Recensioni per
Mai abbastanza
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
18/01/24, ore 15:21
Cap. 2:

Ciao Greta,
sempre in ritardo, ma ci tenevo a lasciare un mio pensiero sul secondo capitolo di questa raccolta che mi colpita davvero tantissimo - infatti la tua è stata la mia preferita tra quelle dello scorso turno.
L'immagine dell'occhio di Lucy, specchio di quello di Percy, che sembra giudicarlo dai ritratti che sono valsi il premio alla figlia, ha una potenza infinita e mi ha fatta entrare davvero in sintonia con il tuo Percy. Trovo che tu riesca a caratterizzare sempre benissimo questo personaggio, con tutte le sue sfaccettature, tutti i suoi difetti, tutte le mancanze che sembra sempre trascinare con sé.
E ammiro tanto che ci sia andato, anche se in ritardo, e si sia confrontato in qualche modo con Lucy - che ci tiene tanto a fargli notare quanto loro due siano diversi l'una dall'altro.
Da qui si capisce quanto ancora loro due siano legati, quanta speranza ci sia ancora per il loro rapporto.
Leggerei davvero volentieri altro, più strutturato, dedicato a Lucy - e Percy - e spero che vorrai condividerlo con noi.
Un abbraccio e alla prossima,
Francy

Recensore Veterano
14/01/24, ore 01:33
Cap. 2:

Ciao, Greta! Ormai mi sembra sempre di passare a recensire di fretta e nel momento sbagliato, però ci tenevo a continuare la lettura di questa raccolta e a lasciarti le mie impressioni.
Quella che descrivi sembra proprio una famiglia vera. Sono realistici i fraintendimenti, le aspettative spezzate. È realistico cercare di fare del proprio meglio e non essere comunque abbastanza, e allo stesso tempo capire come dall'altra parte possa essere percepita questa questa cosa. Questa assenza. È realistica l'impotenza di questo Percy. Sono realistiche le reazioni di Audrey e Molly.
E non so neanche bene spiegarne il perché, ma io di questa storia, di questo dolore (che arriva forte e chiaro), leggerei altre centinaia di pagine.
Hai prodotto, come sempre, una storia che lascia il segno, che fa pensare. Sei riuscita a farmi empatizzare per tutti i personaggi, persino per Percy (non sono una sua grande fan, scappo).
Grazie per aver condiviso questa storia e a presto!

Recensore Master
07/01/24, ore 22:20
Cap. 2:

Ciao!
Sappi che sto amando tantissimo questa raccolta, e ogni nuovo tassello mi porta a sperare che tu voglia condividere altro di questa famiglia con noi – ho sempre amato i tuoi racconti incentrati su Percy e credo che questa cosa non cambierà proprio mai!
Riportando il commento che ho scritto per la challenge, non sono sicura di aver riconosciuto il tipo di narratore scelto, ma ho supposto si trattasse dell’esterno e che quella frase in corsivo che mostra il punto di vista di Percy sia da considerare un discorso indiretto libero; nell’insieme ho apprezzato come si amalgamassero.
Ho trovato molto particolare l’interpretazione della tematica, con questo ritratto che è in fondo un qualcosa di concreto con cui Lucy prende le distanze da suo padre – quello che non riesce ad arrivare in orario, un ritardo che mi è parso metafora della distanza che esiste tra Percy e il mondo cui deve appartenere sua figlia. Parentesi strettamente legata alla challenge: credo che, benché interessante, la tematica interpretata in maniera così “larga” abbia fotografato più un momento di una dinamica familiare che mostrato un personaggio – fuori dalla parentesi della challenge, sono stata felicissima che lo sguardo del narratore si ampliasse.
Insomma, ormai è chiaro, ho amato tantissimo questa flashfic e, come dicevo, sono sempre più intrigata da questo “futuro” che hai immaginato per Percy e sua figlia, che anche attraverso questi piccoli momenti riesce a comunicare quanto sia strutturato e solido nella tua mente di autrice.
Come sempre ti faccio tanti complimenti, la tua scrittura riesce a coinvolgermi ogni volta.
Un abbraccio!

Recensore Master
28/12/23, ore 11:34
Cap. 2:

Ciao!

Come per lo scorso capitolo, emergo dalla lettura con la voglia bruciante di saperne di più, di leggere di più, quindi non posso che continuare ad incoraggiarti, costantemente, a costo di risultare insistente e villana, nello scrivere la storia su Lucy. Su Efp c'è bisogno di aria fresca, di storie nuove e diverse, di idee e sperimentazioni. Quindi per favore, fallo per me e per tutti quei lettori che bramano leggere belle storie, ben scritte e con personaggi tridimensionali, ne ho abbastanza di storie che rispettano il canon a costo di sembrare bidimensionali. Scusa per lo sfogo. 

Qui ritrai in poche parole il rapporto tra Lucy e Percy, che come sappiamo non è un rapporto facile. In generale il rapporto con questa figlia così diversa non è facile in generale, e abbiamo visto quanto Lucy ne risenta. Bello lo spaccato sulla scuola Babbana, sulla mostra di fotografie immobili, sulla vita di Lucy fuori dalla magia, in quello che sarà il suo mondo, perché, niente da dire o da fare, la sua vita sarà nel mondo Babbano, sembra quasi non esserci posto per lei nella magia, in un universo nel quale non farà mai parte, in una famiglia che fa fatica ad accettarla. Queste sono mie considerazioni e interpretazioni, sono pronta a rivalutarle alla luce di altri scritti e/o capitoli. Insomma, fammi cambiare idea, nel caso.

Ti rinnovo i miei complimenti perché sei bravissima nelle storie brevi perché sai usare bene le parole, e sai bene quali scegliere. Attendo sviluppi ♡

Un abbraccio!

Recensore Master
26/12/23, ore 23:58
Cap. 2:

Ahia, che dolore al cuore.
Magari Percy non l'ha fatto apposta, ad arrivare tardi, però ormai tra lui ed Audrey c'è una crepa insanabile e tra Lucy e suo padre non sembra esserci un buon rapporto e così il gesto assume ogni significato negativo e volontario.
E' arrivato tardi perché non gli interessa. E' arrivato tardi perché non mi vuole abbastanza bene. E' arrivato tardi perché è solo una cosa babbana non all'altezza del mondo dei maghi.
Hai creato un piccola scena in cui si sente tutto il dolore e la rabbia di Lucy, una figlia che si sente colpevole e rifiutata, emarginata nella sua stessa famiglia d'origine ed in quella allargata.
Per lei quella cosa era importate, è stata premiata e lodata, e suo padre non c'èra. Tutto lì.
Sarebbe potuto partir prima, se ci avesse tenuto davvero, mettere in conto quei venti minuti a piedi.
Ma la verità è che i genitori magari fanno del loro meglio ma sono umani e quindi fallibili. A volte, invece, semplicemente tra genitori e figli non funziona, non c'è quel legame profondo e solido ma un po' meno.
Questa storia è come un coccio di vetro che ti taglia le mani mentre lo raccogli, sanguini e non sai come.
Sei bravissima e non ho abbastanza parole per dirlo.
Panda.