Buonasera, bimba bella ♥

finalmente riesco a passare a lasciare due righe a questa storia bellissima **, sono troppo felice, come sicuramente ti ho già detto, che sia anche tu una shipper della Amy/Laurie, perché questi due sono adorabili e si meritano il mondo **. Nell'ultima versione della storia poi gli attori sono stati veramente bravissimi, avevano una gran chimica. La struttura della storia mi è piaciuta un sacco, prima uno spaccato sulla vita di entrambi, sulle visioni che gli altri hanno su di loro. Poi la libertà, l'essere riusciti a trovare la propria vocazione, dimensione, posto nel mondo: solo allora sono in grado di vedersi davvero, e come dici tu, riconoscersi e riconoscerlo. Che concetto stupendo ♥
Adoro pensare che entrambi abbiano a testa una delle due caratteristiche di un'opera d'arte. E insieme la rendono perfetta.
Grazie di aver condiviso!
ti mando un bacione grande!

Bennina

Ciao Sil!
È una vita che non recensisco, quindi mi scuso per essere breve e forse poco coerente in questo passaggio, ma ho amato questo sguardo che ci hai regalato su Amy e Laurie (una delle coppie che più amo della letteratura).
Mi è piaciuto il collegamento che hai creato tra loro, attraverso l'arte - collegamento che li vede prima nella loro singolarità quasi a specchio, ma già connessi con quei commenti finali in cui uno sembra entrare timidamente nella sfera dell'altro, e poi insieme quando quelle loro arti (la musica e la pittura) si incrociano. E insieme sì che sono inimitabili e indescrivibili🩷
Complimenti, un bacio e alla prossima!
(Recensione modificata il 23/02/2024 - 11:16 am)

Ciao Sia!
Ho deciso di iniziare da questa tua storia su Piccole Donne perché è stato uno dei libri della mia infanzia, quello su cui a volte misuro ancora i personaggi delle altre storie, quindi per me è stata davvero una piacevolissima sorpresa trovarli qui.
Due aggettivi che definiscono un’opera d’arte, due voci e due vite che hanno passato l’infanzia a imitare l’arte (degli altri e per gli altri) senza mai produrla davvero. Laurie e Beth sono quelli che più si sforzano di assecondare l’idea che la società ha di due persone come loro, l’erede di un’antica famiglia e una bella ragazza. E allora si adattano, si plasmano, si contraggono sino a ridurre il loro vero essere in ritagli di tempo e di spazio - il
Pianoforte suonato con le dita rigide dalla lezione imposte di scherma, il ritratto della Casa dei March (!) tra una critica e l’altra- nascosti da tutto e tutti.

Beth e Laurie, raccontati sempre in contrasto con le sorelle March e che invece qui sono finalmente liberi di ritrovarsi negli occhi e nello stupore dell’altro.
È stata una danza bellissima, un valzer che si è concluso a Nizza e l’arte che finalmente prende vita senza più freni.
Una storia davvero originale e con un punto di vista profondo e interessante sui personaggi, seppure in una storia breve.
Insomma, è stata davvero una lettura che sono grata di aver fatto.
Complimenti davvero,
FLo