportato, altrimenti avrei dovuto copia-incollare dal testo oltre ogni regolamento :')
Tu sai che pure io, con il miele zuccheroso di Natale, mi ritrovo raramente ad avere a che fare. Vogliamo mettere con l'angst, il dolore, la sofferenza, lo splatter, lo... *elenca per un quarto d'ora*
Però ogni tanto ci vuole. Ci sta, è necessario. Magari ogni tanto è vero, che a Natale siamo tutti più buoni, e a me leggere questa storia ha davvero scaldato il cuore.
Sarà cazzara, sarà smielata, ma era ciò che ci voleva, dearie ♥
Ti mando un abbraccio e tanti auguri di buone feste, anche se un po' in ritardo *hug*
Alla prossima (prestissimo, ché ormai ho ripreso il via con la lettura muahahah!)
-Light-
P.S. Sai che mi sono ritrovata in lista recensioni, perché io sono un essere immondo che dovrebbe essere malmenato? Prizrak Volgograda. Che ho amato in modo INDECOROSO e giace ancora lì, trista e derelitta *coro di sviolinate tragiche in sottofondo*
Ma arriverò. Oh, se arriverò! |