Recensioni per
Ero solo un uomo solo
di Nao Yoshikawa

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/02/24, ore 21:26

Ciao, eccomi di nuovo a frugare tra le storie delle "12 fatiche".
Non conosco molto bene Nana, ne ho solo sentito parlare attraverso altre persone. Premessa doverosa ma non necessaria, perché ho molto apprezzato.
Non finirò mai di dirti quanto mi piaccia questo sottofondo angst costante che metti nelle storie. Qui è perfetto perché ricalca l' amarezza della vita senza spendere parole specifiche a riguardo che porterebbero fuori dalla trama.
Takumi sposa Nana perché gli sembra giusto, entrambi hanno accettato la gabbia della vita e di quello che gli altri si sarebbero aspettati da loro, prigionieri per il mero quieto vivere e conformi all' idea di "normalità" desiderata dal mondo. Nana prende la decisione di lasciarlo, direi molto coraggiosa, non è facile per una donna lanciarsi senza paracadute dopo aver accettato un certo tipo di vita perché è "giusto così". Stavano perdendo loro stessi, Nana forse ha fatto in tempo a salvarsi, ma non si può dire lo stesso di Takumi, talmente incasellato nell' ingranaggio da aver perso il vero sé. Rischio davvero concreto nella società di oggi, perciò la ritengo una storia molto attuale.
Dici bene, Takumi si sente solo da una vita, non solo adesso perché Nana lo ha lasciato. La stessa Reira è interdetta, forse anche lei non ha mai conosciuto il vero Takumi che forse emergerà solo adesso.
Mi è piaciuto il tuo mettere in evidenza la consapevolezza dell' età avanzata e il rendersi conto del troppo tempo perso che, forse, non permetterà di ricominciare. Porta alla disperazione senza rimedio.
Sto apprezzando un sacco ogni tua storia!

Recensore Master
16/01/24, ore 18:26

Ehilà, eccomi qui!
Quando ho visto che avevi pubblicato su Nana non ho avuto dubbi su dove passare, Nana ha da sempre un pezzettino del mio cuore e sei riuscita pure a farmi empatizzare con Takumi, che non è esattamente un personaggio che amo, anzi!
Qui abbiamo Takumi che si ritrova solo a casa dopo che Hachi se ne è andata, devo ammettere, come ti accennavo, che una parte di me voleva festeggiare del fatto che Hachi si fosse finalmente liberata di lui mentre all’altra è dispiaciuto per Takumi. È un uomo solo che si rende conto, troppo tardi, di quello che aveva e di come ha perso tutto con un solo schiocco di dita. Nella sua chiacchierata con Reira è chiarissimo come sia consapevole di quello che ha perduto ma come sappia anche di non poter fare nulla per cambiare le cose, non più.
Davvero una bellissima shottina che mi ha —quasi! – fatto rivalutare il personaggio di Takumi.
A prestissimo, un bacio grande
Niny ❤️