Ciao!
Arrivo qui per la sfida "La penna fortunata" del forum: purtroppo non conosco nessuno dei fandom su cui scrivi, quindi ho scelto di leggere questa storia nella speranza che parte dell'ambientazione più moderna potesse ovviare un po' alla mia ignoranza sul fandom.
In ogni caso, anche se probabilmente non sono riuscita a cogliere proprio tutti i riferimenti e le citazioni, devo dire di aver trovato la storia molto comprensibile anche da "profana": le atmosfere sono rese sicuramente molto bene, ed è facile calarsi nel contesto e intuire i legami fra i personaggi.
Mi piace molto l'idea di unire il contesto e le atmosfere tipicamente legate al periodo natalizio "contemporaneo" con un fandom simile, perché il risultato è una storia che è sì molto dolce e confortevole, ma al tempo stesso riesce a toccare tematiche complesse e dolorose dando loro il giusto peso, pur senza mai rendere la storia eccessivamente angosciosa.
In particolare, è molto interessante la riflessione iniziale di Merlino, quella sua malinconia quasi distaccata, quel suo sentirsi lontano dal mondo dovuto al fatto che la sua longevità lo ha portato a perdere tutte le persone che ha amato in gioventù, ritrovandosi a vivere sì una vita piena di comfort, ma comunque isolata, distante dal mondo.
Ed è bello che proprio in un contesto così malinconico arrivi un dono natalizio così particolare, con questo spirito di drago che dona al suo antico amico qualcosa di così prezioso, in grado di esaudire il desiderio più profondo del suo animo.
Il ritorno a Camelot è reso molto bene, con lo spaesamento iniziale di Merlino che non può fare a meno di riconoscere subito tempi e luoghi, ma al tempo stesso pare quasi non voler credere ai propri sensi, non voler cedere a un'illusione che potrebbe portare a una grandissima delusione.
Anche i personaggi secondari, per quanto poco presenti, emergono secondo me molto bene: penso in particolare a Parsifal e Galvano, che pur da poche battute emergono come personaggi dalle caratteristiche molto diverse ma con interazioni ben definite.
Ed è molto bello pensare che questo dono non sia qualcosa di limitato nel tempo, che quindi potrebbe addirittura portare ancor più sofferenza, perché fa rivivere sensazioni ed emozioni che una volta perse faranno sentire ancora di più la propria mancanza, ma diventando un regali "fisso", pronto a tornare ogni anno, si trasforma quasi in un'ancora di salvezza per Merlino, qualcosa da attendere con gioia e speranza.
Insomma, ti faccio i miei complimenti!
A presto! |