Cucù!
Ciao, Marti ♥
Ieri sera ho adocchiato in home questa storia, l’ho aperta e letta subito. Non mi sono fermata a recensire sul momento perché il mio rapporto con Efp è sempre una toccata e fuga ormai. Faccio bocconi sparpagliati e disordinati di letture e il tempo per recensire riesco a ritagliarlo di rado.
Ci tenevo tanto però a passare dalle tue parti, da molto tempo (qualcuno ha detto propositi del 2023?). Ho spesso leggiucchiato qua e là e devo dire che in questo profilo si nascondono delle chicche meravigliose nonostante io non abbia familiarità con il lato della storia che di solito racconti tu, e INOLTRE amo troppo anche l'impaginazione che dai a ogni storia, perché riesci a rendere unico ogni racconto anche dal punto di vista grafico.
Veniamo a questa storia, che come ti dicevo ho aperto senza perdere tempo e sulla quale poi ho scelto poi di fermarmi. Per quanto Draco non sia un personaggio che solitamente vado a cercare, come spesso accade quando si tratta di me la curiosità ha vinto. Un po’ perché l’autrice sei tu e un po’ per il titolo di questa canzone che mi è piaciuta tanto. (*qui partono feels nostalgici per Sanremo 2023.)
E che dire, conoscere il tuo Draco – e Astoria! - mi ha fatto davvero molto piacere!
La prima cosa che dovresti sapere è che io sono una lettrice semplice. In linea di massima, ho un debole per il canon. E per il canon nel canon che per me è proprio questo, ciò che hai scritto, quello che non conosciamo ma deve essere andato così per forza. Draco che per molto tempo è stato un fantoccio e che si è reso conto di esserlo solo nel momento in cui ha davvero capito cosa comportava essere un Mangiamorte. Ha maturato scelte e pensieri che non poteva permettersi ed è bello che tu sia riuscita a mostrare proprio questa circostanza, cioè il momento in cui una scelta finalmente la fa ed è quella di prendersi tutte le sue responsabilità in un tribunale. Devo dire che quel colpevole, ripetuto con frequenza e in modo così sincero è riuscito ad impietosirmi ogni volta. Hai toccato i tasti giusti.
Ho amato molto anche il momento in cui lui vede Astoria. Sembra una madonna di un dipinto che Draco ha visto una volta a Saint Paul. Grazie a queste parole io ricorderò Astoria per sempre così, è una similitudine meravigliosa che senza sforzo trasmette la potenza di ciò che Draco sta provando guardandola. C’è nobiltà, bellezza, arte, magnificenza. Per non parlare degli occhi color cielo e di quell'ultima frase strabella ♥
Nella flash che riguarda lei sei riuscita a infilare la forza dei sentimento esclusivo che prova nei confronti di Draco e anche la frenesia che la anima mentre scende gli scalini per raggiungerlo. Di contro, lui è come un ammortizzatore per tutta quella smania perché ancora stanco e svigorito da tutta la situazione. E sappi che le due flash con i due pov differenti si intrecciano benissimo e il tuo headcanon si capisce eccome ♥
La lettura dell’ultima flash è stata invece caratterizzata da un senso di pace e dalla sensazione che Draco stia ancora lavorando tantissimo per sentirsi degno se non della libertà almeno dell’amore di Astoria. Ti dirò che alla fine li ho immaginati seduti su una panchina nei pressi di Saint Paul e mi sono chiesta se lui le abbia mai parlato di quel dipinto ♥ E poi mi sono chiesta anche se scriverai ancora di loro due, della morte preannunciata e rovina. Oppure delle possibilità, e sole, e futuro.
Marti ♥ sono davvero davvero felice per essere finalmente riuscita a fermarmi dalle tue parti! Meriti tu, merita la tua scrittura e meritano anche i tuoi headcanon!
Ti mando un abbraccio!
A presto!
gabry |